Duemilalibri, la rassegna gallaratese che da ventisei anni celebra il libro e l’autore, torna dal 10 al 16 novembre con un programma denso e trasversale, sotto la direzione artistica di Alessandro Barbaglia. Un appuntamento che, come sottolinea l’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso, «è ormai molto atteso e si rinnova di anno in anno. Ha saputo aprirsi ai giovani e alle nuove tecnologie, consolidando il ruolo della Lombardia come regione guida di un comparto editoriale preziosissimo per il contesto nazionale».
Grande attenzione, anche in questa edizione, è riservata ai più giovani. Come sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Gallarate Claudia Mazzetti, «Duemilalibri è un’edizione trasversale, che dedica particolare attenzione alle scuole e ai ragazzi, con focus su autori che normalmente non vengono affrontati nel programma scolastico».
La manifestazione, promossa dalla Città di Gallarate in collaborazione con la Biblioteca Civica, il Museo MA*GA e Biblos Mondadori, con il sostegno di Fondazione Cariplo e Provincia di Varese nell’ambito del progetto Varese Cultura 2030 e il patrocinio della Regione Lombardia, si conferma uno dei più importanti festival letterari del Nord Italia.
Una settimana nel segno dei libri
Sette giorni di incontri, dialoghi e riflessioni che animeranno gli spazi dell’HIC MA*GA e dell’Istituto Majno, con un’offerta culturale che attraversa i generi: dall’attualità alla narrativa, dal romance al thriller, dallo sport alla cucina.
Tra i grandi ospiti figurano Federico Rampini, Sveva Casati Modignani, Gianrico Carofiglio, Laura Pariani, Auroro Borealo, Donato Carrisi, Maurizio De Giovanni, Chiara Francini, Oscar Farinetti e Joanne Harris, autrice di Chocolat, che presenterà in anteprima il prequel del celebre romanzo.
Una rassegna che sa coniugare popolarità e qualità, approfondimento e leggerezza, rendendo la cultura un luogo accessibile a tutti.
Cultura per i giovani e per la scuola
Grande attenzione, come detto, è riservata ai più giovani: «Duemilalibri dedica particolare attenzione alle scuole e ai ragazzi, con focus su autori che normalmente non vengono affrontati nel programma scolastico».
Un impegno coerente con il riconoscimento ottenuto lo scorso anno: Gallarate è ufficialmente “Città che legge” e tra i pochi Comuni italiani ad aver sottoscritto e mantenuto vivo il Patto per la lettura.
Il progetto #FUORIPROGRAMMA, dedicato agli studenti, porterà nelle scuole autori come Chiara Gregori, Angelo Mozzillo, Francesca Sangalli, Francesco Muzzopappa e lo stesso Barbaglia. Gli incontri saranno accompagnati da donazioni librarie alle biblioteche scolastiche, per ampliare il patrimonio culturale dei ragazzi.
Un festival che evolve: nasce il podcast ufficiale
La vera novità del 2025 è l’arrivo del podcast ufficiale di Duemilalibri, realizzato in collaborazione con Raccontati: ogni incontro sarà trasformato in un episodio disponibile online, a conferma della volontà di unire la tradizione del libro alla contemporaneità dei nuovi linguaggi digitali. Tutte le informazioni saranno raccolte nel nuovo sito www.duemilalibri.eu.
Anche l’immagine simbolo dell’edizione, firmata da Andrea Crespi, racconta questo dialogo tra passato e presente: Omero diviso a metà, con un volto classico e uno stilizzato, a rappresentare la continuità tra memoria e innovazione, tra la parola scritta e la sua rinascita attraverso i linguaggi del nostro tempo.
La cultura come sistema territoriale
Nel corso della presentazione, il Presidente della Provincia Marco Magrini ha ricordato l’importanza del lavoro in rete: «In provincia stiamo lavorando parecchio sul tema della cultura, anche con Fondazione Cariplo, con cui abbiamo ottenuto i finanziamenti per Duemilalibri. Non è pensabile lasciare sole le amministrazioni: dobbiamo fare sistema. Questa rassegna si inserisce pienamente nel progetto Varese Cultura 2030, in sinergia con SEA e Malpensa in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina. È un’occasione straordinaria per mostrare al mondo cosa può offrire Varese in ambito culturale e realizzare il sogno di Varese Città della Cultura 2030».