Economia - 10 novembre 2025, 20:55

Acinque lancia il Piano Industriale 2026-2035: 657 milioni di investimenti per guidare la transizione sostenibile dei territori

Il Gruppo presenta il suo primo piano decennale, con una strategia fondata su transizione energetica ed economia circolare per coniugare crescita, competitività e benessere delle comunità locali. Il nuovo Piano prevede investimenti per 657 milioni di euro, di cui il 90% destinati a progetti sostenibili, mantenendo solidità finanziaria e un dividendo stabile nel lungo periodo

Stefano Cetti, AD di Acinque

Stefano Cetti, AD di Acinque

Il primo piano decennale di Gruppo risponde alla scelta strategica di cogliere trend strutturali e di business di lungo periodo. 
Il Gruppo si conferma come player di riferimento nella gestione integrata e sistemica delle risorse energetiche, ambientali e idriche per i territori in cui opera, con una strategia che vede nello sviluppo sostenibile l’opportunità di coniugare competitività, crescita economica e benessere delle Comunità. 

Il Consiglio di Amministrazione di Acinque S.p.A. ha esaminato e approvato il Piano Industriale 2026-2035, il primo sviluppato su un arco di dieci anni con l’obiettivo di assicurare ampia visibilità sulle traiettorie di sviluppo e sulla solidità nel lungo periodo, coniugando crescita economica e sostenibilità. 

Il Gruppo Acinque conferma la propria strategia fondata sullo sviluppo sostenibile e, in particolare, su “Transizione energetica” ed “Economia circolare” quali pilastri fondamentali che orientano la crescita sostenibile dei territori, attraverso interventi di decarbonizzazione, efficienza energetica, uso razionale delle risorse e recupero di materia ed energia. Un impegno che viene perseguito anche grazie a leve abilitanti che danno valore alle persone ed al loro benessere – professionale e personale – e promuovono un modello operativo resiliente e flessibile che offre servizi innovativi di qualità, favorendo reattività e allineamento della proposta di servizi rispetto ai fabbisogni espressi dal mercato e dai territori e promuovendo la collaborazione con una rete di partner commerciali sempre più attenti ai valori della sostenibilità. 

Il nuovo Piano Acinque si concentra sullo sviluppo di business a maggiore crescita attesa e ricadute sul territorio in termini di decarbonizzazione, valorizzando investimenti strategici con ritorni oltre il quinquennio. Il Piano Industriale 2026-2035 prevede, infatti, investimenti complessivi pari a 657 milioni di euro, di cui 80% ammissibili alla tassonomia5, con un profilo accelerato nel primo quinquennio di Piano (60% del totale investimenti è previsto tra il 2026 e il 2030), finalizzati a garantire valore e continuità nel lungo termine per i territori serviti dal Gruppo. Il valore degli investimenti correlati a specifici obiettivi per lo sviluppo sostenibile6 è pari a 592 milioni di euro, il 90% del totale previsti a piano. Nel dettaglio: 

  Reti e Infrastrutture: decarbonizzazione e potenziamento delle reti teleriscaldamento su tutti i territori, digitalizzazione e upgrade delle reti di distribuzione, bilanciando l’uscita dalle prime concessioni riferite al servizio idrico; 

  Vendita e Soluzioni energetiche: protezione valore della vendita commodity e sensibile crescita nel mercato dell’efficienza energetica; 

  Ambiente: ampliamento opportunità di recupero del rifiuto per generare energia e valore per il territorio. 

Si conferma la priorità del mantenimento dell’equilibrio finanziario anche nella prospettiva decennale con una progressiva riduzione dell’Indebitamento Finanziario Netto (valori medi in arco piano IFN/EBITDA inferiori al 2 e leverage7 medio inferiore allo 0,40). Prosegue il percorso avviato negli ultimi anni di rafforzamento del collegamento tra strategia finanziaria e strategia sostenibile. 

