Si candida per la prima volta, e lo fa con Fratelli d’Italia: «Per amore di Busto e in particolare con l’obiettivo di aiutare i giovani».
Riccardo Armiraglio, bustocco, 44 anni, cuore molto biancoblù, poi rende omaggio a papà Alberto: «Se dovessi essere eletto, sarei contento di fare il 10% di quello che ha fatto mio padre (ex assessore e anche ex presidente della Pro Patria) in questi quarant’anni».
Libero professionista, Armiraglio è una di quelle figure nuove su cui il Circolo intende puntare nella lista ormai in gran parte definita, ricorda il presidente Massimiliano Nardi. «I suoi obiettivi personali - sottolinea quest’ultimo - sono ovviamente condivisi da noi, le sfide della Busto del 2030».
Si racconta così, Riccardo, innamorato della sua città, pur tra le contraddizioni e i problemi che si incontrano: «Sono cresciuto qui, tra l’oratorio, le società di calcio, con delle regole, con senso civico, partecipazione delle persone, il gruppo. Quello che oggi non trovo più nei giovani».
Oggi, afferma, i ragazzi si trovano davanti al bar, ai fast food, alle piazze, senza un progetto futuro: «Vanno aiutati. Anche le società sportive si trovano in difficoltà e devono anche insegnare la vita civica, come si sta al mondo».
Armiraglio era nato politicamente in Alleanza nazionale, ora ha deciso di candidarsi con Fratelli d’Italia, «un gruppo che sta crescendo e di cui sono orgoglioso».