Economia - 18 novembre 2025, 11:51

Industria varesina in difficoltà: calo congiunturale nel trimestre estivo. Frenano gli ordini dall'estero

L'indagine promossa dal Centro Studi di Confindustria Varese sull'andamento del terzo trimestre del 2025 segnala un calo dei livelli produttivi. Scende anche l'utilizzo degli impianti, tiene solo il settore metalmeccanico. Le previsione sono per un miglioramento nell'ultima parte dell'anno

La sede di Varese di Confindustria

La sede di Varese di Confindustria

Nel terzo trimestre 2025l’indagine congiunturale sull’industria varesina del Centro studi di Confindustria Varese, segnala un calo dei livelli produttivi rispetto al trimestre precedente, in parte riconducibili a fattori stagionali (trimestre estivo), in parte legati alle singole filiere: il saldo complessivo delle risposte sulla produzione scende a -39,5 punti percentuali (era -7,1 p.p. nel II trimestre 2025). Gli ordinativi totali virano in leggero negativo (-5,7 p.p.), mentre gli ordinativi esteri registrano un calo più marcato (-21,3 p.p.). Il quadro riflette una fase di debolezza congiunturale trascinata dai trimestri precedenti, con una gestione prudente di capacità e scorte.

Le imprese varesine operano in un contesto internazionale che, pur meno teso rispetto al passato sui costi energetici (petrolio nell’intorno dei 65 $/bbl) e con l’inflazione nell’eurozona abbastanza stabile sul 2%, resta caratterizzato da una domanda estera discontinua e condizioni finanziarie ancora restrittive: la BCE ha mantenuto i tassi invariati al 2% dopo l’ultimo taglio di giugno 2025, mentre la FED ha ripreso i tagli portando il riferimento al 4,0%; l’euro forte (ormai stabilmente attorno a 1,16 $/€) e i dazi USA comprimono la competitività di prezzo su alcuni mercati. Nell’Eurozona il PIL è cresciuto di +0,2% nel terzo trimestre 2025 a livello congiunturale, ma la Germania resta debole e l’industria nel complesso è in riassestamento. In questo scenario molte imprese hanno rivisto budget e piani di investimento e riorganizzato approvvigionamenti, muovendosi con cautela sulle decisioni operative.

Sul fronte italiano, il PIL del terzo trimestre 2025 è rimasto invariato a livello congiunturale. L’export mostra andamenti volatili (dazi e cambio), con il mercato USA altalenante: dopo il frontloading di inizio anno, agosto ha segnato una flessione seguita da un rimbalzo a settembre; sui primi nove mesi il saldo verso gli USA rimane positivo in valore. La produzione industriale ha registrato un calo congiunturale nel terzo trimestre 2025 (-0,5% sul secondo).

PRODUZIONE

Sotto il profilo a consuntivo, nel terzo trimestre 2025 il saldo complessivo delle risposte (calcolato come la differenza tra la percentuale di imprese che dichiarano un aumento e quelle che dichiarano una diminuzione della produzione rispetto al trimestre precedente) è stato pari a -39,5 punti percentuali. Prevale la quota di imprese che dichiara una diminuzione della produzione (53,5%), seguita dalla stabilità (32,5%) e dall’aumento (14,0%): il metalmeccanico risulta l’unico comparto con una sostanziale tenuta del tono congiunturale, al cospetto di una generale diminuzione di tutti gli altri. Il grado di utilizzo degli impianti scende in media al 70,3% (dal 73,7% del trimestre precedente). Le previsioni sulla produzione per il quarto trimestre 2025 risultano migliori rispetto al consuntivo, con un saldo delle risposte pari a +12,0 p.p. e una distribuzione delle attese così composta: il 26,0% delle imprese si aspetta un aumento, il 60,0% stabilità e il 14,0% diminuzione. Il recupero atteso appare più marcato nella moda e nel meccanicopiù cauto nel chimico-farmaceutico, mentre nella gomma-plastica prevale ancora una debolezza congiunturale. Il quadro è coerente, come nelle edizioni degli anni scorsi, con la stagionalità (riavvii produttivi post-estivi e ricostituzione scorte) e con l’allentarsi di alcuni vincoli dal lato costi (calo dei prezzi energetici), pur in presenza di una domanda estera non ancora pienamente tonica.