Attenzione costante alla remunerazione degli azionisti con un divideld yield8 pari al 4%, pay out medio in arco piano pari a circa 62%. 

“In uno scenario globale caratterizzato da crescente instabilità, che pone al centro delle politiche di sviluppo la decarbonizzazione e la sicurezza energetica, il Gruppo Acinque si conferma punto di riferimento nell’offrire beni e servizi che si distinguono per resilienza energetica e innovazione sostenibile, contribuendo attivamente a contrastare i cambiamenti climatici. È una scelta strategica che definisce la nostra identità come multiutility a servizio dei territori – spiega Stefano Cetti, amministratore delegato del Gruppo – e che si esprime attraverso i nostri valori che puntano a capitalizzare le risorse locali e a rafforzare il legame con gli stakeholder. Con questo piano tracciamo la rotta per realizzare sistemi energetici fondati sulle FER, sull’innovazione e sull’efficienza, facendo leva su competenze e spirito di imprenditorialità per favorire una crescita sostenibile e migliorare la qualità della vita.” 

La presentazione del Piano Industriale 2026-2035 del Gruppo Acinque è consultabile sul sito internet www.gruppoacinque.it, nella sezione Investitori. 

Il Consiglio di Amministrazione di Acinque S.p.A. ha inoltre approvato le Informazioni finanziarie periodiche aggiuntive del Gruppo riferite al 30 settembre 2025. 

I risultati dei nove mesi 2025 consolidano per il solo terzo trimestre il contributo di Integra Impianti S.r.l., società del territorio attiva nella gestione dell’efficienza energetica e degli impianti fotovoltaici e interamente partecipata dalla controllata Acinque Innovazione S.r.l. che ne ha acquisito, in data 1 luglio 2025, il 100% delle quote. 

L’ammontare complessivo dei ricavi delle vendite consolidate nei primi nove mesi 2025 risulta pari a 433,8 milioni di euro, in incremento rispetto al corrispondente periodo del 2024 (392 milioni di euro) per effetto principalmente dall’andamento dei prezzi delle commodities che ha contraddistinto il periodo. 
Al 30 settembre 2025 i costi riferiti al personale, espressi al netto delle poste capitalizzate per investimenti (pari a 8,1 milioni di euro), ammontano a 32,9 milioni di euro, in lieve aumento rispetto al corrispondente periodo 2024 (31,5 milioni di euro, al netto di capitalizzazioni per 7,2 milioni di euro) correlato principalmente all’incremento di organico (+19 FTE medi in forza rispetto al corrispondente periodo 2024). 

Gli altri costi operativi dei nove mesi 2025 sono pari a 324,1 milioni di euro, in incremento rispetto al 2024 (282,7 milioni di euro) principalmente per le medesime motivazioni dei correlati ricavi e per incremento di costi operativi in coerenza con i relativi ricavi. 

La gestione operativa consolidata evidenzia un Margine Operativo Lordo pari a 76,7 milioni di euro (77,9 milioni di euro nel 2024), in lieve flessione rispetto al 2024 nella Business Unit Vendita e Soluzioni Energetiche che riflette, con particolare riferimento al segmento Vendita, una contrazione per minori punti gas serviti, oltre a dinamiche legate alla marginalità. In incremento le attività di Vendita energia elettrica, dove l’aumento del margine è sostenuto anche dai maggiori volumi e POD serviti. Controbilancia solo parzialmente il comparto Soluzioni energetiche che riflette un incremento del margine dovuto principalmente alle attività di lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico, in particolare riguardanti le Residenze Sanitarie Assistenziali – RSA – che possono beneficiare delle detrazioni fiscali del Super Bonus al 110% di cui si è detto sopra (nel 2024 tali attività non erano presenti), positivo anche il contributo dei VAS business non presente nel 2024, in linea la marginalità delle attività di microgenerazione; in flessione il comparto idroelettrico per minori volumi venduti rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, caratterizzato da eccezionale piovosità. 

