Busto Arsizio - 01 dicembre 2025, 18:29

VIDEO - Premio “Muse” a Riccardo Maino: a Reggio Calabria anche i complimenti di Jury Chechi

L’atleta della Pro Patria Ginnastica entra nell’albo d’oro dell’Associazione culturale. Impegno, coraggio, passione, inclusione le parole che popolano le motivazioni alla base della scelta. «È stato emozionante - il commento del campione – come la successiva testimonianza in una scuola. Un liceo artistico, giocavo in casa»

Premio Muse a Riccardo Maino - Foto dalla pagina Fb dell'associazione

Premio Muse a Riccardo Maino - Foto dalla pagina Fb dell'associazione

Il premio riconosciutogli dall’associazione culturale “Le muse”, da 26 anni assegnato a personalità eccellenti nei più vari campi, lo ha fatto sentire importante. Il videomessaggio con i complimenti di Yury Chechi lo ha emozionato. È stato un weekend da incorniciare per Riccardo Maino, campione di ginnastica artistica, fresco vincitore dei Giochi Panamericani in Messico, ultimo successo di una serie di vittorie che include Europei e Mondiali.

Il sodalizio guidato da Giuseppe Livoti lo ha chiamata a Reggio Calabria per la cerimonia di consegna e per un incontro con il pubblico. Targa e incisione del nome su una lastra d’argilla per «…il suo impegno dedicato allo sport; giovane che con coraggio, passione e voglia di cambiamento ha affrontato allenamenti, competizioni e vita con maturità; testimone del valore dell’inclusione; campione in uno sport che armonizza forza, flessibilità, agilità, equilibrio e coordinazione trasformando un giovane in campione nello sport e nella vita».

Il filo con Busto non si è spezzato, grazie al messaggio inviato dall’assessore al Bilancio, Alessandro Albani. Ma il vero colpo di scena sono state le parole fatte pervenire da Jury Chechi: sono state proprio le gesta dell’olimpionico a ispirare Riccardo e ad avviarlo sulla strada della ginnastica. «Non sapevo che sarebbe arrivato quel video. I miei genitori invece erano informati e non mi hanno detto nulla. Una grande sorpresa».

Nella conversazione con il pubblico («…all’inizio ero un po’ intimidito, poi, come sempre, mi sono sciolto») Riccardo ha toccato alcuni dei temi che gli stanno a cuore. Cavalli di battaglia, affrontati con schiettezza e vivacità: il rapporto forte con i genitori, il valore dell’impegno e dello spingersi oltre i limiti, il rapporto viscerale con lo sport, il sogno olimpico. «Mi hanno consegnato degli omaggi artistici: un segnalibro e un quadro, un ritratto. Lo metterò in camera, in attesa di appenderlo nel mio appartamento». Ancora: «Dopo la cerimonia di premiazione sono stato ospite di una scuola superiore. Anche quella una bella esperienza, per i tanti ragazzi incontrati ma anche perché mi sono trovato in un liceo artistico (il Campanella, Preti, Frangipane, Ndr). La stessa scuola che ho fatto io, è sempre bello giocare in casa».

Ritorno con un bagaglio di esperienze bello pieno. E un proposito: «Jury Chechi? Visto che ha buttato lì l’idea di allenarci insieme, lo andrò a trovare».

S.T.

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