Giornata dal sapore natalizio oggi, 8 dicembre, a Fagnano Olona.
“Accendi il Natale” si è aperto alle 9.30 con il laboratorio “Natale creativo” a cura dell’associazione Otium Arte Pedagogica ed è proseguita alle 15.00 con i Calimali, associazione guidata da Marina Comerio, all’approdo Calipolis. Qui è stato decorato l’albero di Natale, è stato acceso e benedetto il presepe ed è stato possibile fare merenda con caldarroste, vin brulè e cantucci. Alle 16 i partecipanti sono poi saliti fino al Castello visconteo guidati dal Gruppo di Cammino.
Con l’accompagnamento della musica degli zampognari e la compagnia di Babbo Natale, il pubblico ha potuto prendere parte con la Pro Loco alla benedizione e all’accensione del presepe realizzato dai volontari dell’associazione nel cortile dell’antico edificio oggi sede del Comune e all’accensione delle luminarie con l’Anf, Associazione negozianti fagnanesi. Nel cortile del Castello non sono mancate inoltre la bancarella degli Amici dell’asilo e quella per la raccolta fondi per l’Ail (Associazione italiana contro le leucemie - linfomi e mieloma) delle Amiche di Ila.
A dare il benvenuto al Castello è stata la presidente della Pro Loco, Patrizia Canavesi. «Questo presepe - ha affermato - è il frutto tangibile di un sogno condiviso, il progetto “Accendiamo il Natale”, un’iniziativa nata dal desiderio profondo di trasformare i nostri spazi pubblici in luoghi vivi di partecipazione, luce e autentica comunità».
La presidente ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile «questo evento corale», le associazioni, i volontari e l’Amministrazione comunale. «L’unione fa davvero la forza della nostra Fagnano» ha evidenziato la Canavesi.
Diversi i rappresentanti dell’Amministrazione comunale presenti, tra cui l’assessore alla cultura Giuseppe Palomba e l’assessore al commercio Daniela Caprioli, oltre al sindaco Marco Baroffio. «Natale è un momento di condivisione – ha dichiarato quest’ultimo - e qua lo stiamo vivendo davvero tutti insieme. Quest’unione di associazioni che collaborano per rendere il nostro paese gioioso nel periodo natalizio rende ancora più significativo questo momento. L’applauso va a tutti loro, a tutti coloro che hanno lavorato per queste festività».
Il parroco don Simone Chiarion ha quindi benedetto la Natività, non prima di aver rivolto alcune parole agli astanti. «Certo il presepio è un segno di fede, di fede cristiana - ha detto - che annuncia Dio che si è fatto uomo ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. Però credo che il segno povero e semplice del presepio sia capace di essere forte, di andare incontro anche a chi magari non condivide il percorso della fede e della fede cristiana. Ma realizzare il presepio negli ambienti della nostra vita quotidiana significa dimostrare gli uni agli altri che l’accoglienza non è impossibile, che se ci si organizza, si cammina insieme, ci si guarda in faccia, un po’ di spazio si riesce a fare, a trovare, per i tanti uomini e donne di questo tempo che cercano, in un modo o nell’altro, uno spazio in questo mondo e in queste nostre comunità».
Per quanto concerne le luminarie, Erika Grassilli, presidente dell’Anf, ha sottolineato la scelta di quest’anno. «Abbiamo voluto illuminare le piazze principali del paese. L’unica eccezione è la piazza di Bergoro perché non era possibile illuminarla: a Bergoro abbiamo quindi illuminato la via principale». Le altre luci sono quelle dei negozi: l’idea è stata quella di rendere luminose tutte le attività.
Il pomeriggio si è concluso con una merenda a base di panettone, tè e vin brulè nella sede della Pro Loco, la sala camino dell’antico maniero.












