Un episodio di microcriminalità a bordo del Malpensa Express si è trasformato in una gara di solidarietà e investigazione "dal basso". Nella serata di ieri, martedì 2 dicembre, è stata rinvenuta una borsa abbandonata nella stazione di Busto Arsizio Nord, dopo essere stata sottratta a una passeggera italiana diretta all'aeroporto. A segnalare l'accaduto è il Comitato Pendolari Trenord Busto, il cui consiglio direttivo si è attivato in prima persona per rintracciare la legittima proprietaria ed evitare che i suoi documenti finissero nell'oblio degli oggetti smarriti.
La dinamica e il ritrovamento
Secondo quanto ricostruito dai rappresentanti dei viaggiatori, il furto è avvenuto mentre il convoglio era in viaggio verso lo scalo aeroportuale. I malviventi, dopo aver sottratto contanti, telefono cellulare e cuffie, si sono liberati della borsa – contenente ancora documenti e altri effetti personali – scendendo alla fermata bustocca.
Il tentativo di affidare subito il ritrovamento alla biglietteria locale ha incontrato ostacoli procedurali, nonostante la disponibilità degli addetti. Il personale però non poteva trattenere la borsa senza la certezza che sarebbe venuto qualcuno a ritirarla. L'alternativa proposta, ovvero portare l'oggetto al "MyLink Point" di Milano Cadorna o Garibaldi, avrebbe reso il recupero estremamente complesso per una persona in transito verso l'estero.
Le ricerche sui social
I membri del Consiglio hanno quindi deciso di farsi carico della custodia e delle ricerche. Attraverso i dati anagrafici reperiti nei documenti, relativi a una giovane donna che risiede in Campania, hanno tentato di contattare la vittima tramite Facebook. Un’operazione complicata: in un primo momento è stata rintracciata un’omonima, creando un momento di impasse.
Il secondo tentativo, nonostante le restrizioni del social network e le conseguenti difficoltà a mettersi in contatto con la probabile proprietaria, è andato a buon fine. La donna, una viaggiatrice che nel frattempo era riuscita a sporgere denuncia e a prendere il proprio aereo «al volo», aveva ormai raggiunto la propria abitazione. Contattata dai pendolari bustocchi, ha accolto con grande sollievo la notizia del ritrovamento, nonostante la perdita dei beni di valore (soldi e dispositivi elettronici).
«Oggi spediremo la borsa» confermano dal Consiglio del Comitato, che in queste ore si sta occupando materialmente della restituzione della refurtiva recuperata.
Il consiglio ai viaggiatori
L'episodio offre lo spunto per un appello alla prudenza rivolto a tutti gli utenti del servizio ferroviario. «Questa esperienza mi porta a suggerire a tutti di scrivere il proprio numero di telefono su tutti gli effetti personali, sacche, borse, portafogli, magari all'interno come si fa in viaggio» è il suggerimento che arriva dal consiglio del comitato.
Un piccolo accorgimento che, in situazioni come quella vissuta ieri sera, può accelerare drasticamente i tempi di contatto e recupero. «Speriamo non serva», concludono i pendolari, pur ricordando con amarezza che sulla tratta «i furti continuano».




