Valle Olona - 30 ottobre 2025, 10:36

«Geasc, il giallo del bilancio e la mensa infinita»

A firmare la nuova missiva dopo il Consiglio comunale del 27 ottobre sono le minoranze unite di Fagnano Olona - Centrodestra per Fagnano, Solidarietà e Progresso e Fagnano Tricolore - che puntano il dito contro la giunta Baroffio sottolineando «incapacità amministrativa», «un quadro desolante» e un doppio caso: il bilancio in rosso di Geasc e la mensa Rodari «simbolo della cattiva gestione». Riceviamo e pubblichiamo

«Geasc, il giallo del bilancio e la mensa infinita». A firmare la nuova missiva nelle ore successive al consiglio comunale sono le minoranze unite di Fagnano Olona - Centrodestra per Fagnano, Solidarietà e Progresso e Fagnano Tricolore - che non usano mezzi termini nel puntare il dito contro l’amministrazione guidata dal sindaco Baroffio. In un comunicato dal titolo significativo, «Geasc, il giallo del bilancio: chi è il maggiordomo del delitto?», le opposizioni parlano di «incapacità amministrativa» e di «un quadro desolante, oltre che preoccupante».

Secondo quanto riportano, il Consiglio comunale del 27 ottobre avrebbe messo in luce «l’incapacità amministrativa della giunta Baroffio», con un bilancio Geasc approdato in aula «con sei mesi di ritardo». A finire nel mirino, l’assessore Michelon, accusata di aver trasformato la discussione in «una vera e propria cena con delitto», fatta di «dichiarazioni contraddittorie, scarichi di responsabilità e tentativi di difesa sempre più deboli».

Le minoranze indicano inoltre perdite consistenti («-25.000 euro nel 2024, e una proiezione di -90.000 nel 2025»), chiedendo «le dimissioni dell’assessore Michelon» e «l’azzeramento del CdA di Geasc».

Ma anche la nuova mensa della scuola primaria “G. Rodari” diventa simbolo, dicono, di «una cattiva gestione e di una totale assenza di programmazione». Un progetto che da 800 mila euro è «schizzato a oltre 2 milioni», con «un costo che supera ormai 4.000 euro al metro quadro per un edificio ancora incompleto».

Riceviamo e pubblichiamo.

«GEASC, IL GIALLO DEL BILANCIO: CHI È IL MAGGIORDOMO DEL DELITTO?»

«Amministrare non è cosa semplice. Farsi selfie e video forse sì. Il Consiglio Comunale del 27 ottobre ha confermato, ancora una volta, l’incapacità amministrativa della giunta Baroffio. Il tema caldo della serata? Il Bilancio consuntivo 2024 di Geasc, la società partecipata del Comune. Un documento che sarebbe dovuto arrivare mesi fa - ma che approda in Consiglio solo a fine ottobre, con sei mesi di ritardo, nonostante fosse già stato approvato dal CDA il 3 luglio e depositato il 18 luglio. 

Un ritardo che la dice lunga sul livello di controllo e di coordinamento tra Amministrazione e società. Durante la discussione, l’Assessore Michelon - con delega a Geasc - ha dato vita a una vera e propria “cena con delitto”: una sequenza di dichiarazioni contraddittorie, scarichi di responsabilità e tentativi di difesa sempre più deboli. Prima ammette di avere “grandi difficoltà a comprendere i dati di bilancio” (e su questo, in effetti, non fatichiamo a crederle, vista la precedente revoca della delega al bilancio). Poi aggiunge che anche il presidente di Geasc, suo cognato Samuele Macchi, avrebbe avuto difficoltà di comprendere le sue richieste. Tradotto: chi redige e approva il bilancio non capisce cosa sta firmando. Un quadro desolante, oltre che preoccupante

Quando le contraddizioni esplodono, l’Assessore Michelon cambia copione e inizia lo scaricabarile: prima il CdA, poi il direttore generale, poi chissà chi altro. Tutti colpevoli, tranne lei. Peccato che i numeri parlino chiaro: -25.000 euro nel 2024, e una proiezione di -90.000 euro nel 2025. E indovinate chi ripianerà queste perdite? I cittadini fagnanesi, naturalmente. Il paradosso è che la Michelon rivendica pure di aver “messo mano” in Geasc per migliorarla, spiegando che i risultati arriveranno “nel lungo termine”. Certo, peccato che nel frattempo il Comune e i suoi 13.000 datori di lavoro (come afferma lei) debbano coprire le perdite. Un “nuovo metodo”, il loro, che doveva portare efficienza, trasparenza e utili. Oggi, invece, produce tariffe più alte, servizi peggiori e bilanci in rosso. Da parte nostra, dai banchi della minoranza, abbiamo chiesto con forza: il ripristino di un rappresentante delle minoranze nel CdA, per garantire il controllo e la trasparenza che la giunta Baroffio ha cancellato; l’azzeramento del CdA di Geasc e, come atto di responsabilità politica, le dimissioni dell’assessore Michelon». 

«MENSA RODARI: IL CANTIERE SENZA FINE»

«Altro tema caldo: la nuova mensa della scuola primaria G. Rodari, ormai diventata il simbolo della cattiva gestione e della totale assenza di programmazione. Facciamo un passo indietro. Nel 2021, le minoranze presentarono una mozione per la costruzione di una piccola mensa a doppio turno, economica e sostenibile, segnalando per tempo la possibilità di accedere ai fondi PNRR. 

La maggioranza, allora, bocciò la proposta. Due settimane dopo, quando uscirono i bandi, e per non perdere la faccia, l’amministrazione diede mandato di progettare una mensa più grande, a turno unico. Risultato? Da una stima iniziale di 800.000 euro, il progetto è schizzato a oltre 2 milioni, con variazioni di bilancio natalizie e costi in costante aumento. Da lì in avanti, un susseguirsi di varianti: circa 100.000 euro per la bonifica del terreno; altri 30.000 per opere a confine; altri 100.000 euro per la vasca antincendio non prevista in origine; altri 30.000 euro per la climatizzazione estiva, che all’inizio “non serviva” - parole dell’allora assessore Mezanzani. Totale? Oltre 250.000 euro in più, con un costo che supera ormai 4.000 euro al metro quadro per un edificio ancora incompleto. Il cartello di cantiere parlava chiaro: fine lavori novembre 2024. Siamo a fine 2025, e l’unica certezza è l’ennesima proroga

Nel frattempo, incombe la scadenza del PNRR (marzo 2026): se non verrà rispettata, il rischio è di perdere i fondi e dover coprire tutto con risorse comunali, cioè con le tasse dei cittadini. L’architetto Gatti, da poco subentrato, si trova a gestire una situazione difficile, ma le responsabilità politiche restano tutte in capo all’amministrazione Baroffio. Non si può continuare a giustificare ogni errore con “l’aumento dei materiali” o “la sfortuna”. La realtà è che quest’opera sta avendo costi spropositati, è in ritardo di anni e i cittadini ne stanno pagando il prezzo

In sintesi, tra il disastro Geasc e il cantiere infinito della mensa Rodari, emerge un quadro chiaro: una maggioranza in affanno, incapace di programmare, che preferisce fare propaganda e video sui social piuttosto che amministrare con responsabilità. Noi continueremo a vigilare, a denunciare e a ricordare che dietro ogni euro speso male ci sono famiglie e cittadini che meritano ben altro».

Comunicato delle minoranze unite del Consiglio comunale di Fagnano Olona: Centrodestra per Fagnano, lista Solidarietà e Progresso, Fagnano Tricolore

A. M.