Il margine operativo lordo della BU Reti e Infrastrutture risulta in lieve flessione rispetto al 2024. Con riferimento alle reti idriche il decremento del contributo al MOL è legato alla contabilizzazione, nel corrispondente periodo del 2024, di un valore di riscatto integrativo riferito ad assets ceduti, inoltre, nel 2025, si è registrato un lieve incremento di costi operativi. Con riferimento alla distribuzione gas l’andamento incrementale del margine è correlato alla rideterminazione tariffaria 2020-2024 con riferimento al riconoscimento della quota “opex” della distribuzione parzialmente compensato dal lieve decremento del Vincolo Ricavi Tariffari (VRT) provvisorio riconosciuto dal regolatore. La distribuzione elettrica registra un miglioramento del margine per l’aumento del Vincolo dei Ricavi ammessi, in parte compensato da incremento dei costi. 

Con riferimento alle attività di teleriscaldamento il margine nel 2025 risulta in linea con il 2024, così come il contributo al margine riferito al comparto dell’Illuminazione pubblica. 
In incremento il contributo della Business Unit Ambiente, con riferimento alla quale si segnala la crescita del margine per l’attività del termovalorizzatore per incremento dei ricavi diretti da smaltimento e per maggiori ricavi di vendita di energia elettrica rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente che più che compensa, a livello di BU complessiva, la riduzione della marginalità dall’attività di igiene urbana per incremento dei costi diretti e per riduzione di ricavi da raccolta differenziata.  

Gli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni materiali e immateriali risultano complessivamente pari a 40,6 milioni di euro, in lieve incremento rispetto al 2024 (39,6 milioni di euro). Nei nove mesi è stato effettuato un accantonamento al fondo svalutazione crediti pari a 1,4 milioni di euro (0,1 milioni di euro nel 2024). Nei nove mesi 2025 sono stati effettuati accantonamenti a fondi rischi per 0,6 milioni di euro, nel corrispondente periodo del 2024 l’accantonamento a fondi rischi ammontava a 2,1 milioni di euro. 

Per tutto quanto sopra commentato al 30 settembre 2025 il Margine Operativo Netto si attesta a 34,0 milioni di euro, in lieve riduzione rispetto ai 36,0 milioni di euro del 2024. 

La gestione finanziaria complessiva al 30 settembre 2025 ammonta a -4,5 milioni di euro, in sensibile diminuzione per effetto combinato della riduzione dell’indebitamento finanziario medio e della significativa flessione dei tassi di interesse rispetto al corrispondente periodo 2024, oltre ai minori oneri correlati alla cessione dei crediti superbonus rispetto al 2024 (saldo complessivo della gestione finanziaria pari a -10,6 milioni di euro nel 2024). 

Gli oneri per le imposte nei nove mesi 2025 risultano pari a 10,9 milioni di euro , con tax rate omogeneo per metodologia applicata4 (nel 2024 il saldo imposte risultava pari a 9,1 milioni di euro). 

Il Risultato Netto del Gruppo al 30 settembre 2025, al netto della quota di utile degli azionisti di minoranza, risulta positivo e pari a 18,0 milioni di euro, in incremento rispetto al corrispondente periodo 2024 (15,9 milioni di euro) per quanto sopra evidenziato. 

Gli investimenti del Gruppo complessivamente realizzati nei nove mesi 2025, esposti al netto di contributi ricevuti pari a 4,0 milioni di euro, sono pari a 37,1 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al corrispondente periodo 2024 (43,3 milioni di euro), di cui l’ 80% considerati ammissibili ai fini della Tassonomia UE (Regolamento UE 2020/852). 

