Politica - 14 novembre 2025, 17:01

Carcere e reinserimento, a Busto Arsizio un dibattito tra esperti e testimoni diretti

Azione e Politicamente hanno organizzato l’incontro sul reinserimento dei detenuti, con interventi di Fabrizio Benzoni, Sonia Serati, Angelo Urso e don David Maria Riboldi

Carcere e reinserimento, a Busto Arsizio un dibattito tra esperti e testimoni diretti

Ieri sera a Busto Arsizio si è svolta una serata molto partecipata organizzata da Azione e Politicamente, dedicata a un tema centrale per la giustizia sociale: il carcere e il reinserimento dei detenuti.

Il partito guidato da Carlo Calenda da tempo si occupa delle condizioni delle carceri e della dignità dei detenuti. «Il carcere non può essere solo punizione, ma deve diventare un luogo da cui ripartire. Lavoro, formazione e rispetto della dignità sono le vere chiavi per costruire una società più giusta e sicura», ha sottolineato l’onorevole Fabrizio Benzoni, segretario regionale di Azione Lombardia, promotore di un ciclo di dibattiti sul reinserimento dei detenuti in tutta Italia, coerente con l’articolo 27 della Costituzione che sancisce la funzione rieducativa della pena.

Durante l’incontro è emerso come le condizioni delle carceri italiane restino critiche, con sovraffollamento spesso superiore al 100%. Il carcere di Busto Arsizio, in particolare, soffre di carenze strutturali e di personale, rendendo urgente un impegno concreto su formazione e percorsi di reinserimento.

Il dibattito ha messo in luce anche il legame tra reinserimento e sicurezza della comunità: secondo Azione, investire in strutture, formazione e opportunità di lavoro significa proteggere cittadini e comunità, trasformando il carcere in uno strumento di recupero reale.

Non sono mancati interventi sul piano locale. Sonia Serati, consigliera comunale di Gallarate, ha portato dati e approfondimenti territoriali, mentre Angelo Urso, ex ispettore di Polizia Penitenziaria, e don David Maria Riboldi, cappellano del carcere bustocco, hanno raccontato esperienze dirette della vita in carcere e delle difficoltà legate al ritorno alla società.

L’iniziativa ha confermato l’impegno di Azione a promuovere un dibattito concreto e costruttivo su un tema spesso trascurato, ma decisivo per la coesione sociale e il futuro delle nostre città.

c. s.

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