Storie - 05 settembre 2025, 12:15

Denis Buosi e quell’incontro con Giorgio Armani: «Un genio, anche nell’assaggiare il cioccolato…»

Il pasticcere di Venegono racconta la sua esperienza con lo stilista venuto a mancare ieri, per cui ha prodotto per sette anni i cioccolatini venduti nei suoi negozi di tutto il mondo: «Quando mi hanno detto che voleva incontrarmi pensavo mi stessero prendendo in giro… Si è seduto dall’altra parte del tavolo, mi ha chiesto come andava il lavoro e ha degustato il cioccolato come un professionista. Una persona che, nonostante fosse affermata, mi ha messo a mio agio e si è rivelato molto umile»

Denis Buosi e quell’incontro con Giorgio Armani: «Un genio, anche nell’assaggiare il cioccolato…»

Continua il cordoglio per la scomparsa di Giorgio Armani, lo stilista famoso in tutto il mondo scomparso nella giornata di ieri (leggi QUI).

Dalla nostra provincia un ricordo da parte di chi Armani lo ha incontrato e ci ha lavorato assieme: il pasticcere Denis Buosi, che dal 2005 al 2012 si è occupato della produzione dei cioccolatini con il marchio dello stilista da lui venduti.

«Ho iniziato questa collaborazione nel 2005 - racconta Buosi - quando a Milano ha aperto in via Manzoni il punto vendita Armani Dolci. Tramite una multinazionale belga, da cui io acquistavo il cioccolato, ha indetto una sorta di concorso a cui ho partecipato».

Dopo una settimana, Buosi viene avvisato che il suo prodotto era stato selezionato. Ultime indicazioni su forma e gusti dei prodotti da preparare e poi la comunicazione che il signor Armani voleva incontrarlo personalmente.

«Quando me l’hanno detto pensavo mi stessero prendendo in giro… MI hanno dato appuntamento in via Borgonovo, dove aveva una sua abitazione. Mi sono presentato con la mia scatola di cioccolatini, ci hanno fatto accomodare e disporre i cioccolatini su un tavolo. Dopo cinque minuti, è arrivato lui».

«Si è seduto dall’altra parte del tavolo - continua Buosi - e prima di tutto mi ha chiesto un po’ come andava il lavoro. Io ho sempre sostenuto fosse un genio, e si è rivelato tale anche nell’assaggiare il cioccolato: esattamente come i professionisti lo ha prima guardato e poi tagliato a metà per osservare la camicia (la parte esterna) e il ripieno».

I cioccolatini erano mirati alla clientela dei negozi Armani, quindi in prevalenza asiatici. Motivo per cui i gusti dei ripieni erano molto particolari: al gusto goma (quindi al sesamo) e al soshu (un’acquavite di frumento).

«Mi ha chiesto a quanto poteva venderli nel suo negozio. Gli ho detto che io a Venegono li vendevo a 70 centesimi, ma con su il suo marchio poteva venderli al prezzo che voleva. Mi ha domandato se andava bene 2,50 euro come prezzo».

E dopo Milano, il mercato si è allargato, per Armani e quindi anche per Buosi: Dubai, Bahrain, Shangai, Tokyo: «I cioccolatini viaggiavano con i suoi mezzi privati: ci mettevano di meno ad arrivare a Hong Kong che a Roma…».

«Siamo andati avanti fino al 2012. Avevo chiesto di avere la visibilità, perché nel contratto era prevista la riservatezza. Ho rescisso il contratto, ma le ricette erano mie, perciò ho venduto il know-how. Il signor Armani non l’ho più incontrato, se avesse deciso lui chissà… Ma sicuramente è stata un’esperienza positiva, che mi ha fatto crescere personalmente e imprenditorialmente».

Di sicuro un’esperienza che Buosi non scorderà mai, essersi trovato di fronte a un gigante della moda e dell’imprenditoria: «Ho un ricordo sicuramente positivo. Una persona che, nonostante fosse affermata, mi ha messo a mio agio e si è rivelato molto umile. Sicuramente è stato L’unico rammarico è stato incontrarlo una volta sola…».

Lorenzo D'Angelo

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