Cronaca - 08 settembre 2025, 11:07

VIDEO e FOTO. Carenza di personale, i vigili del fuoco protestano a Busto. Il sindaco: «Sono i nostri angeli custodi, vanno aiutati»

«Mancano 100 uomini in provincia di Varese, il soccorso è a rischio», è il grido d'allarme dei pompieri. I sindacati denunciano una situazione insostenibile e annunciano nuove mobilitazioni. Al sit-in presente anche Antonelli: «Il Ministero deve intervenire»

Una protesta pacifica ma rumorosa, a cui hanno partecipato decine di pompieri, rappresentanti sindacali e anche amministratori locali, tra cui il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, e quello di Cavaria, Franco Zeni, lui stesso un ex vigile del fuoco.

Il cuore del problema è stato spiegato chiaramente da Francesco Favara, rappresentante della Uilpa: «Siamo qui perché abbiamo una carenza ormai diventata cronica al comando di Varese. Tra le assegnazioni che non vengono fatte da parte degli uffici centrali, più tutte le carenze che ci sono per effetto di leggi speciali e assenza a vario titolo, ci troviamo con il 20% in meno di personale, che si attesta a circa 100 unità in meno».

Una voragine in un organico previsto di 510 unità, di cui una fetta importante è assorbita dall'aeroporto di Malpensa. Le conseguenze, come sottolineato da Favara, ricadono direttamente sulla cittadinanza: «Con la carenza che abbiamo oggi, magari ci ritroviamo a chiudere le caserme (ndr come accade a Somma Lombardo) per mancanza di uomini che possono intervenire. Ad oggi nemmeno è più garantito il soccorso a tutti i cittadini in maniera equa, perché qualora chiudiamo una caserma ci ritroviamo a non garantire l'intervento tempestivamente. Magari arriverà, però non dalla sede più vicina».

La protesta di oggi è solo il primo passo. I sindacati hanno annunciato un'altra manifestazione per il 15 settembre davanti alla Prefettura di Varese e non escludono azioni più incisive. «Non ci fermeremo qui», ha avvisato Favara, «procederemo sicuramente con lo sciopero. Vogliamo delle risposte e quantomeno la risoluzione del problema. Qualora non dovessero mandare degli uomini, che mandassero delle risorse economiche, perché così non si può continuare».

Ma perché Varese fatica così tanto a trattenere il suo personale, che corrisponde a una fetta di maggioranza di quello impiegato nell'area? Secondo Davide Farano della FpCgil, il problema è anche economico. «Direi essenzialmente è un problema retributivo», ha affermato. «La retribuzione bassa non permette alle persone che non sono stanziali ma che arrivano qui da altre parti d'Italia, di crearsi una vita qui e una famiglia qui, ma li invitano a ritornare il prima possibile più vicino possibile alle zone di origine, giustamente. Se non agiamo sulla leva economica, il territorio di Varese, come negli ultimi anni, sarà sempre un territorio di passaggio, ma non un territorio d'arrivo. Questo è il vero problema».

Tra i manifestanti, striscioni emblematici riassumevano il malessere. Uno, giocando con un vecchio motto, recitava "Il pompiere paura non ne ha", ma la parola "paura" è stata cancellata e sostituita con "personale". Un altro, più diretto, era un appello accorato: "Aiutateci ad aiutarvi".

Presente al sit-in sul Sempione per mostrare la sua solidarietà, il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli ha promesso un intervento diretto. «Bisogna rivolgersi chiaramente al Ministero, bisogna fargli capire l'importanza del corpo dei vigili del fuoco. È un corpo fondamentale per la sicurezza di tutti i cittadini», ha dichiarato. «Diciamo sempre che sono tutti i nostri angeli custodi. Beh, gli angeli custodi vanno aiutati però, perché senza mezzi, senza personale... Loro fanno un sit-in ma se suona la sirena sono pronti a partire. Appena tornerò in Comune mi rivolgerò subito al Ministero, scriverò una lettera formale, ma farò anche qualche telefonata formale e informale. Ricordiamoci che qua abbiamo Malpensa. Vogliamo la sicurezza? E allora diamogli anche gli uomini e i mezzi per far sì che questa sicurezza ci sia».

Il comunicato stampa diffuso dai sindacati (Conapo, Fns Cisl, Uilpa, FpCgil, Confsal, Usb) ricorda l'unicità della provincia di Varese, con i suoi rischi antropici, nucleari, la rete autostradale tra le più trafficate d’Europa e, non ultimo, l’aeroporto di Malpensa, che da solo richiede un enorme impegno. Un carico di lavoro da circa 10.000 interventi annui che, con un personale sovraccaricato e un dispositivo di soccorso in crisi, diventa ogni giorno più difficile da sostenere.

Giovanni Ferrario

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU