Scuola - 10 settembre 2025, 13:14

VIDEO. Primo giorno di scuola alle Tommaseo, tra sorrisi, lacrime, gioia e i "cinque" del sindaco: «Un’emozione che si rinnova»

L'Amministrazione comunale saluta i nuovi alunni dell'istituto di via Sanzio diretto da Cristina Parisini. L'assessore Colombo: «Qui ho vissuto gli anni più belli, i bambini non devono studiare per il numero, ma devono farlo per formare loro stessi e creare delle relazioni». Antonelli: «Anch'io ho fatto questa scuola, aiutatevi sempre tra di voi»

Il suono della prima campanella, si sa, è una sinfonia di emozioni contrastanti. E questa mattina, all'istituto comprensivo Nicolò Tommaseo di via Sanzio, la musica non era diversa. C'erano i sorrisi emozionati di chi non vedeva l'ora di iniziare una nuova avventura, gli abbracci stretti a mamma e papà, qualche lacrima timida subito consolata e l'entusiasmo incontenibile per i nuovi compagni. Una cerimonia resa ancora più intima dalla pioggia, che ha costretto a spostare il tradizionale appello nel cortile all'interno dell'atrio, creando un'atmosfera raccolta e familiare.

A dare il benvenuto a tutti gli alunni delle classi prime, sia della scuola primaria che della secondaria di primo grado "Prandina", c'era Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Emanuele Antonelli. Ad uno ad uno, i bambini sono stati chiamati con "amore e dolcezza" dalla dirigente scolastica Cristina Parisini, sfilando tra gli applausi dei genitori e ricevendo il "cinque" benaugurante del primo cittadino.

Per l'assessore alle Politiche Educative Chiara Colombo tornare alle Tommaseo ha significato un vero e proprio tuffo nel passato. «Per me è stato lo stesso – ha spiegato Colombo, a sua volta insegnante - perché io ho frequentato questa scuola, per cui sono entrata qui e ho vissuto gli anni più belli delle scuole elementari e delle scuole medie. Vedere questi bambini carichi di entusiasmo e di gioia coi loro docenti che li accolgono nel migliore dei modi, è la cosa più bella».

L'assessore ha poi rivolto un pensiero al significato profondo del percorso scolastico, che va oltre il semplice nozionismo. «I bambini devono crescere in un ambiente sereno, dove non ci sono angosce o cattiverie. Non devono studiare per il numero, ma devono studiare per formare loro stessi e creare delle relazioni». La sua speranza, ha concluso, è che i docenti lavorino non solo sulle competenze, ma «soprattutto su un contesto più emotivo, più sociale, che creino legami, legami veri che staccano i bimbi da quello che è il contesto tecnologico e li inseriscono all'interno di un contesto vero di vita». 

Anche il sindaco Emanuele Antonelli ha condiviso i suoi ricordi personali, parlando direttamente ai più piccoli con un tono paterno e divertito. «Guardate che è bellissimo, ragazzi. Ho fatto anch'io questa scuola, ho iniziato proprio qui», ha raccontato, strappando un sorriso a tutti. «Pensate che questa scuola, quando l'ho fatta io tantissimi anni fa, è rimasta esattamente uguale. L'unica cosa diversa era che noi avevamo era un calamaio; voi non sapete neanche cos'è» racconta, con il sorriso, il primo cittadino.

Il suo messaggio è stato un invito alla responsabilità, al divertimento e, soprattutto, alla solidarietà. «Ascoltate tanto gli insegnamenti dei vostri maestri, dei vostri professori e dei vostri genitori, perché fanno tanta fatica per voi, perché vi vogliono un bene incredibile», ha detto. «Studiate e divertitevi tanto coi vostri compagni, che saranno i vostri compagni della vita. E magari date una mano a chi ha un po' più bisogno di voi, al vostro amico o amica di fianco. Aiutatevi tra di voi. Il sindaco vi vuole tanto bene».

Presente alla cerimonia anche il consigliere Vincenzo Marra, che segue da vicino il mondo della scuola anche come infermiere per i bambini diabetici. Il suo augurio ha abbracciato l'intera comunità educante: «A studenti, insegnanti, personale scolastico e famiglie va il nostro augurio più sincero: che questi mesi siano ricchi di entusiasmo, impegno e soddisfazioni. La scuola non è solo luogo di studio, ma comunità viva, dove si costruisce il futuro. Che sia un anno di collaborazione, scoperta e fiducia».

Tra gli ultimi saluti e le foto di rito, le porte delle classi si sono aperte. Un nuovo anno è iniziato, carico di promesse, amicizie e scoperte, con l'augurio corale di tutta la città.

Giovanni Ferrario

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU