È stata presentata questa mattina, la ventiduesima edizione di Filosofarti, il festival culturale che da oltre due decenni rappresenta uno dei più vivaci motori intellettuali del territorio varesino. Un appuntamento che ha saputo crescere, tessere relazioni, creare ponti e diventare, oggi più che mai, una rete capace di far dialogare scuole, associazioni, istituzioni e cittadini. Il tema scelto per il 2025, “Nodo/Reti”, nasce dalla ricerca avviata dal Centro Studi e Ricerche dell’Università Cattolica in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese: un’indagine che mette al centro questioni decisive per il futuro delle comunità locali, dalla povertà educativa alla dispersione scolastica, fino al ruolo dei presìdi culturali nell’arginare fragilità e solitudini.
Il ruolo di Gallarate e la voce dell’assessore Mazzetti
A sottolineare il valore dell’appuntamento per la città è stata Claudia Mazzetti, assessore alla Cultura del Comune di Gallarate, che ha ricordato la lunga storia del festival e il forte radicamento nel tessuto civico: «Da anni sosteniamo il Centro Culturale delle Arti: so bene quanta ricerca, impegno e dedizione ci siano dietro l’organizzazione di un festival come Filosofarti. In quelle brochure che celebrano vent’anni di storia c’è tantissima Gallarate, e oggi ho voluto ricordare figure che hanno dato tanto alla nostra comunità, come Luciana "Treccia" Zaro e don Alberto Dell'Orto, che ci mancano». L'assessore ha poi rivendicato la centralità della cultura nelle politiche cittadine: «Gallarate sostiene la cultura nei teatri, nel nostro museo, nelle scuole. Continuiamo a organizzare percorsi di approfondimento, come facciamo con Duemilalibri, perché crediamo che i ragazzi debbano essere protagonisti della vita culturale della città».
L'assessore regionale Caruso: «Filosofarti costruisce relazioni vere»
Alla conferenza ha partecipato anche l’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso, che ha definito Filosofarti «un punto fermo del territorio», spiegando come il festival sia «capace di mettere in circolo parola, ascolto e confronto, attraversando paesi, scuole e oratori». Un modello che Regione Lombardia ha scelto di sostenere perché «produce effetti concreti e diventa un antidoto reale al disagio giovanile». L'assessore ha inoltre richiamato alcune delle principali linee d’azione portate avanti durante il suo mandato: dall’Avviso Unico Cultura – oltre 650 progetti finanziati – al rilancio del settore cinematografico; dai progetti scolastici come Schermi di Classe alle iniziative di welfare culturale nelle periferie e nelle case Aler; fino ai programmi in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
Un festival che parla al territorio
Ideato da Cristina Boracchi, Filosofarti continua a estendere il proprio raggio d’azione: una trama di appuntamenti diffusi, pensati per bambini, ragazzi e adulti, che vuole portare filosofia e arte nel quotidiano, ai margini come al centro, nei luoghi formali e informali della vita sociale. Ogni edizione, però, conserva un cuore gallaratese: una comunità che ha scelto – con convinzione – di investire nella cultura come spazio di crescita, confronto e cura. E che anche quest’anno si prepara ad accogliere un festival che, partendo da Gallarate, continua a fare rete molto oltre i confini cittadini.




