Sport - 12 ottobre 2025, 22:20

Brescia letale in due lampi: la Pro Patria si scioglie in avvio di ripresa

L'uno-due devastante di De Maria e Di Molfetta in dieci minuti stende i tigrotti, troppo rinunciatari e mai pericolosi. Solo quattro punti in nove gare

L’uno-due mortifero del Brescia in avvio di ripresa presenta il conto a una Pro Patria che, fin dall’inizio, aveva scelto la via del contenimento. Il 3-5-2 disegnato da mister Leandro Greco si è presto trasformato, di fatto, in un 5-3-2, con Mora e Dimarco costretti a fare i “quinti” più di retroguardia che di spinta.

Il primo tempo è stato una lunga fase di resistenza e lotta, con i biancoblù, stasera in maglia nera, bravi a chiudere gli spazi (nulla più) e a concedere soprattutto conclusioni dalla distanza a un Brescia paziente ma poco decisivo. Però al rientro dagli spogliatoi la partita cambia volto in un lampo: al 1’ della ripresa De Maria trova un tiro velenoso, su cui Rovida non è impeccabile. È l’inizio della fine, perché il piano tattico tigrotto salta completamente.

Passano appena dieci minuti e Di Molfetta firma un numero balistico da applausi, chiudendo virtualmente la contesa (gran destro sotto la traversa). Partita finita, game set match. L’ultima mezz’ora è puro “garbage time”, con il Brescia che gestisce e la Pro che non trova più energie né idee per reagire.

Ora la classifica è pesante: 4 punti in 9 partite, un bottino troppo magro. Dalla prossima settimana, contro la Virtus Verona, la Pro dovrà iniziare davvero il suo campionato. Perché, a questo ritmo lento tigrotto, gli altri non aspettano. E la classifica, inevitabilmente, piange.

PRO PATRIA COMPATTA, RESISTE AL BRESCIA: PRIMO TEMPO A RETI INVIOLATE

Pro Patria in versione conservativa. Nei cinque di centrocampo c’è Mora e non Giudici (una botta, per lui, nella rifinitura di ieri - LEGGI QUI), per il resto tutto come previsto: Rovida tra i pali, linea difensiva composta da Reggiori, Masi e Motolese. A centrocampo Ferri, Di Munno, Citterio e Dimarco completano il reparto, mentre in avanti spazio alla coppia “pesante” Udoh-Mastroianni.

Sugli spalti dello “Speroni” sono presenti 1.734 spettatori, di cui ben 900 arrivati da Brescia. Pro Patria in maglia nera, Brescia in completo bianco.

L’avvio è tutto difensivo per i tigrotti, che si chiudono dietro e cercano di contenere la spinta delle rondinelle. All’11’, un errore in impostazione di Masi regala palla al Brescia in zona pericolosa: Di Molfetta tenta la conclusione, ma Rovida si distende in un intervento plastico, non difficile ma efficace.

La partita sale subito di tono, con il Brescia che imposta la gara sulla lotta fisica, sorprendentemente aggressiva, e mantiene la Pro Patria ancorata nella propria metà campo, anche per scelta tattica dei bustocchi (quello della formazione di Greco è un chiaro 5-3-2, mentre il Brescia di Diana propone un 3-4-1-2). Al 18’ altra occasione per gli ospiti: Di Molfetta non riesce a scavalcare Rovida in uscita, e Dimarco deve intervenire per sbrogliare la situazione.

Sul capovolgimento di fronte, la progressione di Udoh mette in difficoltà Sørensen, costretto a rifugiarsi in un retropassaggio rischioso verso il proprio portiere. È il 25’: il Brescia sembra innervosito dall’atteggiamento attendista della Pro Patria. Le rondinelle avevano iniziato forte, ma senza concretizzare, mentre i tigrotti, pur soffrendo, riescono a mantenere la porta inviolata.

La partita dei bustocchi, tuttavia, resta di pura lotta e contenimento. Al 28’ nuova sofferenza difensiva per i padroni di casa, anche se l’azione nasce da un fallo non fischiato di Cazzadori su Masi.

Al 30’ grande intervento di Rovida, che vola a deviare con la mano di richiamo un bolide dalla distanza di Mercati, diretto all’incrocio. Sul successivo corner, brivido doppio: colpo di testa di Sørensen (deviato da Reggiori) che si stampa sul palo e, subito dopo, ancora Mercati pericoloso di testa, ma di poco alto (31’).

