Sembra quasi una provocazione, più che un tentativo di spacciarsi per il vero sindaco di Legnano, il profilo fake che Lorenzo Radice segnala sui suoi canali social. Difficile farsi ingannare da “radice.lorenza”, al femminile. Ma la prudenza non è mai troppa e la distrazione di chi bazzica i social, magari mentre si occupa di altro, può giocare brutti scherzi. Dunque il sindaco segnala, sempre a mezzo social, fra l’altro puntualizzando che l’autore del falso utilizza sue immagini e informazioni personali.
Radice si aggiunge alla lista di amministratori locali che in tempi recenti si sono trovati alle prese con profili fake, come il sindaco di Busto Emanuele Antonelli (il suo alter ego aggiunse una "m" al nome, divenendo ancor più evangelicamente "Emmanuele") e il suo vice (#ClonatoMaNonDomato rivendicò Luca Folegani). Tornando a Legnano, non sfugge ai falsari della rete la capogruppo di minoranza Carolina Toia: se c’è il trattino basso alla fine del nome (carolinatoia_) il profilo è falso.
Inevitabile il doppio appello di Radice, agli utenti di Instagram e a “radice.lorenza”: «Invito a non accettare richieste da quell’account e a segnalarlo a Instagram come falso e poi bloccarlo (…) Mentre al nostro amico "doppiatore" dico: esci dal tunnel... dei profili fake! Se vuoi far campagna elettorale mettici la faccia...quella vera».