Una Uyba brillante, leggera di testa e con le gambe che girano nonostante le fatiche infrasettimanali: così le farfalle si sono prese la scena alla e-work Arena (1.310 spettatori), dominando per lunghi tratti e imponendosi 3-1 su Perugia nell’undicesima giornata di Serie A1 femminile. Solo una breve pausa nel terzo set ha interrotto una prestazione di altissimo livello. La battaglia di Conegliano - ripagata dal punto strappato alle campionesse - non ha lasciato scorie, anzi: Busto continua a volare in classifica (sesto posto a 16 punti), trascinata da una Parra ancora in versione superstar e da un gruppo che da una decina di giorni viaggia a ritmo altissimo.
Dalla vittoria contro Cuneo, passando per il colpo di Firenze e la prova da applausi a Treviso, la Uyba ha ritrovato gioco, fiducia e identità. E oggi ne ha fatto le spese Perugia, arrivata a Busto con buone intenzioni e la voglia di lottare, ma travolta dalla qualità e dall’intensità delle padrone di casa. Quando la Uyba ha spinto davvero - blackout del terzo set a parte - è stata semplicemente superiore.
Molto bene Van Avermaet, tornata per la prima volta in stagione sui livelli dello scorso anno e premiata come MVP; ottima la regia lucida e veloce di Seki; conferme importanti da Torcolacci e Battista. Coach Barbolini può sorridere: il suo roster sta mostrando profondità, alternative e una personalità sempre più definita.
LA PARTITA
Barbolini conferma Battista in sestetto, dopo la brillante prova con Conegliano, e rimette al centro capitan Van Avermaet accanto a Torcolacci.
L’avvio è subito favorevole alla Uyba: errore di Williams e ace di Parra per il primo break sul 10-8. La fast di Van Avermaet vale il 13-10, costringendo Perugia al time out sul 15-11. L’ace di Battista lancia definitivamente la fuga bustocca (16-11). Solo un breve passaggio a vuoto permette alle umbre di riavvicinarsi fino al 22-20, ma tre cambi palla perfetti chiudono la pratica sul 25-21, sigillato dal muro a due Parra-Van Avermaet. Un set dominato più di quanto dica il punteggio: 2 muri e 2 ace, Parra già in evidenza con 4 punti su 9 attacchi e un eccellente 80% di ricezione positiva.
La Uyba gioca sciolta e si diverte, trascinando con sé il pubblico della e-work Arena. Il secondo set è un assolo: gran difesa corale e punto di Battista per l’8-5, poi murone di Torcolacci per il 9-5. Obossa firma il 14-10, Van Avermaet vince il duello a rete per il 17-11, e l’errore di Gardini spalanca la fuga definitiva (20-13). Parra continua a incantare: attacca il 23-15 e piazza l’ace del 24-15. Chiude l’errore di Williams: 25-15. Dominio totale. Ricezione di casa al 62% di positiva, 6 punti a testa, nel parziale, per Battista e Parra. 4 per Obossa e 3 per Van Avermaet.
Anche il terzo set sembra mettersi subito sui binari giusti per la Uyba, che mostra un’ottima correlazione muro-difesa e continua a macinare gioco (5-0). Seki guida con ordine e un attacco out di Perugia vale già l’11-6, costringendo le umbre al time-out. Le farfalle, però, si concedono una pausa e incassano quattro punti consecutivi: il momento di flessione spinge Barbolini a fermare il gioco.
La strigliata del tecnico rimette in moto le farfalle. Torcolacci - grinta pura - spezza il parziale umbro, e l’attacco in rete di Williams restituisce il break alle padrone di casa (13-11). Arriva però un passaggio complicato: Obossa subisce due muri consecutivi ed esce per far posto a Diouf. Anche Battista forza troppo e finisce fuori giri. In un attimo la Uyba si ritrova sotto, vittima di un improvviso blackout e lascia campo libero a Perugia.
Barbolini è una furia in panchina: nel time-out la lavata di capo è sonora, e il coach inserisce anche Gennari per provare a rimettere ordine. Ma il momento no prosegue: Busto, scollegata, finisce per regalare il game alle ospiti, che scartano il cadeau biancorosso: 18-25 (ace Perugia).
Busto ripropone il sestetto dell’inizio gara e parte nuovamente a razzo: 5-0, poi 6-1 con il muro di Torcolacci e 8-2 firmato da Battista. Van Avermaet, con urlo liberatorio, piazza il punto del 9-2. Battista continua a brillare, candidandosi anche lei all’mvp, mentre Parra allunga sul 14-5. Il set si chiude in fretta, 25-9, con Obossa, Van Avermaet e Battista a mettere a terra le ultime palle decisive, fino all’ace finale di Obossa.
IL TABELLINO
Eurotek Laica Uyba-Bartoccini Mc Restauri: 3-1 (25-21, 25-15, 18-25, 25-9)
Uyba: Seki 3, Parra 16, Torcolacci 9, Obossa 12, Battista 15, Van Avermaet 15; Pelloni (L). Gennari, Diouf, Schmit. N.e. Metwally, Parlangeli, Eckl, Mittino. All.: Barbolini. 2° Lualdi. Battute sbagliate 5, vincenti 5, muri 9, errori 16.
Perugia: Perinelli 12, Bartolini 2, Ricci, Gardini 19, Mazzaro 3, Williams 13; Sirressi (L). Turlà, Lemmens, Markovic 5, Fiesoli. N.e: Kump, Recchia. All.: Giovi. Battute sbagliate 6, vincenti 2, muri 7, errori 23.
Arbitri: Cesare, Russo.
Spettatori 1.310. Durata set: 25’, 24’, 29’, 20’: totale: 108’.
CLASSIFICA
Imoco Conegliano 37 (13-0), Scandicci 31 (11-2), Vero Volley Milano 26 8-4), Chieri 23 (8-3), Novara 23 (8-3), Uyba 16 (5-7), Il Bisonte Firenze 13 (4-7), Vallefoglia 13 (4-7), Cuneo 12 (4-7), Bergamo 11 (3-8), Macerata 11 (3-8), Perugia 10 (4-7), Monviso 10 (4-9), San Giovanni 7 (2-9).
BEL MESSAGGIO CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE
In occasione del match casalingo Uyba-Perugia, la società biancorossa, su iniziativa del suo sponsor “E-Like”, ha dato vita a un’iniziativa simbolica e collettiva per sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne. Un momento di sport, unito a un gesto forte e condiviso, capace di trasformare la partita in un’occasione di consapevolezza.
Nell’area foyer, sono stati distribuiti al pubblico maschile fischietti brandizzati, gli stessi che sono stati utilizzati anche dalle squadre e dai rispettivi staff sul campo. Un gesto simbolico, con l’obiettivo di coinvolgere gli uomini in prima persona nella lotta contro ogni forma di violenza e discriminazione.
Pochi minuti prima dell’inizio della gara, con il supporto dello speaker dell’arena, il pubblico è stato invitato a unirsi a un momento di forte impatto emotivo: un minuto senza musica, durante il quale tutto il pubblico e gli staff delle due squadre sono stati invitati a fischiare insieme, in un gesto simbolico di denuncia.











