Il Controllo di vicinato commerciale è stato il tema della serata che si è svolta ieri, 21 ottobre, ai Molini Marzoli organizzata dall’Assessorato alla sicurezza di Busto Arsizio e dalla Polizia Locale.
Si è trattato di un nuovo appuntamento sulla sicurezza partecipata dopo quello, rivolto ai cittadini, che si è tenuto martedì scorso, 15 ottobre, a Sant’Edoardo.
Sono state circa venti le persone che non hanno voluto perdere l’opportunità di conoscere meglio questo tipo di progetto dedicato ai commercianti e che per Busto Arsizio è una novità.
All’incontro sono intervenuti Stefano Lanna e Alessandro Morelli, rispettivamente comandante e vice commissario della Polizia locale di Busto Arsizio, Ferdinando Raffero, presidente dell’Associazione Controllo del vicinato (ACDV), in collegamento da remoto, e il vice presidente della stessa associazione Alfonso Castellone.
Matteo Sabba, assessore al commercio e alla sicurezza, oltre a sottolineare come un’attività aperta sia un presidio di controllo della città, ha annunciato che la mattina del 10 novembre prossimo ai Molini Marzoli è previsto un momento di incontro e di confronto tra i commercianti e tutte le forze dell’ordine.
Il Controllo di vicinato commerciale
Il progetto, ha spiegato Lanna, vuole ricreare la coesione territoriale e sociale per darsi una mano l’un l’altro. «Il Controllo di vicinato – ha dichiarato – serve per accorciare le distanze e permette di incrementare gli occhi sulla città».
Morelli si è soffermato sull’importanza della sussidiarietà e dello scambio di informazioni sia tra i cittadini o i commercianti e le forze dell’ordine, sia tra i cittadini o i commercianti tra loro.
Raffero ha illustrato quanto la comunicazione tempestiva ed efficace possa essere utile. Oltre a chiamare le forze dell’ordine, se in un negozio si ha ad esempio contezza di un tentativo di spaccio di banconote false, l’allarme può essere diramato ai colleghi della propria zona o a quelli dell’intera città. O perfino dei Comuni limitrofi perché organizzandosi e coordinandosi possono sorgere connessioni anche molto ampie. Il livello di guardia insomma sale grazie ad un messaggio. «E’ un progetto molto semplice – sono state le parole del presidente – che può dare grandi risultati».
Castellone ha fornito alcuni consigli pratici da mettere in atto per prevenire truffe, rapine e furti (ad esempio la videosorveglianza). Già lo stesso logo del Controllo di vicinato, che può essere attaccato alle vetrine, ha detto, è un segno efficace che porta i malintenzionati e stare un po’ più attenti.
Il vicepresidente dell’Associazione ha altresì rimarcato il fatto che la tecnologia, pur importante e presente a Busto Arsizio, non può prescindere dall’elemento fondamentale, l’occhio umano.
La rete bustocca
Nonostante il progetto di Controllo di vicinato commerciale sia nuovo per la città, di fatto una rete a Busto già sussiste. La Presidente del Comitato Commercianti Centro Cittadino, Sarah Leoni, presente tra il pubblico, ha riferito che i commercianti utilizzano già da anni delle chat su WhatsApp con cui vengono trasmessi allarmi e segnalazioni.