Nel dettaglio gli investimenti hanno riguardato: 

BU Reti e Infrastrutture: 28,8 milioni di euro (32,8 milioni di euro nel 2024), principalmente riferiti per 9,8 milioni di euro alle attività di potenziamento delle reti idriche, per 7,5 milioni di euro alle reti gas, per 2,8 milioni di euro ad interventi sulle reti distribuzione elettrica, 6,3 milioni di euro per le attività di teleriscaldamento (riferiti in particolare ai progetti di sviluppo per allaccio della rete ai termovalorizzatore di Lecco e di Busto Arsizio), 1,6 milioni di euro per illuminazione pubblica, oltre a 0,8 milioni di euro per investimenti relativi a sistemi informativi e servizi comuni riferibili alla BU; 

BU Vendita e Soluzioni energetiche: sono esposti al netto di un contributo di 1,8 milioni di euro relativo all’efficientamento energetico di cui si è detto in apertura ed il saldo risulta quindi pari a 4,6 milioni di euro (5,0 milioni di euro nel 2024); gli incrementi sono riferiti a 1,5 milioni di euro relativi ai corrispettivi incrementali per acquisizione di nuovi clienti, -0,8 milioni di euro ad attività di efficientamento energetico al netto del suddetto contributo, 2,5 milioni di euro a investimenti riferiti a distributori multifuel, 0,3 milioni di euro per mobilità elettrica e smart city, 0,1 milioni di euro per investimenti nel comparto idroelettrico, 0,1 milioni di euro per gestione calore e microcogenerazione oltre a 0,9 milioni di euro principalmente per investimenti relativi a sistemi informativi riferibili alla BU; 

 BU Ambiente: 1,5 milioni di euro (2,7 milioni di euro nel 2024), riferiti per 0,7 milioni di euro ad interventi al termovalorizzatore e per 0,8 milioni di euro alla raccolta per potenziamento della flotta automezzi di servizio; 

Corporate: 2,2 milioni di euro, principalmente per lo sviluppo di investimenti riferiti ai sistemi informativi per 1,6 milioni di euro e a servizi generali per 0,6 milioni di euro (complessivi 2,6 milioni di euro nel 2024). 

SINTESI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA 

La situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 30 settembre 2025, riclassificata ai fini della determinazione delle principali componenti del capitale investito e delle fonti di copertura finanziaria, confrontata con il 31 dicembre 2024 è riepilogata nel prospetto seguente. 

Il Capitale Immobilizzato al 30 settembre 2025 ammonta a 680,4 milioni di euro (691,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024). Gli investimenti netti realizzati nel periodo sono pari a 37,1 milioni di euro e sono in sostanza poco più che compensati dal valore degli ammortamenti. La variazione riferita alla voce “Avviamento” riflette acquisizione della società Integra Impianti S.r.l. di cui si è detto in apertura del documento. Inoltre, a fronte della restituzione al Comune di Como degli assets riferiti alla società controllata Comocalor5 e inerenti al servizio di teleriscaldamento per termine concessione, alla voce “Attività destinate alla dismissione” è stato iscritto il corrispondente credito per 7,3 milioni di euro. Nessuna ulteriore variazione di rilievo rispetto al 31 dicembre 2025. 

Il Capitale Circolante Netto è pari a 17,3 milioni di euro, in incremento rispetto al saldo del 31 dicembre 2024 (7,3 milioni di euro) che beneficiava dell’attività di smobilizzo per cessioni a terzi delle quote dei crediti superbonus che ne avevano determinato il significativo aumento negli esercizi precedenti. 
Il Patrimonio Netto risulta pari a 520,0 milioni di euro, in flessione rispetto al 31 dicembre 2024 (522,3 milioni di euro) come saldo netto tra incremento derivante dai risultati dei nove mesi, e decremento conseguente alla liquidazione dei dividendi, avvenuta a luglio. 

Al 30 settembre 2025 l’Indebitamento Finanziario Netto risulta pari a 185,0 milioni di euro (176,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024), il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e Patrimonio Netto (leverage) è pari a 0,36 (0,34 al 31 dicembre 2024), il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto ed Ebitda è pari a 1,86 (1,75 al 31 dicembre 2024), valori che confermano la solidità finanziaria perseguita dal Gruppo. 

