Un congresso partecipato, con l’entusiasmo tipico dei momenti di passaggio ma anche con la consapevolezza di dover affrontare un contesto politico complesso: così si è presentato l’appuntamento di domenica 12 ottobre nella storica sede della Lega a Varese, dove si è tenuto il congresso congiunto della Lega Giovani di Varese e Busto Arsizio.
L’incontro, aperto dai saluti della coordinatrice provinciale Carlotta Bozzolo Romigioli, ha portato all’elezione dei nuovi coordinatori cittadini: Silvia Tarantola per Varese e Mauro Baldassarre per Busto Arsizio. Due figure già attive nel movimento giovanile, chiamate ora a raccogliere il testimone e a proseguire l’attività politica sui territori più rappresentativi della provincia.
«Lavorerò in continuità con quanto già svolto da Carlotta Bozzolo Romigioli – ha dichiarato Tarantola – perché la Lega Giovani è una comunità che cresce e che sa rinnovarsi senza perdere la propria identità. Vogliamo lavorare per Varese, proteggere la nostra città dall’immigrazione incontrollata e difendere i nostri giovani dall’indottrinamento woke».
Sulla stessa linea il neocoordinatore bustocco Mauro Baldassarre, che ha sottolineato l’importanza di un’azione politica radicata e coerente: «Sono orgoglioso di coordinare i giovani leghisti in una città in cui la Lega e il centrodestra governano da anni. Busto Arsizio può diventare un laboratorio politico, capace di unire i giovani attorno a progetti concreti e a una visione condivisa del futuro».
A fare gli onori di casa, oltre alla Bozzolo Romigioli, anche numerosi esponenti di spicco del partito, tra cui Emanuele Monti, consigliere regionale e presidente della Commissione Welfare, Andrea Cassani, segretario provinciale e sindaco di Gallarate, Marco Bordonaro, segretario cittadino varesino, e Matteo Mauri, coordinatore regionale della Lega Giovani Lombardia.
Nel suo intervento conclusivo, Bozzolo Romigioli ha ribadito la volontà di costruire una Lega Giovani unita e radicata sul territorio: «Quello di oggi è un passaggio simbolico ma anche sostanziale. Stiamo formando una nuova generazione di militanti e amministratori locali che hanno a cuore la provincia di Varese e la sua identità».