«Ciao Elisa»: appena due parole, le ultime che rimangono, accanto a due cuori, uno giallo e uno nero e a uno sfondo nero, grande, vuoto come il vuoto immenso e impossibile da riempire per una mamma con cui una ragazza ventiseienne volata via aveva imparato a sentirsi di casa al palaghiaccio, un papà, gli affetti, gli amici e tutti quelli che anche solo di sfuggita erano stati a contatto con il sorriso di Elisa Dello Nigro, scomparsa in seguito a un tragico incidente a Germignaga dopo una settimana di lotta disperata in cui aveva provato a restare attaccata alla vita al Sant'Anna di Como.
Quei cuori giallo e neri e quelle due parole con cui la società dei Mastini ha ricordato Elisa sul suo profilo social si fermeranno per un attimo, insieme ad almeno altri 800 cuori, domani sera davanti ai giocatori del Varese e del Valpellice schierati in pista prima dell'inizio della partita di campionato prevista alle 20.30 (i Mastini sono in vetta, ma stavolta conterà soltanto un abbraccio a chi sta ancora più su e una mamma che resta qui e che con sua figlia, in quella pista ghiacciata, si sentiva davvero a casa) quando si osserverà un minuto di silenzio e il volto di Elisa comparirà sul cubo, un po' più in alto, dove è ora, mentre la curva esporrà uno striscione per salutarla e ricordarla per sempre.
Ieri erano stati i Crazy Bees a ricordarla con un messaggio di vicinanza in particolare a Harry Hamendt, giocatore della loro academy e compagno della mamma di Elisa, Angela Cecchinato, spesso al palaghiaccio anche per aiutare fuori pista la società: "Tutti i Crazy Bees si stringono alla famiglia del loro compagno Harry in un momento così difficile". Harry che ha salutato Elisa con queste semplici parole: "Riposa in pace".
Domani all'Acinque Ice Arena oltre a quei cuori gialli e neri sarà presente idealmente anche il cuore di tutti coloro che avevano conosciuto Elisa a Gavirate, dove aveva frequentato il primo anno dello Stein, a Mesenzana dove aveva chiesto la residenza, ma anche a Forlimpopoli dove si era fatta voler bene pur per poco tempo in una breve esperienza di lavoro in una boutique. Impossibile non soffrire pensando a lei e a chi la ama. Impossibile non ricordare queste parole, postate ieri sotto l'articolo di VareseNoi da papà Dario, ex volontario del Comitato del Medio Verbano della Croce Rossa, e non provare infinito dolore: "Non ce l'ha fatta, la mia bimba è volata via".




