Di nuovo in piazza e in corteo, a Busto Arsizio, per la Palestina. Questa mattina, venerdì 3 ottobre, a manifestare sono i ragazzi e le ragazze che hanno aderito alla protesta indetta dall'Unione degli studenti nel giorno dello sciopero generale proclamato dalla Cgil e dai sindacati di base dopo l’abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte della marina militare israeliana.
Gli studenti si sono ritrovati in via Manara, a pochi passi dal liceo artistico Candiani. Con loro anche qualche manifestante meno giovane, per un totale di circa 150 persone.
Legati ai cancelli del parco Cossetto e alle finestre dell'università dell'Insubria, gli striscioni presenti anche alla manifestazione di ieri sera: «Provate pure a credervi assolti, siete lo stesso coinvolti» e «Se bloccano la Flotilla noi blocchiamo tutto».
Proprio ieri, il corteo partito da piazza San Giovanni aveva poi raggiunto la stazione Fs, dove alcuni manifestanti hanno occupato per una ventina di minuti i binari, interrompendo la circolazione dei treni.
Questa mattina, gli studenti hanno iniziato a raggiungere via Manara intorno alle 8. Pochi minuti dopo le 9 il primo grido al microfono: «Palestina libera!». Quindi qualche coro contro Meloni e Salvini, poi il via agli interventi.
«Un altro mondo e un'altra scuola sono possibili», ha detto un ragazzo. «Alziamo la voce per i nostri coetanei morti solo per essere nati dalla parte “sbagliata” del mondo», ha aggiunto un altro studente.
Al microfono sono stati letti i numeri delle vittime della tragedia di Gaza. Del «genocidio», come è stato ripetuto.
E mentre i più giovani si sono mossi in corteo per il centro, alcuni manifestanti si sono spostati verso Varese. Anche lì, come in tutta Italia oggi, c’è un’altra piazza per la Palestina.
Ragazzi e ragazze, intonando cori contro Israele e il primo ministro Netanyahu, hanno camminato lungo piazza Trento e Trieste, via San Gregorio e via Milano dove, in cerchio, hanno proseguito la loro protesta pacifica.
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