Politica - 18 settembre 2025, 16:05

«Alla destra non importa dei cittadini»: la maggioranza affossa la proposta di legge popolare per cambiare la sanità lombarda

Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia votano per bloccare la proposta sostenuta da oltre 100 mila firme. Il Pd: «Daremo battaglia, cambiare si può»

La protesta del Gruppo consiliare del Partito Democratico in Consiglio regionale

La protesta del Gruppo consiliare del Partito Democratico in Consiglio regionale

La maggioranza di destra in Regione Lombardia fa muro contro la legge di iniziativa popolare sostenuta dal PD per cambiare la sanità lombarda: oggi in commissione sanità del Consiglio regionale Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno votato per l'archiviazione della proposta di legge, tecnicamente per proporre all’assemblea il “non passaggio alla trattazione degli articoli”. Con questa decisione, se la maggioranza confermerà la scelta, la legge sarà affossata senza nemmeno essere discussa nel merito.

La proposta di legge, sottoscritta da oltre centomila cittadini, mira a fermare la privatizzazione continua della sanità lombarda e a riaffermare il diritto alla salute, oggi negato a moltissimi cittadini a causa delle insostenibili liste di attesa. Punta a modificare i principi della legge regionale approvata nel 2009, per correggere la rotta della sanità lombarda insistendo sulla universalità del servizio, la centralità della prevenzione, la priorità dei servizi territoriali e il governo pubblico degli erogatori. Questo ultimo punto, centrale nella proposta di legge, significa cancellare la logica secondo cui i grandi gruppi privati sono liberi di fornire solo le prestazioni che rendono economicamente, mentre su altre prestazioni meno remunerative il pubblico viene lasciato solo e le liste d’attesa diventano insostenibili.

“Daremo battaglia – assicurano Pierfrancesco Majorino e Samuele Astuti capogruppo e consigliere del Pd - Alla destra non importa che la sanità lombarda stia affondando e che tutti i dati, anche quelli del ministero, lo confermino. Non le importa dei cittadini che non riescono a curarsi o che lo devono fare spendendo migliaia di euro di tasca propria. Noi non ci fermiamo, daremo battaglia con ancora più convinzione e insisteremo in Aula perché la legge di iniziativa popolare venga discussa e approvata. Non accettiamo che la destra affossi anche questa, con le centomila firme di cittadine e cittadini lombardi che l’hanno sottoscritta, come aveva già fatto con il referendum a inizio legislatura, e soprattutto che continui con il suo progetto di smontare la sanità pubblica per favorire la privatizzazione. Cambiare si può, lo abbiamo scritto anche sui manifesti che abbiamo affisso in tutte le città della Lombardia e per questo noi continueremo a batterci”.

c. s.

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