(Adnkronos) - I delegati di Ucraina, Usa e del formato E3, vale a dire Regno Unito, Francia e Germania, si incontrano oggi a Ginevra, in Svizzera, per discutere del piano di pace presentato dal presidente americano Donald Trump per porre fine alla guerra con la Russia. Un piano che, a detta dello stesso Trump, non rappresenta tuttavia "neanche lontanamente" un'"ultima offerta" per Kiev.
Presenti il capo della diplomazia statunitense Marco Rubio e l’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff. Anche il segretario all’Esercito degli Stati Uniti, Daniel Driscoll, ricevuto giovedì a Kiev dal presidente Volodymyr Zelensky, è già nella città svizzera per partecipare ai colloqui. A guidare la delegazione ucraina, il consigliere presidenziale Andriy Yermak.
L'Italia è rappresentata dal consigliere diplomatico Fabrizio Saggio. Quest’ultimo ha lasciato i lavori del G20 a Johannesburg per partecipare alla riunione, che si terrà al livello di National Security Advisor (Nsa).
Il piano, articolato in 28 punti, è stato rivelato da diversi media e confermato da fonti diplomatiche. Tra i punti più controversi figurano:
- la cessione alla Russia di Crimea, Donbass e altri territori attualmente contesi; - la creazione di una zona demilitarizzata con ritiro dell’esercito ucraino;- limitazioni pesanti all’esercito ucraino, con un tetto massimo di 600.000 soldati;- il divieto di dispiegamento di forze straniere sul territorio ucraino;- obbligo per l’Ucraina di dichiarare nella Costituzione che non aderirà mai alla Nato
Secondo fonti statunitensi, il piano prevede anche un forte coinvolgimento economico: gli asset russi congelati – stimati in decine di miliardi – dovrebbero finanziare la ricostruzione ucraina.
Donald Trump ha dato a Zelensky tempo fino al 27 novembre (il giorno del Ringraziamento negli Usa) per accettare il piano, minacciando di interrompere i rifornimenti di armi.
Zelensky ha replicato con cautela. In un discorso, ha parlato di “uno dei momenti più difficili” per l’Ucraina: la sua scelta potrebbe essere tra “perdere la dignità” o “perdere un partner chiave”. Il presidente ucraino ha dichiarato di essere pronto a negoziare, ma ha avvertito che farà il possibile per difendere gli interessi nazionali e che intende proporre alternative alla bozza americana, giudicata incompatibile con la sicurezza a lungo termine dell’Ucraina.
Mentre Washington spinge per un accordo rapido, Francia, Germania, Gran Bretagna e altri alleati hanno dichiarato dal vertice G20 in Sud Africa che la proposta statunitense “non può essere accettata così com’è” e necessita di "lavoro aggiuntivo". Il rischio principale, sottolineano, è lasciare l’Ucraina troppo debole di fronte a futuri attacchi russi, oltre a sancire un precedente pericoloso di modifiche territoriali ottenute con la forza.
Il presidente francese Emmanuel Macron si è detto “profondamente preoccupato” dal piano statunitense, mentre Londra e Berlino hanno insistito sulla necessità di una linea comune occidentale prima di procedere. Non solo: secondo il quotidiano Bild, il governo tedesco guidato da Friedrich Merz avrebbe già predisposto contromisure diplomatiche, profondamente preoccupato dalle condizioni ritenute troppo concessive nei confronti di Mosca.
Secondo la Cnn, un incontro tra una delegazione russa e gli Stati Uniti, volto a discutere il piano di pace proposto avverrà in tempi brevi, ma non avrà luogo a Ginevra.




