Trasporti - 03 dicembre 2025, 14:12

Autostrade: arrivano i rimborsi per ritardi da cantieri e code

La delibera dell'Autorità dei trasporti introduce un sistema di indennizzi proporzionali ai disagi subiti dagli automobilisti: per percorsi inferiori a 30 chilometri non esiste alcuna soglia minima: qualsiasi ritardo dà diritto all'indennizzo. Tra 30 e 50 chilometri occorrono almeno dieci minuti di rallentamento, mentre oltre i 50 chilometri la soglia sale a un quarto d'ora

(foto d'archivio)

(foto d'archivio)

Da decenni si protraggono le lamentele degli automobilisti per i cantieri infiniti in autostrada o le paralisi del traffico. Ma una novità senza precedenti sta per cambiare il rapporto con in gestori: chi subisce ritardi significativi a causa di lavori o blocchi avrà diritto a un rimborso, in alcuni casi erogato automaticamente.

Lo stabilisce la delibera 211/2025 dell'Autorità di regolazione dei trasporti (Art), che introduce il principio secondo cui il pedaggio deve corrispondere al servizio effettivamente ricevuto.

L'entrata in vigore avverrà in due momenti distinti: dal primo giugno 2026 scatteranno gli indennizzi per disagi su tratte gestite da un unico concessionario; sei mesi dopo, dal primo dicembre, il meccanismo si estenderà anche ai percorsi che coinvolgono più gestori. L'Art monitorerà il funzionamento del sistema fino alla fine del 2027, riservandosi interventi correttivi.

Il diritto al rimborso dipende dalla combinazione tra lunghezza del tragitto e tempo perso. Per percorsi inferiori a 30 chilometri non esiste alcuna soglia minima: qualsiasi ritardo dà diritto all'indennizzo. Tra 30 e 50 chilometri occorrono almeno dieci minuti di rallentamento, mentre oltre i 50 chilometri la soglia sale a un quarto d'ora. Regole diverse valgono per i blocchi totali della circolazione non legati a lavori in corso. In questi casi conta la durata dell'interruzione: un'ora restituisce metà del pedaggio, due ore il 75 per cento, tre ore o più il rimborso integrale.

Gli abbonati godono delle stesse tutele degli utenti occasionali, con una garanzia aggiuntiva: potranno disdire il contratto se i lavori rendono impraticabile l'uso quotidiano della tratta.

Non tutti i disagi saranno risarciti. Interventi d'emergenza conseguenti a incidenti, maltempo o dissesti idrogeologici non rientrano nel perimetro degli indennizzi, così come i cantieri mobili, almeno nella fase iniziale. Prevista anche una franchigia: nessun accredito sotto i dieci centesimi, con erogazione solo al raggiungimento di un euro.

Tra le novità per gli automobilisti figura la creazione di un'applicazione nazionale valida per tutti i concessionari, che centralizzerà aggiornamenti su traffico, cantieri e procedure di rimborso. Chi preferisce evitare il digitale potrà rivolgersi a numeri verdi e portali web.

L'Autorità ha disegnato un meccanismo che evita di far ricadere interamente l'onere sugli utenti. Per le nuove concessioni, i rimborsi non potranno mai essere recuperati attraverso aumenti tariffari. Per quelle già in essere è prevista una transizione graduale: recupero totale nei primi due anni, poi quote decrescenti fino al 2030. Fanno eccezione i blocchi causati da eventi di forza maggiore documentati, per i quali il gestore potrà rivalersi sul pedaggio.

Da Savonanews.it

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