Gallarate - 13 novembre 2025, 18:43

«Aiutatemi»: appello del pelobate davanti a palazzo Borghi ma sul nuovo palazzetto si tira dritto

Migrazione simulata, da Moriggia a via Verdi, per la commissione Lavori pubblici in cui si discute dell'area su cui dovrà sorgere il nuovo palazzetto dello Sport. Il Comitato Salviamo gli Alberi, contrario alla costruzione che minaccerebbe l'habitat dell'anfibio, non molla. In sala prevalgono i contenuti tecnici, con qualche scintilla

«Aiutatemi»: appello del pelobate davanti a palazzo Borghi ma sul nuovo palazzetto si tira dritto

Il “pelobate” protesta in piazza ma in Commissione prevale la tecnica. Un attivista travestito da pelobate — l’anfibio simbolo dei boschi di Moriggia — ha attirato l’attenzione dei passanti e dei consiglieri comunali davanti a Palazzo Borghi, esponendo un cartello di protesta contro la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport. Ma, una volta entrati nella Sala Commissioni, la discussione della Commissione Lavori Pubblici si è concentrata su dati, relazioni tecniche e inquadramenti normativi. l’ingegner Cristiano Tenti chiarisce, per il Comune, i punti chiave sul nuovo palazzetto. Durante l'incontro di oggi, giovedì 13 novembre, il tecnico ha illustrato gli studi idrogeologici, viabilistici e ambientali del progetto.

Il nodo della Valutazione d’Impatto Ambientale

Al centro del dibattito, introdotto dall’ingegner Tenti, la questione dell’assoggettabilità del progetto alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). «Ai sensi dell’art. 19 e dell’Allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006, come modificato dal D.Lgs. 104/2017», ha spiegato Tenti, «il nuovo palazzetto, con capienza massima di 1.000 spettatori e 150 posti auto, non rientra tra le categorie di opere soggette a VIA né a verifica di assoggettabilità». Un principio di proporzionalità — ha aggiunto il tecnico — che trova riscontro anche nelle soglie di riferimento nazionali: «La procedura VIA è prevista solo per opere con capienza superiore ai 30.000 spettatori».

Gli studi tecnici: idrogeologia, traffico e compatibilità paesaggistica

La relazione dell’ingegner Tenti ha poi illustrato i risultati degli studi idrogeologici condotti in fase progettuale. Il drenaggio delle acque meteoriche, ha spiegato, «avviene naturalmente nelle zone non urbanizzate e tramite le infrastrutture stradali e i servizi di fognatura urbana». Il livello piezometrico si attesta tra i 221 e i 226 metri s.l.m., con oscillazioni stagionali di circa quattro metri e una falda profonda che non interferisce con le opere previste. È stata tuttavia individuata una falda sospesa a 1,5-2 metri di profondità, «ma con distribuzione irregolare e di difficile previsione».

Quanto all’impatto sul quartiere, l’ingegner Tenti ha evidenziato che lo studio sul traffico e sulla sosta «è stato redatto in funzione di un impianto sportivo di medie dimensioni e compatibile con il tessuto urbano di Moriggia». A sostegno della compatibilità paesaggistica è stato ricordato anche il parere favorevole espresso dalla Commissione Paesaggio nella seduta del 2 ottobre 2024, che ha definito l’intervento «coerente con gli elementi del contesto e conforme ai criteri della DGR IX/2727/2011».

Un confronto politico acceso

Non sono mancati momenti di confronto acceso. Il consigliere Giampaolo Bonetti ha criticato la scelta dell’amministrazione: «Fate le cose, ma non fate gli studi approfonditi». Pronta la replica del sindaco Andrea Cassani, che ha difeso l’operato dei tecnici: «Capisco che dovete criticare chi sta facendo tutto quello che ha promesso in campagna elettorale e anche di più ma questo tentativo miserrimo di ostacolare l’opera, comunque si farà!». Cesare Coppe, ha infine sintetizzato l’approccio dell’amministrazione ironizzando: «Si procede per uno snellimento del procedimento e per non gravare ulteriormente sui costi del progetto».

Una serata che si è svolta tra ironia e protesta, e la commissione, già richiesta dal comitato l’8 agosto, non ha prodotto gli effetti sperati, anzi, il nuovo palazzetto non sarà soggetto a VIA e lavori proseguiranno senza interruzioni di sorta.  

Alice Mometti

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