La risata inconfondibile per ora risuona tra le pareti di una sala del Museo del Tessile a Busto Arsizio. Ma Babbo Natale non sta nella pelle, a Busto. Anzi, i Babbi. E per ulteriore precisione le Mamme, perché si è presentata anche qualche donna.
Sabato 8 novembre è iniziata la scuola per indossare i panni di questo personaggio in vista delle festività natalizie. Indossare i panni, tuttavia, è espressione limitata. Si tratta di incarnare, sprigionare lo spirito, sapersi rivolgere ai piccini e non solo perché anche i grandi vogliono sognare.
La Scuola di Babbo Natale, lanciata ormai sei anni fa da Marchetti Eventi (LEGGI QUI), ha visto la presenza di oltre 20 alunni. Simpatici ma disciplinati. Pronti a posare e scherzare un po' per il video, quando convocati da Domenico Marchetti sul set delle riprese, altrettanto lesti a tornare ai banchi e applicarsi.
Bruno Ruggieri viene dalla Sicilia, accanto a lui Giuseppe De Felice: entrambi sono da tempo impegnati in questo percorso di allegria, data e ricevuta. All'unisono ci spiegano che Babbo Natale bisogna sentirselo sempre, 365 giorni all'anno. E prima di provare la fatidica risata, assicurano: «Siamo qui perché c'è sempre da imparare. Ma non siamo attori. Siamo Babbo Natale dentro». Lo potranno scoprire qui i primi bambini già domenica 9 novembre, dalle 10 alle 13. Aspettando la grande partenza della maratona natalizia bustocca il 22 novembre, nel programma messo a punto con Comune, commercianti, sponsor.