ORDINI

Alla fine del terzo trimestre 2025, la dinamica del portafoglio ordini totale evidenzia per il 36,7% delle imprese un aumento rispetto alla fine del trimestre precedente, per il 42,4% un calo e per il 20,9% una stabilità, con un saldo lievemente negativo pari a -5,7 punti percentuali. Il quadro degli ordinativi esteri risulta più debole29,6% aumento, 50,8% diminuzione e 19,6% stabilità, con saldo -21,2 p.p. Nel confronto tra filiere, spicca la maggiore resilienza del meccanico (unico comparto con gli ordini totali in campo positivo e tenuta degli esteri), mentre chimicogomma-plastica e moda risentono di più della domanda estera debole.

MERCATO DEL LAVORO

Nel terzo trimestre 2025, a livello provinciale, l’INPS rileva che nel comparto industriale sono state autorizzate 1.284.516 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, in calo sia rispetto alle ore autorizzate nel terzo trimestre 2024 (-42,1%), sia rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2025 (-49,5%). Complessivamente (considerando la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella in deroga) nel terzo trimestre 2025 sono state autorizzate 1.827.244 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel comparto industriale, in calo sia rispetto alle ore autorizzate nel terzo trimestre 2024 (-26,0%), sia rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2025 (-40,9%). Guardando all’intero periodo gennaio–settembre 2025, sono state autorizzate complessivamente 8.601.738 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel comparto industriale, in calo rispetto allo stesso periodo del 2024 (-11,6%).

PRINCIPALI SETTORI

METALMECCANICO

Nella filiera metalmeccanica, nel terzo trimestre 2025 prevalgono le risposte di stabilità dei livelli produttivi consuntivi, seppur non in maggioranza assoluta – per il 43,4% delle imprese rispondenti. A seguire l’incidenza di chi dichiara un calo (37,0%), mentre poco meno di un quinto chi dichiara un aumento (19,6%): il saldo si attesta così a -17,4 p.p. (dal +1,7 p.p. del II trimestre 2025). Il dato risente della stagionalità del riferimento temporale della rilevazione (il trimestre estivo) ed è anche leggermente migliore del saldo percentuale delle risposte degli ultimi due anni (solitamente attorno a -30,0 p.p.) e del dato generale del campione. Per le previsioni sul quarto trimestre 2025 si osserva un miglioramento dell’orientamento: il 30,0% si attende un aumento dei livelli produttivi, il 58,5% una stabilità e l’11,5% un calo, con un saldo pari a +18,5 p.p. In termini di portafoglio ordini, alla fine del terzo trimestre 2025 il saldo per gli ordinativi totali risulta positivo a +22,2 p.p.: il 51,7% delle imprese segnala un aumento, il 18,8% una stabilità e il 29,5% un calo. Per gli ordinativi esteri il quadro è pressoché di parità (saldo +0,1 p.p.), con 40,3% aumento, 19,5% stabilità e 40,2% calo. Sostanzialmente il metalmeccanico risulta l’unica filiera in cui la domanda interna registra un aumento e tiene anche quella estera nel trimestre considerato.

Nel terzo trimestre 2025, a livello provinciale, l’INPS rileva che nel settore metalmeccanico sono state autorizzate 543.410 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, in calo sia rispetto alle ore autorizzate nel terzo trimestre 2024 (-59,3%), sia rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2025 (-50,8%). Complessivamente (considerando la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella in deroga) nel terzo trimestre 2025 sono state autorizzate 684.496 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel settore metalmeccanico, in calo sia rispetto alle ore autorizzate nel terzo trimestre 2024 (-52,4%), sia rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2025 (-41,7%). Guardando all’intero periodo gennaio–settembre 2025, sono state autorizzate complessivamente 4.240.346 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel comparto metalmeccanico, in calo rispetto allo stesso periodo del 2024 (-25,5%).

MODA

Nella filiera moda, dopo una prima metà d’anno con un calo prevalente della produzione, nel terzo trimestre 2025 prevalgono ancora le risposte di diminuzione dei livelli produttivi consuntivi - per il 56,7% delle imprese rispondenti - seguite dalla stabilità (32,9%) e dall’aumento (10,4%). Il saldo delle risposte si attesta così a -46,3 p.p., specialmente a causa del calo della produzione nel tessile. Per le previsioni sul quarto trimestre 2025 le imprese rispondenti della filiera si aspettano una ripresa: il 33,6% si attende un aumento della produzione, il 61,4% una stabilità e il 5,0% un calo, con un saldo pari a +28,6 p.p. In termini di portafoglio ordini, alla fine del terzo trimestre 2025 gli ordinativi totali mostrano un quadro di stazionarietà prevalente (55,7%), con 17,9% aumento e 26,4% calo (saldo -8,5 p.p.); gli ordinativi esteri risultano ancora più deboli9,2% aumento, 48,1% stabilità e 42,7% calo, con saldo delle risposte pari a -33,4 p.p. Si conferma dunque una tenuta relativa della domanda interna rispetto all’estero, mentre le imprese mantengono una gestione prudente del portafoglio estero in attesa di segnali più chiari dal contesto internazionale.

