Busto Arsizio - 14 novembre 2025, 10:35

Una nuova Agorà per l’incontro: nasce la scuola di italiano per stranieri a Borsano

A Borsano nasce la scuola di italiano per stranieri Agorà, promossa dall’Associazione SuPerGiù. Le lezioni inizieranno martedì 18 e mercoledì 19 novembre negli spazi dell’oratorio di via San Pietro 15. Un progetto di integrazione e volontariato che unisce comunità, parrocchia e istituzioni per favorire l’incontro tra culture

Una nuova Agorà per l’incontro: nasce la scuola di italiano per stranieri a Borsano

Un piccolo gesto può aprire grandi porte. È con questo spirito che martedì 18 e mercoledì 19 novembre prenderà ufficialmente il via la scuola di italiano per stranieri Agorà a Borsano, promossa dall’Associazione SuPerGiù. Un’iniziativa che nasce dal desiderio di costruire ponti, di favorire l’integrazione e di trasformare la lingua in un luogo d’incontro.

Dalla comunità, per la comunità

«L’Associazione SuPerGiù è nata nel 2009 da un gruppo di giovani dei paesi della zona per promuovere servizi e iniziative di volontariato – racconta il presidente Fabio Panozzo –. Ci occupiamo di laboratori di integrazione e di promozione del volontariato nelle scuole. Nel 2012, a Villa Cortese, avevamo aperto L’isola che non c’è, una scuola di italiano per stranieri che purtroppo si è interrotta con la pandemia. Ora, con grande entusiasmo, ripartiamo a Borsano con un nuovo progetto: la scuola Agorà».

Una rete di collaborazione e solidarietà

L’iniziativa nasce grazie alla sinergia tra l’associazione, la Parrocchia di Borsano e la scuola dell’infanzia Soglian, che hanno segnalato la forte presenza di famiglie straniere nel territorio. «Abbiamo trovato subito disponibilità da parte del nuovo parroco, don Marco Mauri, che ha messo a disposizione gli spazi al secondo piano dell’oratorio di Borsano, in via San Pietro 15», prosegue Panozzo.
L’assessore ai servizi sociali, Paola Reguzzoni, è stata informata del progetto e ha sostenuto il percorso di avvio. Le quattro sale messe a disposizione sono già pronte, attrezzate con materiale didattico e pensate per diventare vere e proprie aule di apprendimento e accoglienza.

Una comunità che partecipa

La partecipazione è già viva: «L’8 ottobre abbiamo organizzato una serata di presentazione a cui hanno preso parte più di venti persone - racconta il presidente - Alcune si sono offerte come insegnanti, altre per dare una mano nelle pulizie o nelle fotocopie. Una decina di volontari si è già resa disponibile per l’insegnamento».
Le lezioni prenderanno il via la prossima settimana con due turni: martedì dalle 10.00 alle 11.30, un gruppo dedicato alle donne – spesso mamme che al mattino possono dedicarsi allo studio mentre i figli sono a scuola – e mercoledì dalle 18.30 alle 20.00, un turno serale pensato per gli uomini lavoratori.

Un percorso di crescita condivisa

Nei primi giorni verranno svolti i test d’ingresso per valutare i livelli di conoscenza della lingua e organizzare le classi: tre livelli complessivi, oltre a un corso di alfabetizzazione per chi parte da zero. Ogni studente riceverà il materiale didattico necessario, con libri suddivisi per moduli. Le lezioni si terranno una volta alla settimana, con doppio turno, per permettere a tutti di partecipare.

Un segno concreto di accoglienza

La scuola di italiano Agorà rappresenta molto più di un semplice corso: è un luogo dove imparare a comunicare, conoscersi e costruire legami. «Apriamo le porte a tutti - conclude Panozzo -. La lingua è il primo passo per sentirsi parte di una comunità e noi vogliamo che a Borsano nessuno si senta escluso».

Laura Vignati

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU