Sport - 25 settembre 2025, 22:31

VIDEO. Greco si prende le colpe e abbassa l'asticella: «Hanno fatto bene a fischiarci. Dobbiamo salvarci, anche ai playout»

L'allenatore dopo il pesante 0-3 della Pro Patria con l'AlbinoLeffe non cerca alibi: «La responsabilità è mia, evidentemente non ho lavorato bene». Masi: «Brutta battuta d'arresto, dobbiamo limare gli errori individuali». Lunedì 29 settembre la trasferta a Cittadella per provare a invertire la rotta

A caldo, subito dopo il triplice fischio che sancisce un tracollo senza appello, la Pro Patria fa i conti con una sconfitta bruciante. La delusione è palpabile dopo lo 0-3 interno con l'AlbinoLeffe (LEGGI QUI), ma nelle parole del post-partita Leandro Greco non cerca alibi, assumendosi la piena responsabilità di una serata da incubo e, in qualche modo, ridimensionando gli obiettivi stagionali, riabbassando quella asticella che era stata alzata durante l'estate da tutto l'ambiente. Accanto a lui, il difensore Alberto Masi invoca una reazione immediata.

L'allenatore: «La colpa è mia, non ho lavorato bene»

Non usa giri di parole, il tecnico tigrotto, per commentare la prestazione più deludente di questo inizio di stagione. La mancanza di mordente, le amnesie difensive e l'incapacità di reagire sono tutti elementi che Greco si addossa senza esitazione. «La responsabilità è sicuramente mia», ha esordito in sala stampa. «Quando una squadra si presenta così a una partita e commette questi tipi di errori, evidentemente non ho lavorato bene. Mi dispiace molto per la gente e per la società. Mi sento molto responsabile».

Parole che fanno eco ai fischi e alle grida di rabbia piovuti dagli spalti dello "Speroni". Una reazione, quella dei tifosi, che l'allenatore comprende e accetta pienamente. «Mi dispiace per la gente che ha fischiato alla fine, giustamente», ha ammesso, validando il malcontento di un pubblico che ha visto la propria squadra crollare senza lottare.

Obiettivo salvezza, anche all'ultimo respiro

Ma è sul percorso futuro che Greco lancia il messaggio più forte. Non c'è spazio per sogni o ambizioni, ma solo per una cruda e pragmatica lotta per la sopravvivenza. «Dobbiamo salvarci, dovesse anche succedere ai playout, all'ultimo secondo», ha dichiarato, tracciando una linea netta. «La nostra strada è questa». Un reset totale delle aspettative, un bagno di umiltà necessario per affrontare una situazione che si fa sempre più critica, con la squadra ancora ultima, sempre senza considerare la Triestina penalizzata. Il tecnico ha poi aggiunto: «In questa partita siamo mancati nei duelli, anche in quelli più semplici. Il primo gol che prendiamo dopo un minuto è qualcosa di brutto da vedere».

Masi: «Limare gli errori individuali»

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il difensore Alberto Masi, tornato oggi dalla squalifica per il rosso rimediato con il Novara. Il giocatore ha sottolineato la necessità di una reazione di gruppo per uscire dal momento difficile. «Dobbiamo limare soprattutto gli errori individuali, perché poi quelli fanno la differenza, e cercare di tappare i buchi come reparto dove c’è l'errore del singolo». Per Masi, quella con l'AlbinoLeffe è stata una «brutta battuta d'arresto», ma la squadra ha il dovere di guardare avanti: «Fortunatamente giochiamo tra tre giorni e proveremo a invertire questa rotta. Sono convinto che questa squadra possa dire la sua».

Il messaggio è chiaro: testa bassa e lavorare. L'unica ricetta per una Pro Patria che, dopo un giovedì da incubo, è chiamata a una risposta immediata. Lunedì, nel prossimo impegno in casa del Cittadella, non ci sarà più tempo per le parole, ma servirà solo una prestazione di carattere per fermare l'emorragia.

Giovanni Ferrario


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