Al 36’ primo calcio d’angolo anche per la Pro Patria, nato da uno spunto di Udoh ben servito da Citterio. Poco dopo, buona trama offensiva dei bustocchi, ma Mora esita e non calcia di prima intenzione dal limite.

Un minuto di recupero prima dell’intervallo, con Pasini ammonito per fallo su Udoh - primo giallo del match. Si va al riposo sullo 0-0, risultato che, viste le occasioni e la pressione bresciana, va più che bene per la Pro Patria.

SECONDO TEMPO: IL BRESCIA “AMMAZZA” LA CONTESA
Subito un cambio per la Pro Patria: dentro Orfei al posto di Mora (fermato da un problema fisico). In tribuna, durante l’intervallo, si fanno notare il sindaco Antonelli e il vice Folegani.

Al 46’, Rovida non è perfetto sul sinistro di De Maria: conclusione forte e insidiosa, ma l’intervento dell’estremo tigrotto lascia a desiderare. Non impeccabile neppure la respinta di testa della retroguardia bustocca, che di fatto accomoda il pallone per la botta mancina del numero 18 ospite.

Al 52’ ammonito Masi e punizione dal limite per il Brescia: Di Molfetta calcia alto, senza impensierire Rovida. Ma al 56’ lo stesso numero 7 bresciano approfitta di una scivolata di Motolese, provocata da una finta, e calcia perfettamente sotto la traversa. Gran gol.

Partita in ghiaccio per il Brescia, con una Pro Patria che - per come l’aveva impostata - ora ha un Everest da scalare. Anche Orfei, neo-entrato, pare non al meglio della condizione e continua a toccarsi l’inguine; ed è stato proprio lui a calciare, con poca convinzione, un rinvio addosso a un difendente bresciano, dando il là all’azione del gol e al bolide di Di Molfetta, lui sì di altra categoria.

Al 61’ fuori capitan Ferri, dentro Schiavone; Di Munno scala nel ruolo di mezzala. Al 72’ Cazzadori vicino al tris. La partita si trascina fino al 90’, con una Pro Patria mai in grado di trovare la spinta o l’occasione giusta per riaprirla (all’84’ episodio da rivedere su Orfei in area, ma il ricorso alla “card Fvs” di Greco non cambia la decisione). Finisce dopo quattro minuti di recupero. Due lampi in avvio di ripresa bastano al Brescia per avere la meglio di questa Pro Patria.

LA PAGELLA DELLA PRO PATRIA

Rovida 5; Reggiori 5, Masi 5,5, Motolese 5; Mora 5,5 (Orfei 5), Ferri 5 (Schiavone 5,5), Di Munno 5,5, Citterio 6, Dimarco 5,5; Udoh 6, Mastroianni 6. Senza voto: Renelus, Ganz. Allenatore: Greco 5.

LEGGI QUI IL POST-PARTITA

IL TABELLINO

Pro Patria - Union Brescia 0-2 (0-0 primo tempo)

Marcatori: De Maria al 46', Di Molfetta al 56'.

Pro Patria (5-3-2): Rovida; Mora (1′ st. Orfei), Reggiori, Masi, Motolese, Dimarco; Ferri (16′ st. Schiavone), Di Munno, Citterio (dall'87' Ganz); Udoh (33' st. Renelus), Mastroianni. A disposizione: Gnonto, Zamarian, Viti, Aliata, Auci, Frattini, Travaglini, Giudici, Bagatti. Allenatore: Leandro Greco.

Union Brescia (3-4-1-2): Gori; Sorensen (19′ st. Balestrero), Pasini, Rizzo; Armati, Mercati, Zennaro (36′ st. De Francesco), De Maria; Di Molfetta (36′ st. Fogliata); Cazzadori (30′ st. Maistrello), Spagnoli (30′ st. Vido). A disposizione: Liverani, Damioli, Boci, Giani, Valente, Vesentini. Allenatore: Aimo Diana

Arbitro: Fabrizio Ramondino di Palermo.

Note: terreno in cattive condizioni. Ammoniti: Pasini (UB), Masi (PP). Angoli: 1-8. Recupero: 1′ pt / 4' st. Spettatori: 1.754 (900 da Brescia).

Alessio Murace


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