Ci presentiamo alla chiacchierata con il sindaco di Fagnano Olona, Maria Elena Catelli, consci e consapevoli del “clima” che si respira in paese e dei toni accesi che stanno accompagnando la politica cittadina. Ne usciamo con una frase, che ci rimane in testa, e una metafora dell'assessore Luigi Rosa, che ben sintetizza il percorso amministrativo. «Abbiamo preso delle progettualità esistenti e le abbiamo rinnovate, adeguandole ai tempi ed alle diverse esigenze, sia di bilancio sia delle stesse associazioni che già utilizzano queste strutture».
La metafora è presto detta: è quella di uno staffettista che raccoglie il testimone e lo porta al traguardo con le proprie gambe (nella fattispecie, idee). «È scorretto dire che tutto quello che c'era prima non è stato considerato o è stato gettato via. Non è così».
Il riferimento è al progetto di ampliamento del campo sportivo comunale, ma principalmente alla realizzazione della nuova palestra delle scuole medie, in via Venegoni. Un progetto della precedente amministrazione, «parzialmente rivisto – precisa il sindaco – per fare in modo che tutta l'attività scolastica e quella sportiva dei bambini si concentri qui, liberando spazi e ore di utilizzo per la palestra comunale». A questo scopo si valuterà anche l'utilizzo del terreno confinante «per integrare l'offerta di questa progettualità» sottolinea l'assessore Luigi Rosa, che siede al tavolo con il sindaco Catelli ed il vicesindaco Gabriele Moltrasi.
«Abbiamo una causa in corso con la ditta che ha vinto l'appalto per la costruzione della palestra – riprende la prima cittadina –. Contiamo di risolvere il contratto e di procedere nel più breve tempo possibile. L'intento è quello, nei prossimi due anni, di dare a Fagnano dei servizi e dei progetti innovativi».
Un lavoro di squadra, che tocca diversi ambiti e coinvolge più assessorati. Il più sotto stress, di questi tempi, è sicuramente quello ai Servizi Sociali. «La gestione dell'emergenza è stata dura, soprattutto nella prima parte – ammette l'assessore alla partita e vicesindaco, Gabriele Moltrasi –. Per fortuna siamo riusciti a contenere al minimo la riduzione dell'operatività degli uffici ed anche i servizi alle famiglie, come l'assistenza domiciliare, sono proseguiti per tutto il corso della pandemia».
Un lavoro d'insieme che ha coinvolto (e coinvolge tuttora) i volontari della protezione civile e la rete di associazioni a sostegno delle famiglie in difficoltà. «Tra l'altro, diverse persone in cassa integrazione per via della pandemia, si sono offerte spontaneamente per dare una mano nella distribuzione dei pasti e dei farmaci a domicilio e sono entrate a far parte del gruppo della protezione civile» sottolinea il sindaco Maria Elena Catelli.
La prima cittadina ci regala un altro bel messaggio di ottimismo e di speranza in questo periodo costellato da incertezze e interrogativi, quando le chiediamo una disamina della situazione degli esercenti del paese. «Le difficoltà sono comuni un po' per tutti, qui a Fagnano come altrove. Ma voglio sottolinearvi il gesto audace e di coraggio di una ragazza, una ceramista che ha aperto un'attività in paese proprio in piena pandemia e che dice di avere fatto buoni affari nel periodo natalizio».
Insomma, si riparte da qui... dalle piccole (grandi) cose che possono regalare un sorriso in più, stemperando un po' il “clima”.