Il flusso di cassa netto riferito al periodo in esame è negativo e pari a 9,0 milioni di euro. Ai flussi generati dall’autofinanziamento, pari a 66,1 milioni di euro, si somma la variazione negativa del capitale circolante per 19,2 milioni di euro legato alla stagionalità (si ricorda che nel primo trimestre 2024 e, in maggior misura nell’intero esercizio 2024, la variazione risultava positiva per un importo rilevante ad esito dell’attività di cessioni a terzi delle quote dei crediti superbonus che avevano determinato il significativo aumento del capitale circolante netto nel corso dell’esercizio precedente). 

I flussi finanziari netti impiegati nell’attività d’investimento riportati nel prospetto riflettono gli investimenti precedentemente dettagliati. 

Nei nove mesi la variazione a livello di patrimonio netto è principalmente riferita alla liquidazione dei dividendi avvenuta il nove luglio. 

TARIFFE IDRICHE 

La Società Lereti ha realizzato, nel periodo antecedente al trasferimento delle competenze all’ARERA, ingenti investimenti infrastrutturali – con capitale in parte proprio e in parte ricorrendo a finanziamenti onerosi - finalizzati alla realizzazione, nel territorio dalla stessa servito, di infrastrutture del servizio idrico destinate al miglioramento della rete idrica, della qualità dell’acqua distribuita e del servizio erogato in generale ai cittadini di questi territori. A causa della mancata attuazione della riforma del settore idrico, della conseguente omessa applicazione del metodo tariffario normalizzato (MTN) e della mancata emanazione di adeguati aggiornamenti tariffari per l’obbligata applicazione, nel periodo di gestione, della metodologia c.d. CIPE, Lereti non è stata messa nelle condizioni di perequare, con le tariffe, gli ingenti costi di investimento connessi alla gestione del servizio di acquedotto. Nell'ambito di un confronto con l’Ufficio d’Ambito di Como è emerso il significativo squilibrio economico-finanziario delle gestioni salvaguardate derivante dalla mancata copertura, con la tariffa, di tali investimenti e la conferma dell'esistenza di un differenziale tariffario per quasi 39 mln/€ derivante dal disallineamento tra i costi sostenuti e i ricavi percepiti mediante le tariffe. Nel corso del 2021, Ufficio d’Ambito di Como ha riconosciuto una parte (corrispondente a 15,3 mln/€) di tale squilibrio a titolo di partite pregresse che Lereti ha iniziato a recuperare dall’utenza secondo la disciplina regolatoria a far tempo dal 2022 e sino al 2026; ha negato invece il resto dello squilibrio accertato. Ritenendo legittime le proprie ragioni, Lereti ha promosso ricorso presso il competente TAR per accertare il proprio diritto di credito per la quota riconosciuta e negata, oltre al mancato riconoscimento sia della componente inflattiva, che degli oneri finanziari correlati alla pianificazione in 5 (cinque) anni della fatturazione all'utenza. La sentenza TAR Lombardia, Sez. I, n. n.1708/2023 ha riconosciuto alcune delle ragioni di Lereti. Tale sentenza è stata appellata e lo scorso 18 dicembre 2024, il Consiglio di Stato ha emesso la propria sentenza (CDS sez. IV n. 10181), rigettando di fatto le ragioni di Lereti e ribaltando l’esito di prime cure. Lereti ha notificato nel corso del mese lo scorso 19 maggio ricorso per revocazione dinnanzi allo stesso Consiglio di Stato, con udienza fissata il prossimo 11 dicembre 2025. 

