Torna anche quest’anno il Premio Villa, giunto alla sua settantesima edizione, con la cerimonia in programma sabato 27 settembre alle 15 alla Sala Tramogge di via Molino 2. Un appuntamento che non celebra soltanto il merito scolastico, ma anche l’impegno civico e il valore della solidarietà, grazie al sostegno determinante del Lions Club Lombardia Digital Ld, che da due anni ha scelto di farsi promotore attivo di questo service.
La giornata avrà un ospite d’eccezione: la dottoressa Giada Ragone, professoressa associata di diritto costituzionale all’Università degli Studi di Milano, che interverrà sul tema portante di quest’anno, “Il diritto all’istruzione e alla solidarietà”.
I numeri raccontano l’ampiezza dell’iniziativa: 62 studenti premiati - 37 ragazze e 25 ragazzi - provenienti dalle scuole primarie e secondarie di Busto Arsizio. Un traguardo che si aggiunge a una lunga tradizione: oltre 3.300 alunni riconosciuti dal 1955 ad oggi.
A sottolineare il valore del contributo Lions è Jacopo Agosti, presidente dell’associazione In-nova: «Grazie al sostegno dei Lions abbiamo potuto trasformare questo premio in qualcosa di davvero significativo. I fondi donati ci hanno permesso di acquistare ingressi al Museo Tattile di Varese: non un semplice libro che rischia di restare su uno scaffale, ma esperienze culturali concrete, capaci di lasciare un segno nei ragazzi».
L’impegno del Premio Villa 2025 non si esaurisce con la cerimonia. Durante l’anno sono stati promossi progetti speciali: incontri con rifugiati politici che hanno raccontato alle classi delle scuole medie il proprio percorso e il valore del diritto all’istruzione, lezioni dedicate agli alunni di quinta elementare sullo stesso tema e infine una raccolta di materiale scolastico destinato ai bambini della Guinea Bissau.
Un mosaico di iniziative che ribadisce l’essenza del Premio: premiare i meriti, ma soprattutto educare alla cittadinanza attiva e alla solidarietà. E, come sottolinea Agosti, «questo è possibile perché i Lions hanno scelto di prendersi a cuore il futuro dei nostri giovani».