Politica - 29 settembre 2025, 20:31

Provincia unita per i Vigili del fuoco. Ma FdI si smarca sulla circolazione gratuita per le forze dell’ordine: «Mozione strumentale»

Il grido d’aiuto del Vigili del fuoco, che da tempo lamentano importanti carenze di organico, è arrivato a Villa Recalcati grazie a un ordine del giorno del presidente Magrini approvato da tutti i consiglieri. Niente unanimità sull’altra mozione presentata dai centristi: per i meloniani la Regione si sta già muovendo

Provincia unita per i Vigili del fuoco. Ma FdI si smarca sulla circolazione gratuita per le forze dell’ordine: «Mozione strumentale»

Dai presidi davanti alla caserma di Busto-Gallarate e alla prefettura di Varese all’aula del Consiglio provinciale. Il grido d’aiuto del Vigili del fuoco, che da tempo lamentano importanti carenze di organico, è arrivato a Villa Recalcati, grazie a un ordine del giorno firmato dal presidente Marco Magrini, che nei giorni scorsi aveva incontrato i sindacati. Per arrivare all’unanimità è servita una sospensione dei lavori, ma alla fine tutti d’accordo a dare il via libera alla richiesta di intervenire indirizzata agli enti competenti, a partire dal ministero dell’Interno.

Niente unanimità sulla richiesta di “farsi sentire” con la Regione anche sulla proroga al 2026 della possibilità per le forze dell’ordine (da estendere anche a chi formalmente non ha funzioni di pubblica sicurezza) di viaggiare gratuitamente su tutti i mezzi di trasporto pubblici regionali e locali (leggi qui). «Strumentale», per Fratelli d’Italia, la mozione di Alberto Barcaro e Matteo Marchesi (La Provincia al Centro), approvata dunque con l’astensione dei meloniani.

Vigili del fuoco: la richiesta

Il documento approvato impegna il presidente a «coinvolgere i sindaci di tutti i Comuni della provincia in una mobilitazione istituzionale, indirizzando una richiesta formale e urgente al ministero dell’Interno e al dipartimento dei Vigili del fuoco».
Si chiede di prevedere un piano che tenga conto anche di rischi e peculiarità di ciascun territorio. La distribuzione del personale dovrà essere effe­ttuata secondo criteri basati sul livello di pericolo, con particolare a­ttenzione alle aree ad alta densità industriale, a quelle con infrastrutt­ure critiche (come aeroporti e impianti industriali) e ai comuni con maggiore vulnerabilità rispett­o a calamità naturali (incendi, alluvioni, dissesti idrogeologici)».

La mozione verrà trasmessa al prefetto Salvatore Pasquariello, al comandante provinciale dei Vigili del fuoco Ciro Bolognese, alla Regione Lombardia e ai parlamentari locali, «sollecitando un impegno concreto per la risoluzione della carenza di personale».
Il testo è stato emendato con l’introduzione della permanenza minima nel territorio di almeno cinque anni dopo la vittoria del concorso.

Unanimità, niente bis

Niente unanimità per l’ordine del giorno presentato da Barcaro de La Provincia al Centro, e sottoscritto anche dal capogruppo Marchesi, che invita a chiedere alla Regione di prorogare a tutto il 2026 la validità dell’agevolazione in scadenza a fine anno per il trasporto pubblico gratuito (e non solo ferroviario), come previsto dall’accordo del 2024 relativo al 2025, e di estendere il beneficio a tutto il personale delle forze armate residente in Lombardia o impiegato in attività operative, anche se non assegnato formalmente a funzioni di pubblica sicurezza.

«Argomento lapalissiano – ha obiettato Silvio Maiocchi (Fratelli d’iItalia)», spiegando che l’assessore regionale ai trasporti (Franco Lucente, pure lui meloniano) «si è espresso: la proroga ci sarà sicuramente. L’intenzione della Regione non è quella di fermarsi a quest’anno. Se davvero l’obiettivo è quello di ottenere qualcosa, che per noi è già ottenuto, rinviamo la mozione di un mese, così vediamo se non si tratta di qualcosa di strumentale. Oppure siamo qua per mettere il cappello sull’iniziativa? Oggi non è il momento di presentarla».

All’apertura di Magrini, favorevole a prendere tempo, si è opposta la volontà di andare al voto della sua maggioranza. Il testo è quindi passato con l’astensione di FdI e il voto favorevole degli altri consiglieri. Leghisti compresi, anche se il capogruppo Sergio Ghiringhelli ha parlato di «forzatura»: «Ma non potevamo che votare a favore, visto che a volere il provvedimento fu Roberto Maroni per aumentare la sicurezza».

Da Gaza a Monteviasco

In apertura di seduta, Magrini ha comunicato il passaggio del ruolo di capogruppo di Civici e Democrati da Michele Di Toro, che assume la delega alle Cer, a Fabio Passera, a cui va la delega al Tpl.
Il presidente ha anche fatto sapere che l’associazione che gestisce l’Eremo di Santa Caterina ha deciso di destinare l’incasso di oggi alla popolazione di Gaza tramite Emergency e Caritas Jerusalem. Con l’assenso del Consiglio, verrà donata anche la quota spettante alla Provincia (meno dell’8 per cento): un gesto simbolico, vista l’esiguità della cifra. 

E ancora, Magrini ha condiviso con l’assise l’intenzione di dedicare una targa a Silvano Dellea, il manutentore della funivia di Monteviasco morto nel novembre del 2018, quando l’uomo rimase schiacciato nell’impianto. A seguito della ripartenza della funivia, dopo sette anni di stop, verrà quindi predisposto un piccolo momento per ricordare lui e altre vittime sul lavoro.

Nel corso dell’assise è arrivato anche il via libera a una serie di punti legati al bilancio, compresa la ratifica della variazione legata, come ha spiegato il consigliere delegato Mattia Premazzi (La Provincia al Centro) al “ripristino” dei fondi sulla viabilità stabilito dal decreto del governo.

Riccardo Canetta

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