Lereti, ha altresì notificato all’Ufficio d’Ambito istanze e inviti per l’ottemperanza alla Sentenza di primo grado, che hanno ricevuto come risposte tre diverse deliberazioni che sono state a loro volta impugnate da Lereti dinnanzi al TAR. Per effetto delle predette ulteriori impugnative, il Tribunale Amministrativo ha emesso sentenza n. 526/2025, con la quale: i) con riferimento al periodo 2010-2011, ha disposto un approfondimento istruttorio nella forma della verificazione con conferimento di apposito incarico al Presidente di Arera, ii) con riferimento al periodo2001-2009-presoattodellasentenzadelConsigliodiStaton.10181/2024-haaffermato lacompetenza a provvedere sulla domanda in capo ai Comuni, trovando questa fondamento nelle originarie convenzioni stipulate anteriormente al 2018. Con sentenza del 13 ottobre 2025, il TAR ha accertato che il credito vantato da Lereti relativamente agli anni 2010-2011 deve includere anche i coefficienti inflattivi utilizzati nella regolazione del servizio idrico ai fini dell’aggiornamento dei costi operativi e dei conguagli e per l’effetto devono essere liquidati secondo la disciplina che dovrà definire EGATO Como entro 30 giorni dalla notifica della sentenza. 

Lereti ha pure impugnato avanti al Tar anche l’atto con il quale EGATO di Como ha approvato le tariffe per il periodo 2022-2023 senza prevedere il differenziale di ricavi per periodi antecedenti alla gestione ARERA e non approvati con il provvedimento di parziale accoglimento delle partite pregresse ai sensi degli artt. 31 e 32 All. A delibera ARERA 643/2013/R/idr. Analogamente, in data 29 novembre 2024 ha impugnato anche l’aggiornamento tariffario per il periodo 2024-2025. L’udienza di merito, rinviata più volte, non è stata calendarizzata e la stessa dovrà essere valutata alla luce della recente emissione della Sentenza CDS sez. IV 18/12/2024 n. 10181, che per simili atti ha respinto le ragioni di Lereti. 

LERETI S.P.A.: CONCESSIONI AFFERENTI AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE IDRICA SCADUTE DI ALCUNI COMUNI DI NELL’AMBITO DI VARESE 

Con riferimento alle concessioni riferite ai Comuni di Azzate, Luvinate, Casciago e Barasso scadute in data 31 dicembre 2024, sono in corso le interlocuzioni con dell’EGATO di Varese per il passaggio al Gestore Unico d’Ambito secondo gli accordi che verranno assunti. 

ASSEMBLEA STRAORDINARIA E ORDINARIA 28 APRILE 2025 

Per la parte straordinaria, l’Assemblea ha approvato all’unanimità dei partecipanti la modifica di tipo non sostanziale degli artt. 17 e 20 dello statuto sociale per ottimizzare taluni aspetti relativi alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e recepire le innovazioni normative introdotte dal D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125 in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità. 

L’Assemblea ordinaria ha approvato all’unanimità dei partecipanti il bilancio di Acinque S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 e la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo lordo pari a euro 0,085 per ogni azione in circolazione, al netto delle azioni proprie in portafoglio; il dividendo che è stato messo in pagamento il 9 luglio 2025 (data stacco cedola, n. 26, 7 luglio, record date 8 luglio), secondo calendario di borsa. 

L’Assemblea degli Azionisti ha inoltre nominato il nuovo Collegio Sindacale della Società, che rimarrà in carica sino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2027 e precisamente: 

Fabrizio Nardin (Presidente del Collegio Sindacale) 

Annalisa Raffaella Donesana (Sindaco Effettivo) 

Marco Barassi (Sindaco Effettivo). 

L’Assemblea ha approvato all’unanimità dei partecipanti anche la proposta del Consiglio di Amministrazione inerente alla risoluzione consensuale dell’incarico conferito alla società di revisione EY S.p.A. e il conferimento del nuovo incarico di revisione legale dei conti a KPMG S.p.A. per la durata di nove esercizi, dal 2025 al 2033. 