Nel terzo trimestre 2025, a livello provinciale, l’INPS rileva che nel settore moda sono state autorizzate 272.760 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, in calo sia rispetto alle ore autorizzate nel terzo trimestre 2024 (-31,9%), sia rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2025 (-61,4%). Complessivamente (considerando la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella in deroga) nel terzo trimestre 2025 sono state autorizzate 461.962 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel settore moda, in calo sia rispetto alle ore autorizzate nel terzo trimestre 2024 (-15,7%), sia rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2025 (-61,0%). Guardando all’intero periodo gennaio–settembre 2025, sono state autorizzate complessivamente 2.188.340 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel comparto moda, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2024 (+10,9%).

CHIMICO-FARMACEUTICO

Nei comparti chimico e farmaceutico, nel terzo trimestre 2025 prevalgono in modo netto le risposte di diminuzione dei livelli produttivi consuntivi - per il 95,7% delle imprese rispondenti. Il quadro di calo è in parte riconducibile ad una flessione congiunturale tipicamente stagionale, in parte però risulta ben più diffuso rispetto agli anni precedenti (in cui la percentuale di risposte di calo si aggirava tra il 70 e l’80% delle imprese rispondenti). Per le previsioni sul quarto trimestre 2025 le imprese segnalano un orientamento più favorevole, ma prudente: il 22,0% si attende un aumento della produzione, il 63,1% una stabilità e il 14,9% un calo, con un saldo pari a +7,1 p.p. In termini di portafoglio ordini, alla fine del terzo trimestre 2025 gli ordinativi totali risultano deboli, con 17,6% aumento, 5,4% stabilità e 77,0% calo (saldo -59,5 p.p.). Anche gli ordinativi esteri sono in flessione, seppur meno marcata28,5% aumento, 5,4% stabilità e 66,1% calo, con saldo -37,6 p.p. Il quadro indica quindi una domanda compressa su entrambi i canali (interno ed estero) e gestione cauta della capacità e del portafoglio in attesa di segnali di riattivazione nella parte finale dell’anno. 

GOMMA-PLASTICA

Nei comparti gomma e plastica, nel terzo trimestre 2025 prevalgono in modo netto le risposte di diminuzione dei livelli produttivi consuntivi - per il 93,3% delle imprese rispondenti. Per le previsioni sul quarto trimestre 2025 emergono attese ancora di debolezza congiunturale: il 2,5% si attende un aumento della produzione, il 62,6% una stabilità e il 34,9% un calo, con saldo finale delle risposte pari a -32,4 p.p. In termini di portafoglio ordini, alla fine del terzo trimestre 2025 gli ordinativi totali risultano molto deboli, con il 92,7% delle aziende che ne ha indicato un calo; gli ordinativi esteri sono ancora più diffusamente in calo, per il 97,4% delle imprese rispondenti. Il quadro segnala, come nel chimico-farmaceutico, una situazione di compressione degli ordinativi e di, anche qui, cautela sulla capacità produttiva.

Nel terzo trimestre 2025, a livello provinciale, l’INPS rileva che nei settori chimico-farmaceutico e gomma-plastica sono state autorizzate 369.976 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, in calo rispetto alle ore autorizzate nel terzo trimestre 2024 (-10,0%) e in diminuzione ancora maggiore rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2025 (-37,9%). Complessivamente (considerando la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella in deroga) nel terzo trimestre 2025 sono state autorizzate 571.504 ore di Cassa Integrazione Guadagni nei settori chimico-farmaceutico e gomma-plastica, in aumento rispetto alle ore autorizzate nel terzo trimestre 2024 (+39,0%), ma in calo rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2025 (-4,1%). Guardando all’intero periodo gennaio–settembre 2025, sono state autorizzate complessivamente 1.803.472 ore di Cassa Integrazione Guadagni nei settori chimico-farmaceutico e gomma-plastica, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2024 (+1,5%). 

C.S.

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