Cronaca - 09 ottobre 2025, 16:35

Lago Maggiore, controlli all’Isola Madre: sanzione da 30.000 euro per giardino zoologico privo di licenza

Sono stati sequestrati 17 pappagalli appartenenti a specie protette e prive della documentazione richiesta dalla normativa Cites

Lago Maggiore, controlli all’Isola Madre: sanzione da 30.000 euro per giardino zoologico privo di licenza

I Carabinieri del Nucleo CITES di Torino, hanno eseguito nel comune di Stresa presso il Giardino botanico e Palazzo delle Terre Borromeo dell’Isola Madre, un controllo amministrativo CITES durante il quale è emerso che la struttura esercitava abusivamente l’attività di Giardino Zoologico perché priva della licenza ministeriale necessaria per l’esposizione al pubblico delle specie detenute, ragione per cui si è proceduto ad elevare una sanzione amministrativa di trentamila euro nei confronti della Società che gestisce l’impianto.

Durante il suddetto controllo, effettuato a seguito di segnalazione, veniva inoltre riscontrata dai Militari del CITES, presso le voliere poste all’interno dello splendido Giardino Botanico dell’Isola Madre, la presenza di n. 17 esemplari di Pappagalli, appartenenti a specie diverse, inclusi negli allegati A e B del Regolamento (CE) n. 338/97. Nello specifico venivano rinvenuti n. 1 esemplare di Cyanoramphus novaezelandiae (kakariki), n. 8 Pyrrhura molinae (conuro guance verdi), n. 2 Agapornis personata (inseparabile mascherato), n. 4 Platycercus eximius (Rosella comune) e n. 2 Myioppisitta monachus (pappagalli monaci), alcuni privi di marcaggio con anello, e comunque tutti privi di documentazione necessaria ai fini della legale detenzione.

Considerato che gli specimen non erano provvisti di alcuna documentazione atta a comprovarne la legale acquisizione, si procedeva a sequestrare gli animali e a deferire all’Autorità Giudiziaria il Direttore Operativo della Società che gestisce la proprietà. Tutti gli esemplari sono stati lasciati in custodia giudiziaria alla struttura. Si precisa che il presente procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari per cui ogni valutazione è da considerare allo stato degli atti e fatte salve le successive valutazioni di merito. L'operazione è stata condotta nell'ambito delle numerose attività di controllo del commercio di esemplari esotici svolte dai Carabinieri del Nucleo CITES di Torino attraverso il monitoraggio del web e dei social network, e con verifiche all’interno di negozi di animali, allevamenti professionali e amatoriali. Si ricorda che la detenzione di queste specie è regolamentata dalla normativa di settore meglio conosciuta come CITES (L. 150/92), che una volta accertata la legale provenienza dell’animale, una specifica documentazione necessaria alla detenzione. È infatti severamente vietato prelevare gli esemplari in natura, nonché possederli, esporli, cederli o commercializzarli senza un documento che ne comprovi la legale provenienza.

I Carabinieri dei Nuclei CITES (il Raggruppamento CITES di Roma e 46 Nuclei in tutta Italia) sono deputati ai controlli sul commercio di specie protette e al contrasto del traffico di specie tutelate sull’intero territorio nazionale. Più di 40.000 sono le specie animali e vegetali il cui commercio è vietato o regolamentato dalla Convenzione CITES, tra cui molte specie di pappagalli, rettili, cactus, orchidee nonché oggetti in avorio, gusci di tartaruga, pelli di animali e molti altri tipi di esemplari.

Il commercio di specie rare, appartenenti sia alla flora che alla fauna – seppur non sempre illegale – è ancora molto diffuso. Inoltre i Nuclei CITES svolgono inoltre controlli specifici sui giardini zoologici disciplinati dalla normativa specialistica di settore, il D. Lgs. 73/2005, al fine di verificare quali strutture espongono alcune specie di animali, anche a rischio di estinzione, senza ottenere la prevista licenza di giardino zoologico o comunque senza richiedere al Ministero dell’Ambiente il provvedimento di esclusione per poter esporre al pubblico in modo continuativo tali specie

da VcoNews.it

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