Milano - 08 settembre 2025, 22:34

A Palazzo Reale tra illuminismo ed impero “Appiani: il neoclassicismo a Milano”

La mostra sarà inaugurata il 23 settembre e resterà aperta fino all’11 gennaio 2026

A Palazzo Reale tra illuminismo ed impero “Appiani: il neoclassicismo a Milano”

Giunge nella sua città d’origine una grande retrospettiva su Andrea Appiani (Milano 1754-1817), figura emblematica del neoclassicismo milanese e nazionale tanto da essere conosciuto come il “pittore delle grazie”. La mostra, prodotta da Palazzo Reale, Civita Mostre e Musei, Electa e MondoMostre, sarà inaugurata il 23 settembre e resterà aperta fino all’11 gennaio 2026.

L’evento è inserito nel programma ufficiale dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, palinsesto multidisciplinare diffuso che animerà l’intera Nazione per promuovere i valori olimpici ma anche la cultura del bello,

Andrea Appiani

Nato a Milano nel 1754, Appiani già durante l’adolescenza si dimostrò incline all’arte riproducendo, nella bottega di Carlo Maria Giudici, le opere di Raffaello e Giulio Romano. Più avanti apprese, sotto la guida di Martin Knoller, le tecniche dell’affresco e del chiaroscuro. Le prime commissioni e la capacità di sperimentare tra decori ed altre opere oltre all’opportunità di visitare città d’arte come Parma, Bologna, Firenze, Roma e Napoli, lo portarono ad arricchire il suo bagaglio artistico. L’arrivo in Milano di Napoleone Bonaparte (1796) fu però la svolta per Appiani che, entrato nelle grazie del Generale, vide la sua carriera assumere i toni di una inaspettata notorietà. Bonaparte gli commissionò opere tra le più svariate come disegni, brevetti, allegorie, carte ufficiali e medaglie fino alla nota serie di affreschi realizzati all’interno di Palazzo Reale per magnificare l’epopea napoleonica, non pervenuti a noi e distrutti durante la Seconda guerra mondiale. Coperto di onori e riconoscimenti, trascorse gli ultimi anni in malattia fino alla morte, avvenuta nel 1817, ultimo baluardo artistico dell’epoca napoleonica, tramontata politicamente due anni prima ma rimasta viva attraverso le opere di questo artista fondamentale nella storia del neoclassicismo e del romanticismo.

La mostra

Saranno oltre 100 le opere esposte grazie ad un’attenta selezione del comitato scientifico (composto dai curatori Fernando Mazzocca, Francesco Leone e Domenico Piraina oltre che da Alessia Alberti, Rèmi Cariel, Emanuela Carpiani, Elisabeth Caude, Simone Percacciolo, Mariangela Privitera, Xavier Salmon, Paolo Strada, Francesca Tasso e Paola Zatti) che si è avvalso anche di numerosi prestigiosi prestiti da grandi collezioni internazionali (Louvre, Musèe Carnavalet, Chateau de Malmaison et Bois-Prèau di Parigi, Musèe National des Chateaux de Versailles) e nazionali con dipinti e disegni provenienti dalla Pinacoteca del Castello Sforzesco, Pinacoteca e Accademia di Brera, Galleria d’Arte Moderna, Musei Civici di Brescia, Villa Carlotta oltre che da collezioni private. Una carrellata di gemme preziose che raccontano con profondità ed ampiezza l’identità intellettuale di Appiani, “primo pittore” del Regno d’Italia napoleonico. Tutto il mondo culturale della sua epoca si è avvalso delle sue capacità, permettendo di illustrare con tratto e delicatezza religione, aristocrazia e politica. Uno spaccato di un periodo della storia italiana che ha creato opere armoniose e dalla raffinatezza senza tempo, tramandate a noi con cura ed attenzione. La mostra di Palazzo Reale è dunque una piacevole riscoperta di un artista didascalico del suo tempo ma con quella capacità di raccontare con plasticità ritratti, monumenti e la grandezza di un’epoca, quella tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800 della Milano che ancora possiamo intravedere ai giorni nostri.

È stato prodotto per l’occasione un corposo catalogo contenente saggi e approfondimenti oltre alle schede scientifiche, edito da Electa.

Main sponsor dell’iniziativa è Fondazione Bracco, sempre presente nella diffusione della cultura come strumento di accrescimento sociale mentre Biofer Spa ha finanziato il restauro del cartone del Louvre e di diverse opere restituite a Palazzo Reale. Da sottolineare la collaborazione offerta dalla Federazione Europea delle Città Napoleoniche (FECN) e dell’Associazione Europea delle Residenze Reale, partners di prestigio per dare un ulteriore respiro internazionale ad una mostra da non perdere.

“Appiani. Il neoclassicismo a Milano”

Palazzo Reale dal 23 settembre all’11 gennaio 2026

Info e prenotazioni

palazzorealemilano.it - Prenotazioni gruppi e scuole: - Call center 0281114994
Mail: serviziculturali@civita.art

Orari: Da martedì a domenica ore 10 -19:30 - giovedì chiusura alle 22:30.
Per le mostre gratuite ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
lunedì chiuso.

Giuseppe De Carli

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