Tutto pronto al Centro Sportivo "Angelo Borri" di Sacconago per la settima edizione delle Survivor Series Cross, l'evento di corsa campestre che, nato quasi per scommessa, è diventato ormai un appuntamento imprescindibile nel calendario nazionale FIDAL. Domenica 30 novembre, a partire dalle 9.30, la pista bustocca ospiterà una delle gare più attese, valida anche come prova di selezione per i Campionati Europei di Corsa Campestre che si terranno a Lagoa, in Portogallo.
Alla presentazione ufficiale dell'evento a Palazzo Gilardoni, oltre alle istituzioni, erano presenti gli organizzatori della Pro Patria A.R.C. di Busto e grandi nomi dell'atletica italiana. Il giornalista Giovanni Castiglioni ha fatto da cerimoniere dell'evento.
L'orgoglio dell'Amministrazione
Ad aprire gli interventi è stato l'assessore allo sport, Luca Folegani, che ha sottolineato il momento d'oro dello sport bustocco, citando il recente oro olimpico nelle Deaflympics portato a casa da Matteo Masetti, atleta di Villa Cortese in forza alla Pro Patria. Folegani ha lodato la sinergia con la società organizzatrice: «Voi avete la gestione della pista di atletica, che è uno degli impianti sportivi più belli e importanti della nostra città. L'avete sempre gestita con i guanti e tutte le volte che il Comune ha avuto bisogno di voi per eventi in pista, non vi siete mai negati e avete sempre prestato la vostra collaborazione».
Un sentimento condiviso dal Sindaco Emanuele Antonelli, che ha ribadito l'eccellenza delle strutture cittadine e il valore del volontariato sportivo: «Io mi inchino a voi. Abbiamo degli impianti belli, ma funzionano grazie a chi li gestisce».
Un format "visionario" e numeri da record
L'anima dell'evento, Stefano Longo ha raccontato l'evoluzione della manifestazione: «È nata per gioco, la prima edizione del 2018 è stata messa in piedi nel giro di un mese, e, se dopo 7 anni siamo qui e nell'albo d'oro ci sono finalisti olimpici e campioni europei, vuol dire che la manifestazione deve essere piaciuta».
Longo ha annunciato numeri importanti per l'edizione 2025: «Stabiliremo il record di partecipanti sia al maschile che al femminile. Fino all'anno scorso il numero massimo era di 53, mentre quest'anno siamo arrivati a 75 uomini. A livello femminile era 36 e siamo arrivati a 37».
Il format "ad eliminazione", ispirato allo sci di fondo, prevede turni successivi su un percorso di circa 1200 metri, dove la strategia conta quanto le gambe. «È un format che deve interessare la Federazione – ha aggiunto Longo – perché è molto televisivo e spettacolare».
L'endorsement di Pietro Arese
Ospite d'eccezione, pur non gareggiando quest'anno per scelte tecniche legate ai prossimi impegni, il tre volte vincitore delle Survivor Series e finalista olimpico a Parigi 2024, Pietro Arese. Il mezzofondista ha speso parole importanti per la gara di Busto: «In quanto atleta, purtroppo o per fortuna, in questi anni di attività uno dei pochi contributi che posso dare alle manifestazioni è ovviamente con la mia presenza. Mi spiace quest'anno non poter partecipare, ma i programmi per l'Europeo di cross sono andati in altre direzioni».
Arese ha poi analizzato lo stato di salute della disciplina: «La corsa campestre è in difficoltà, e quindi questo è il format che può aiutarla a riportarla alla luce. Non è più piatta come una gara di lunga distanza, ma diventa avvincente».
Il plauso della FIDAL
In collegamento telefonico, il presidente di FIDAL Lombardia, Luca Barzaghi, ha confermato il supporto regionale: «Ben vengano queste manifestazioni che possono far ritornare il cross ai fasti di un tempo. Busto Arsizio è un polo molto importante per tutto il territorio lombardo». Barzaghi ha inoltre lanciato una promessa per il futuro: «Cercheremo nel 2027 di portare più manifestazioni a livello nazionale possibili in Lombardia, per aiutare tutte le società del territorio che si trovano in grosse difficoltà economiche quando ci sono da affrontare delle trasferte».
Presente anche l'ex presidente regionale Gianni Mauri, che ha definito Longo un «visionario» e ha lodato il Comune di Busto: «Grazie all'amministrazione perché è sensibile, e non è scontato, verso l'atletica leggera».
La voce degli atleti e dei tecnici
Spazio anche ai protagonisti in pista. Giulia Macchi, atleta di casa e bronzo europeo Under 20, ha evidenziato il valore tecnico della gara: «Ho sempre trovato una gara molto stimolante, perché mi permette di confrontarmi con avversari che non spesso riesco a incontrare in gare in pista e vedere a che punto sono dal punto di vista della preparazione».
Accanto a lei Yordi Santiago Garavaglia, che ha posto l'accento sull'atmosfera: «Permette di riuscire a creare una sorta di community con i miei amici atleti. La possibilità di avere questa sorta di pausa tra un turno e l'altro permette di godersi un po' di più la gara».
A chiudere il cerchio, l'intervento tecnico di Daniele Carminati, coach della Pro Patria, che ha illustrato la partecipazione delle categorie giovanili, e di Elisabetta Caron, vicepresidente della società, che ha ricordato il ruolo sociale dell'atletica.
L'appuntamento è dunque per domenica mattina al campo "Angelo Borri": una giornata di sport, strategia e spettacolo per un cross che guarda al futuro. Oltre duecento atleti al via, compresi Master e Cadetti. Il via è previsto alle 9.30 con le prequalifiche di tutte le categorie, poi inizieranno le eliminatorie a gruppi di sei atleti. Le finali si svolgeranno da mezzogiorno in poi.










