In calo la qualità della vita in provincia di Varese. Lo dice l’annuale classifica stilata dal Sole 24 Ore, pubblicato nella giornata di oggi. Varese e il suo territorio si piazzano infatti al 41esimo posto, perdendo 19 posizioni rispetto all’anno precedente.
Un balzo all'indietro su tutte le sei macro aree, in particolare su "Giustizia e sicurezza" dove il Varesotto perde ben 45 posizioni (siamo all'82esimo posto) e "Cultura e tempo libero" dove l'arretramento è di 24 punti fermandoci alla 83esima posizione. Segue la voce "Ambiente e servizi", dove il calo rispetto ai dodici mesi precedenti è di 21 posizioni: da tredicesimo posto a 34esimo. Non brilliamo neanche dal profilo "Affari e Lavoro", con una perdita di 9 spazi in graduatoria (siamo 37esimi). Sostanzialmente stabili le voci "Ricchezza e consumi" (-4 posizioni e 29esimo posto) e soprattutto "Demografia e società" (-1), quest'ultima a livello assoluto la macro area in cui la nostra provincia si posiziona meglio, con un 26esimo posto assoluto (leggi QUI tutti i dati e le sottocategorie).
In testa alla classifica torna la provincia di Trento, medaglia d’oro per la qualità della vita, seguita sul podio da Bolzano e Udine. Nella top 10, tra le 107 province analizzate, trionfa il Nord con Milano all’ottavo posto. Roma continua la sua scalata in classifica, balzando di 13 posizioni e guidando la rimonta delle grandi città metropolitane. Il Sud rimane invece fanalino di coda, con Reggio Calabria che si conferma ultima.
Trento si configura quindi come la testa di serie dell’arco alpino, scalzando la vincitrice del 2023, cioè Udine (ora terza) e la pluripremiata Bolzano. Le prime 10 province sono dunque tutte settentrionali premiando le piccole: Bergamo (vincitrice nel 2024, ora al 5° posto), Treviso, Padova (che ritorna tra le teste di serie dopo 30 anni di assenza: era nona nel 1994) e Parma. All’apice della classifica generale tornano anche le grandi aree metropolitane come Bologna e Milano, rispettivamente al 4° e all’8° posto, in testa per “Demografia, società e salute”, la prima e per “Ricchezza e consumi” e “Affari e lavoro” la seconda.
Nel complesso, le città metropolitane registrano un miglioramento rispetto all’edizione 2024: Roma guida la risalita e si piazza 46esima, mentre Genova sale di 11 gradini arrivando al 43esimo posto. In miglioramento anche Bologna che sale di 5 posizioni sul 2024, e Milano che cresce di 4 (Torino sale di una posizione e diventa 57esima) . Bene anche Cagliari, prima area metropolitana del Mezzogiorno che sale di cinque posizioni e si piazza 39esima, seguita da Bari (67esima, ma in calo di due posizioni), Messina (91esima), Catania (96esima, in calo però di 13 posizioni), Palermo (97esima)e Napoli (104esima) e Reggio Calabria, ultima per il secondo anno di fila.
E i nostri vicini? A parte Milano (come già detto ottava, +4), Como scende di 14 posizioni e si classifica 25esima, mentre il Verbano Cusio Ossola è stabile al 61esimo posto (-1). Novara è 45esima (-13), mentre Monza e Brianza è 16esima, perdendo 12 posizioni.




