Quando si viene da lontano e ci si sente a casa. Una famiglia sudamericana - lei peruviana, lui argentino - si è sentita di dover ringraziare le scuole Crespi a Busto Arsizio (di recente trasformate da parrocchiale a pubbliche, con molte reazioni LEGGI QUI E QUI) per come ha cresciuto i suoi piccoli.
«Ieri siamo passati per caso alla nostra cara scuola materna e ci è arrivato questa notizia da altri genitori che ci ha lasciato sconvolti - spiega mamma Mire, con i figli ormai alle medie e al liceo - mi sembrava giusto condividere queste parole con chi ha accolto i nostri figli per la prima volta in una società multietnica ma con un unico cuore».
Ecco cosa scrive
QUANDO UN GRAZIE È D'OBBLIGO, MA NON BASTA...
Così cambia colore questa porta che ci è stata aperta con gioia per noi famiglia di immigrati, facendoci percorrere un cammino per 5 anni mano della mano con: la nostra direttrice Suor Mo, un vulcano di idee innovative, coinvolgendo tante culture e credi diversi pero con un solo scopo... dare una crescita serena ai nostri pargoli.
Sempre un saluto affettuoso con un sorriso che ci aspettava al ingresso (entrata e uscita).
La nostra segretaria storica, dolce Susy che aveva sempre una caramella, cambio di figurine, e diverse raccolte per aiutare i bimbi a collezionarle...
Le nostre super MAESTRE delle classe che hanno fatto il primo lavoro educativo dopo di noi genitori con i nostri, con cura, empatia, didattica, professionalità DEDIZIONE che ora come ora NON BASTA UN GRAZIE... dopo anni e anni di lavoro continuo e portando alla elementare generazione e generazione DOVE VANNO? È GIUSTO?...
Questo Asilo pur essendo cattolico ha dato ad ogni famiglia il posto e rispetto che meritava, mi viene in mente la festa della famiglia che ho organizzato per 5 anni, ogni bimbo veniva e rappresentava con gioia del suo paese con il vestito tipico e abbiamo avuto modo di conoscere e arricchirci senza prendere un aereo...
Mi viene in mente il mercatino di Natale, anche mamme musulmane e cristiane che ci davano una mano, alla sera per chi non poteva e al pomeriggio a lavorare facendo diversi lavoretti per i nostri piccoli, torte da vendere erano una marea, il murale che abbiamo dipinto con le mamme... i papà a fare il presepe, anche lì un gruppo di genitori che ci regalavano anni e anni di lavoro di architettura.. i bambini aspettano con gioia il giorno. La colazione per il giorno della mamma, papà e nonni... e tantissime iniziative che sempre ci lasciava stupite: solo chi ha vissuto questi anni meravigliosi può capire cosa c'era dietro il telone...
CON MOLTA TRISTEZZA ACCOLGO QUESTA NOTIZIA CHE NON SO QUANTO POSSA AIUTARE AI NOSTRI BAMBINI E LE GENERAZIONI CHE VERRANNO....
Mamma Mire