Inoltre, l’Assemblea degli Azionisti ha confermato all’unanimità dei partecipanti la nomina della dott.ssa Manuela Baudana, già cooptata con deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 24 maggio 2024 quale amministratore della Società. La dott.ssa Baudana resterà in carica fino alla data di cessazione del mandato del Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, e quindi sino alla data di approvazione del bilancio per l’esercizio che si chiuderà il 31 dicembre 2026. 

VERIFICA REQUISITI DEL COLLEGIO SINDACALE 

Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data 12 maggio 2025, ha preso atto che il neonominato Collegio Sindacale ha accertato che non sussistono cause di ineleggibilità, incompatibilità e/o decadenza del Collegio come previste dalla normativa vigente e dal Codice di Corporate Governance. 

VERIFICA REQUISITI INDIPENDENZA CONSIGLIERE 

Sempre il 12 maggio 2025, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto, sulla base delle informazioni fornite dall’interessata, della sussistenza dei requisiti di onorabilità e professionalità in capo alla dott.ssa Manuela Baudana, secondo la normativa vigente. 

GARA A PROCEDURA APERTA PER L’AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL SERVIZIO PUBBLICO DI TELERISCALDAMENTO NEL TERRITORIO COMUNALE DI COMO 

La concessione ha ad oggetto nello specifico la gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto di teleriscaldamento, per la durata di due anni con l’opzione di due rinnovi ciascuno di durata annuale, ovvero di un unico rinnovo biennale, sino ad un massimo di quattro anni ed eventuale ulteriore proroga di nove mesi. 
La gara è stata indetta nelle more della valutazione e della possibile implementazione di una ipotesi di affidamento in concessione pluridecennale mediante PPP. 

Per il Gruppo Acinque ha partecipato la società Acinque Tecnologie S.p.A. che è risultata aggiudicataria della concessione del servizio pubblico di teleriscaldamento nel territorio di Como e che, dal primo agosto 2025, gestisce tale servizio. 

COMOCALOR S.P.A.: SERVIZIO DI TELERISCALDAMENTO 

Con Determina Dirigenziale n.722 del 31 marzo 2025 il Comune di Como ha disposto l’aggiudicazione del servizio di teleriscaldamento ad altro operatore. Di conseguenza in data 31 luglio si sono concluse le operazioni di restituzione della concessione al Comune e di successivo subentro del nuovo aggiudicatario con effetto 1° agosto. In forza del contratto (art. 3 “Impianti, reti e altre dotazioni patrimoniali”), non è previsto alcun Valore Residuo (VIR) per il trasferimento dei beni, impianti e infrastrutture afferenti al servizio di TLR e che tali beni sono del Comune di Como. Il Comune non ha corrisposto indennità per gli interventi di natura "straordinaria" che Comocalor è stata costretta a svolgere dal 2017 sulla rete di teleriscaldamento. Dopo un Accertamento Tecnico Preventivo, Comocalor ha notificato una domanda di arbitrato presso la Camera Arbitrale ANAC. Il collegio arbitrale è costituito e lo scorso 25 settembre si è svolta la prima riunione. 

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 

Il quadro previsionale è soggetto a elevata incertezza, riconducibile in particolare all’evoluzione delle politiche commerciali e dei conflitti in corso. La crescita potrebbe risentire dei timori sulle prospettive delle finanze pubbliche nell’area dell’euro e in altre economie avanzate. Gli accordi siglati dagli Stati Uniti con l’Unione europea e altri partner hanno avviato la definizione di un nuovo assetto delle relazioni commerciali, ma il quadro resta tuttavia in evoluzione e l’incertezza sulle politiche commerciali pesa ancora sulle prospettive dell’economia glo- bale nel medio termine. 

Con riferimento alla politica monetaria, nelle riunioni di luglio e di settembre il Consiglio direttivo della BCE ha lasciato invariati i tassi ufficiali, interrompendo la fase di allentamento che era iniziata nel giugno 2024 con una dimunuizionecomplessiva pari a 200 punti base. 
Nei primi nove mesi del 2025 si è osservato un incremento dei prezzi delle commodities energetiche, in particolare nei primi mesi dell’anno. Il valore medio del PUN (Prezzo Unico Nazionale) Base Load nel periodo si attesta a 116,7 €/MWh in aumento del +14,3% rispetto al medesimo periodo del 2024, il prezzo medio del gas al PSV nel periodo, è aumentato rispetto ai livelli del medesimo periodo del 2024 e si attesta a 43,1 €/MWh, in crescita del +21,4%. 

In Italia, l’economia ha mostrato una crescita trainata da consumi e investimenti, anche se influenzata dai fattori di incertezza e domanda estera debole. Le proiezioni6 indicano una crescita del PIL dello 0,6% nel 2025 e di circa lo 0,7% nel 2027, con un quadro di incertezza ancora legato all'evoluzione delle tensioni geopolitiche e commerciali. Le aspettative di crescita dell’inflazione7 si mantengono contenute collocandosi al +1,7% come riferimento medio dell’anno in corso, portandosi poi a 1,9% nel 2027 per via di un possibile temporaneo rialzo della componente energetica. 
In questo contesto il Gruppo continuerà nelle attività di valorizzazione e sviluppo della customer base, specialmente elettrica, sarà attivo nello sviluppo di offerte commerciali nell’ambito dei servizi a valore aggiunto e della produzione di energia da fonti rinnovabili, perseguirà investimenti nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili, proseguirà nell’effettuazione di interventi di efficientamento energetico, promuoverà lo sviluppo di infrastrutture strategiche delle reti di teleriscaldamento come asset abilitante la transizione ecologica nei territori di riferimento, svilupperà le reti elettriche e proseguirà nel rinnovamento delle reti idriche anche nell’ottica della riduzione di perdite ed avvierà importanti investimenti nell’ambito della Business Unit Ambiente anche al servizio della produzione di energia green. 

L’attività del Gruppo si contraddistinguerà per essere rivolta allo sviluppo sostenibile e basata su spinta all’innovazione ed alla digitalizzazione dei processi. 
Il Gruppo grazie alla diversificazione delle proprie attività, costituite in gran parte da servizi essenziali per la popolazione e del fatto che alcune di esse sono regolate, risulta quindi potenzialmente abilitato a contrastare la volatilità dello scenario macroeconomico e di contesto e a mitigare diversi dei possibili impatti, beneficiando anche della capacità di resilienza e di gestione maturati nel corso degli anni. 

Sulla base di queste considerazioni il Gruppo ritiene di mantenere anche per il 2025 risultati positivi, seppur più contenuti rispetto alle perfomance di business particolarmente positive riscontrate nel 2024. 

DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO 

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Maria Grazia de Feo, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. 

CRITERI DI REDAZIONE 

Il Gruppo Acinque pubblica le informazioni finanziarie periodiche aggiuntive su base volontaria7. 
I criteri di rilevazione e valutazione adottati per la preparazione delle informazioni periodiche aggiuntive al 30 settembre 2025 risultano invariati rispetto a quelli adottati per la redazione della Relazione finanziaria annuale 2024, per la cui descrizione si fa rinvio. 
La modalità di presentazione dei prospetti contabili corrisponde a quella dei prospetti presentati nella Relazione sulla gestione inserita nella Relazione finanziaria annuale. Le informazioni economiche sono fornite con riferimento ai nove mesi 2025 e al corrispondente periodo dell’esercizio 2024. Le informazioni patrimoniali sono fornite con riferimento al 30 settembre 2025 e al 31 dicembre 2024. 
Le informazioni finanziarie periodiche aggiuntive non sono oggetto di revisione contabile. Il presente documento è disponibile presso la sede sociale e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e consultabile nel sito internet www.gruppoacinque.it

C.S.

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