“I ritardi ferroviari non sono solo un fastidio: ogni giorno costano carissimo a milioni di cittadini, che perdono colloqui di lavoro, visite mediche o intere giornate di viaggio. La mobilità non è un lusso, è un diritto. Per questo abbiamo presentato una proposta di legge che introduce i rimborsi automatici e più equi per chi subisce cancellazioni o ritardi”, ha dichiarato Maria Chiara Gadda, vicepresidente del gruppo Iv, durante la conferenza stampa “Tempo perso? No, rimborsato!” di presentazione della proposta di legge di cui è prima firmataria e sottoscritta da tutto il gruppo di Italia Viva.
“Il governo Meloni continua a parlare di infrastrutture strategiche, ma intanto lascia soli i cittadini a pagare i disagi. I cantieri sono indispensabili, ma non giustificano una gestione disorganizzata, informazioni carenti e una totale assenza di programmazione. Sulla base delle analisi di Altroconsumo, proponiamo, almeno fino al termine dei cantieri, rimborsi più giusti e senza burocrazia. È il minimo segno di serietà che le istituzioni devono ai cittadini. La copertura finanziaria è di 20 milioni di euro: una cifra sostenibile. Ora ci aspettiamo che gli altri gruppi la sottoscrivano e ci lavorino già dalla prossima legge di Bilancio. E tempo che la politica dimostri di essere dalla parte dei cittadini, non dei disservizi”, ha aggiunto.
Disabili pagano ritardi il doppio
"Le persone con disabilità pagano in modo due volte più pesante degli altri i disagi provocati dai ritardi e disservizi ferroviari”, ha aggiunto Maria Chiara Gadda, nel corso di “Tempo perso? No, rimborsato!”, alla Camera dei deputati.
"Bisogna pensare che spesso devono essere accompagnate dai caregiver e dai familiari, per esempio, per fare una visita medica. I ritardi finiscono per rendere impossibili spostamenti già di per sé complicati. E questo significa privare molte persone delle opportunità di cittadinanza attiva di cui godono gli altri cittadini. Le vicissitudini delle persone con disabilità devono essere per il Parlamento e soprattutto il governo un ulteriore incentivo a risolvere il problema dei disservizi ferroviari, condividendo la nostra proposta di legge. La politica deve offrire soluzioni ma anche dimostrare empatia rispetto ai problemi vissuti dai cittadini nella loro quotidianità”, ha concluso.