Busto Arsizio - 24 ottobre 2025, 09:30

Tra via Galvani e lo spazio: il Gagarin celebra i suoi primi dieci anni e chiama a raccolta

A pochi mesi dal compleanno, che cade a febbraio 2026, il Circolo avvia un progetto per raccontarsi e chiede a chi ha condiviso il suo cammino, a lungo o per un tratto, di inviare foto, video, scritti da utilizzare nel progetto “TEN”. Giacomo Rogora: «Lavoriamo a un documentario, a una fanzine, a un mese di eventi, non solo nella nostra sede. Faremo festa, interrogandoci su cosa siamo stati e su ciò che vogliamo essere»

Staff Gagarin

Staff Gagarin

«Il Circolo Gagarin dovrà essere come l’universo: in espansione». Correva l’anno 2016, era febbraio, e l’allora presidente dell’Associazione 26x1, Francesco Tosi, rimodellava un testo degli Offlaga Disco Pax per augurare lunga vita alla creatura appena insediatasi in via Galvani. Il Circolo Gagarin, appunto, che a distanza di quasi dieci anni forse si è espanso, di sicuro si è radicato, al primo piano di uno spazio industriale, tra il centro di Busto e la zona dell’ospedale. Da allora a oggi, ha ospitato un numero imprecisabile di concerti, spettacoli, incontri, conferenze, dibattiti, proiezioni, corsi ma anche semplici serate al bar, tra chiacchiere e giochi. Tanta strada, tanti volti, tante storie. Il Consiglio direttivo, nel frattempo, è fisiologicamente cambiato (oggi il presidente è Simone Grillo) come sono cambiati, in gran parte, volontari e soci (il Circolo rientra però sempre nel circuito Arci).

Il sodalizio, dunque, sta preparando per tempo «…un mese di festa con concerti, teatro, talk e performance. Eventi ispirati a questi dieci anni di cultura, diritti, lavoro». Tutto rientra in “TEN”, progetto sostenuto dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto, con il bando Arte e Cultura 2025, «…per raccontare la nostra storia e l’impatto che il Circolo ha sulle persone e sul territorio». Sono annunciati: un documentario fatto dalle voci di volontari, soci, artisti; una fanzine speciale con dieci anni di storia su carta, tra immagini, illustrazioni e testimonianze; iniziative dentro e fuori la sede, in spazi considerati amici e in luoghi pubblici. «Trasformeremo il Circolo – promettono in via Galvani - in un museo interattivo».

Prospettiva da cui discende, insieme all'immancabile invito a iscriversi, un doppio appello. Innanzitutto a chiunque abbia fotografie, documenti scritti, materiali video o audio raccolti nei dieci anni del Circolo oppure voglia regalare un pensiero su carta o in video. In secondo luogo a chi possa dare un contributo, anche piccolo, per sostenere le spese di produzione delle iniziative culturali, del documentario e della fanzine. Per tutto: info@circologagarin.it.

«Fare festa ovviamente ci sta a cuore – specifica Giacomo Rogora – ma “TEN” risponde anche ad altre esigenze. Serve a ripensarci, a tornare a quello che eravamo e ragionare su quello che vogliamo essere, ferma restando l’indipendenza che ci ha sempre caratterizzato. Autocritica? Ci sta anche quella: tra le nostre mura sono passate tante iniziative belle e interessanti ma magari stiamo trascurando qualcosa. Vogliamo, per quanto possibile, capire chi siamo per chi sta fuori dal circolo, considerare eventuali nuovi strumenti di lavoro e interazioni, chiederci se si muova qualcosa, là fuori, per cui possiamo essere di ispirazione o che possa ispirarci. Dieci anni fa un gruppo di persone, di giovani, dimostrò che si può costruire, che i percorsi possono partire. Era vero allora, è vero oggi».

S.T.

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