Scuola - 06 ottobre 2025, 15:01

L’Università dell'Insubria accoglie le matricole di Infermieristica: «Nella cura dei malati, siete voi che fate la differenza»

La rettrice Maria Pierro, la presidente della Scuola di Medicina Francesca Rovera e il presidente del corso di laurea triennale Fabio Angeli hanno incontrato gli studenti e le studentesse, insieme ai rappresentanti di Asst Sette Laghi, Lariana e Valle Olona e delle aziende sanitarie convenzionate

L’Università dell'Insubria accoglie le matricole di Infermieristica: «Nella cura dei malati, siete voi che fate la differenza»

L’Università dell’Insubria ha dato il benvenuto alle nuove matricole del corso di laurea in Infermieristica con una mattinata di incontri e saluti nell’aula magna di via Ravasi a Varese. Sono 190 i nuovi iscritti distribuiti nelle tre sedi: 77 a Varese, 72 a Como e 41 a Busto Arsizio, ma sono attualmente in corso gli scorrimenti dalle altre professioni sanitarie e tutti e 250 i posti disponibili all’Insubria (249 più uno studente extra Unione Europea) potrebbero essere infine occupati.

La cerimonia ha voluto sottolineare il valore della formazione dei futuri infermieri e l’importanza di una professione che oggi più che mai si trova al centro dell’attenzione pubblica, in un contesto in cui la sanità deve fare i conti con la carenza di personale qualificato. E ha inoltre confermato la stretta collaborazione tra università, aziende sanitarie e strutture convenzionate, un’alleanza che rende solido il percorso formativo e che si traduce in un impegno concreto per la qualità del sistema sanitario e per la cura delle persone.

Dopo l’ingresso degli studenti e delle studentesse, la giornata si è aperta con i saluti istituzionali della rettrice Maria Pierro, della presidente della Scuola di Medicina Francesca Rovera e del presidente del corso Fabio Angeli, che hanno rimarcato il significato di questa scelta di studio e di vita. Sono poi intervenuti rappresentati degli ospedali dove i futuri infermieri faranno il tirocinio: il direttore sociosanitario dell’Asst Sette Laghi Giuseppe Calicchio con il direttore Dapss (Direzione assistenziale delle professioni sanitarie e sociali) Antonio Maria Giuseppe Staffa; per l’Asst Lariana il direttore sanitario Brunella Mazzei insieme al dirigente Dapss Gianlorenzo De Padova; per l’Asst Valle Olona la direttrice Dapss Vittoria Frontuto e il dottor Antonio Vitiello.

Francesca Rovera, presidente della Scuola di Medicina: «Sarà un cammino impegnativo, che vi porterà a diventare professionisti della salute, colonne portanti del nostro sistema sanitario. Vi insegneremo molto dal punto di vista tecnico e razionale, ma non dimenticate mai l’empatia, l’ascolto e la comunicazione: il tempo dedicato al dialogo è tempo di cura. Oggi lavoriamo in team multidisciplinari, dove ciascuno, con la propria specificità, contribuisce alla cura del paziente. L’infermiere è parte essenziale di questo gruppo. È un ruolo impegnativo ma bellissimo, che dà grande soddisfazione professionale e umana».

La rettrice Maria Pierro: «Sono molto orgogliosa di vedervi così numerosi. I dottori in Infermieristica svolgono un ruolo fondamentale nella cura del malato. Qui troverete ricerca, conoscenza e formazione, ma anche una sinergia indispensabile con i medici: i medici non possono lavorare senza di voi, e voi non potete farlo senza di loro. Per questo l’Ateneo tiene moltissimo alla vostra formazione: sarete seguiti con attenzione, perché non basta la preparazione scientifica, serve anche empatia. È il rapporto con il paziente che fa la differenza, e voi farete la differenza. Preparatevi quindi a crescere non solo dal punto di vista professionale, ma anche umano. Il paziente ha bisogno di voi, e noi abbiamo bisogno di voi. Buon inizio».

Hanno portato il loro saluto anche i rappresentanti delle strutture esterne convenzionate: per l’Irccs Maugeri di Tradate il direttore sanitario Gedeone Baraldo e il responsabile dei servizi sanitari Gianluca Cova, per la Fondazione Molina la coordinatrice infermieristica Paola Barigazzi, per la Fondazione Monsignor Gerolamo Comi la responsabile formazione e servizi sociosanitari Raffaella Vicentini.

Accanto alle autorità e ai professionisti della sanità, hanno preso la parola anche i rappresentanti degli studenti negli organi di ateneo, portando la loro esperienza e incoraggiando i nuovi iscritti a vivere con entusiasmo il percorso che li attende. La mattinata si è chiusa con la presentazione del piano di studi e delle specificità didattiche delle tre sedi, illustrata dalle direttrici della didattica professionalizzante Francesca Reato (Varese), Laura Rigamonti (Como) ed Elisabetta Balestreri (Busto Arsizio), insieme ai coordinatori di anno e ai tutor che accompagneranno gli studenti nei primi passi del triennio.

«Questa giornata è stata pensata per farvi conoscere l’Università dell’Insubria e, soprattutto, le persone che vi accompagneranno e vi supporteranno nel vostro percorso formativo – ha concluso il professor Fabio Angeli –. Quest’anno spero sia un anno felice: dagli ultimi dati, con gli scorrimenti, forse riusciremo a saturare tutti i 249 posti disponibili, e me lo auguro davvero, perché abbiamo bisogno di voi. La carriera infermieristica è profondamente cambiata: oggi siete professionisti con competenze e gradi di autonomia che quindici o vent’anni fa erano impensabili. La cosa più bella studiando all’Insubria sarà sentirvi parte di una famiglia».

c. s.

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