Enogastronomia - 03 dicembre 2025, 10:40

Busto Arsizio capitale del gusto: Bar is The Name premiato, conferme anche per Antica Pizza e Salotto Cairoli

Presentata la Guida Pizzerie e Cocktail Bar 2026 di Identità Golose. Ambrogio Ferraro, patron del locale di viale Borri, premiato per il talento e la coerenza. In città promossi anche Salotto Cairoli e Antica Pizza. In zona menzioni per Sapori d'Italia a Gallarate, Montegrigna Tric Trac e La Vecchia Legnano nella città del Carroccio, mentre a Dairago si segnala Geromìno

Non solo alta cucina. La nostra zona si dimostra effervescente (LEGGI QUI e QUI) anche quando si parla di lievitati e miscelazione. Dopo i ristoranti, è il turno della Guida alle Pizzerie e Cocktail Bar d’autore di Identità Golose, giunta alla terza edizione e presentata oggi, martedì 2 dicembre 2025, al Centro congressi di Fondazione Cariplo a Milano. E proprio da Milano arriva una notizia che inorgoglisce la città: un premio speciale è stato assegnato a un giovane imprenditore bustocco.

Il sogno realizzato di Ambrogio Ferraro
Tra i riconoscimenti assegnati durante la cerimonia, spicca quello conferito ad Ambrogio Ferraro, fondatore e bar manager di Bar is the name. A lui è andato il premio "Identità Future". La motivazione della giuria è un elogio alla perseveranza e alla visione: «Ci sono giovani che hanno scommesso sul proprio talento e sulle proprie idee per raggiungere traguardi importanti. Coerenza, solidità, cura dell’ospite e capacità di assecondare la propria indole».

Ferraro, classe 1994, ha accolto il riconoscimento con grande emozione, commentando così il traguardo raggiunto: «Una guida nata 3 anni fa, siamo sempre stati presenti con onore e orgoglio, da esterno ogni anno vedevo premi e seguivo i premiati, sognando un giorno di essere lì. Oggi si è avverato quel sogno, l'ennesimo gradino che ci fa capire che la strada è giusta».
Il ringraziamento va ai clienti e ai collaboratori: «Una riconoscenza che ha dell'incredibile, a me non resta che ringraziare tutti voi per il supporto che ci date ogni giorno e perché credete in noi. Grazie al mio team, questo è un premio per tutto il lavoro che fanno giornalmente». E promette: «Fidatevi quando vi dico che questo è solo l'inizio». 

La recensione della guida sottolinea come il suo locale, aperto quattro anni fa «in una via non di forte passaggio» (viale Borri... certo, non saranno i Navigli, però...), lavori «sull’estremizzazione del dettaglio e sull’iper-customizzazione dell’esperienza», con una miscelazione che guarda ai classici ma con «un’evoluzione moderata verso tecniche nuove». Insomma, un "bar di quartiere" che ospita giovani e meno giovani in cerca di un drink di qualità ma anche accoglienza e spontaneità e che sta comparendo sempre più sulla carte geografiche della mixology italiana, attraendo anche una clientela che arriva da oltre i confini cittadini.

Il "salotto" del bere bene
Sempre a Busto Arsizio, la guida conferma l'apprezzamento per il Salotto Cairoli. Qui la recensione mette l'accento sull'atmosfera: «L’ambiente è ricercato, ma accogliente. Fa sentire cioè a casa». Sebbene non sia un cocktail bar puro – grande spazio è dato a vini e bollicine – la miscelazione riceve un plauso per l'uso di prodotti premium e tocchi di personalità, come nel Negroni dove «come firma e vezzo verso i clienti si inserisce una goccia di Aceto Balsamico di Modena Giusti». La squadra vede Paolo Recchia alla regia, Marzio Morello come bartender, Michelle Bonifacci in sala e Matteo De Francesco in cucina.

La pizza: l'evoluzione di Antica Pizza
Sul fronte dei lievitati, i riflettori, come da un po' di tempo a questa parte, sono puntati su Antica Pizza. La guida riconosce il lavoro di Luigi Vaccaro, che ha saputo evolvere il locale del padre Pino trasformandolo da «onesta pizzeria di provincia in uno dei luoghi più interessanti dell'intera regione».
Tre le tipologie di cottura segnalate con precisione dagli ispettori: la classica nel forno a legna a 430°, quella "a ruota di carro" e la "doppia cottura" (fritta a 180° e ripassata in forno elettrico a 300°).
Particolare menzione per le pizze della tradizione come la Marinara e la Margherita, in particolare la variazione «Provola e pepe Corbarina II». La filosofia del locale è chiara: niente cucina, solo pizza, accompagnata da una selezione intelligente di vini e birre locali.

Uno sguardo ai vicini
La guida, curata da Carlo Passera (pizzerie) e Claudia Orlandi (cocktail bar), ha recensito in totale 415 bar e 540 pizzerie. La Lombardia domina la classifica dei cocktail bar con 73 insegne.
Uscendo dai confini cittadini ma restando in zona, vengono segnalate altre realtà meritevoli. Per la pizza, a Gallarate troviamo Sapori d'Italia; a Legnano la guida indica Montegrigna Tric Trac e La Vecchia Legnano, mentre a Dairago si segnala Geromìno.

Giovanni Ferrario