Se dietro a ogni grande uomo c’è una grande donna, dietro a Pinuccio “il Baffo” Asta – istituzione bustocca, anima dei Fioeu daa Stra Balon e della Radiantistica Bustese – c’era lei: Maria Luisa Lualdi, discreta, elegante, forte. È scomparsa a 86 anni, lasciando nei figli Elisabetta e Roberto il testimone di quella stessa resilienza che l’ha accompagnata per tutta la vita.
«Ha sempre sostenuto papà in tutto – raccontano i figli – In ogni manifestazione, in ogni iniziativa di beneficenza: sempre al suo fianco, ma senza mai volersi mettere in mostra. Era una donna defilata, ma presente. Una spalla eccezionale, una mamma che per noi avrebbe fatto qualsiasi cosa. È vissuta per i suoi figli».
Casalinga, donna di altri tempi, Maria Luisa ha incarnato la forza silenziosa e il coraggio quotidiano, quello che non fa rumore ma lascia un segno profondo. Anche quando la salute le ha imposto prove difficili, ha sempre saputo reagire “a testa alta”. Dopo la scomparsa del marito, nel 2017, aveva attraversato un periodo duro, ma – raccontano i figli – «ha reagito con dignità e determinazione. È stata resiliente, come solo le donne vere sanno essere».
I funerali si terranno domani, 24 ottobre, alle 15.30, nella chiesa dei Frati di Busto Arsizio.
L’eredità di Pinuccio “il Baffo” Asta
Chi ha conosciuto Pinuccio Asta sa che la sua energia contagiosa ha lasciato un segno indelebile. Capace di mobilitare una città intera per una causa giusta, di raccogliere oltre un milione di euro in beneficenza e di valorizzare le eccellenze bustocche attraverso i premi Tau d’Argento, Donna Più e Chierichetti, “il Baffo” ha saputo coniugare ironia e impegno civile come pochi.
Celebre il suo motto: “I bustocchi che brillano non amano mettersi in mostra. Ma è giusto far conoscere i loro esempi.”
Un principio che ha guidato tutta la sua vita e che, in fondo, rispecchiava anche quella di Maria Luisa: una donna luminosa che non cercava riflettori, ma che con la sua presenza ha sostenuto tutto e tutti.
E forse è proprio questa la lezione che lascia ai suoi concittadini: che la grandezza non sempre fa rumore, e che dietro le storie che fanno la città ci sono spesso cuori silenziosi, capaci di amore, dedizione e forza.