Nell’immaginario collettivo esiste un artista che più di altri ha incarnato il senso della fantasia applicata alla realtà: costui è il milanese Bruno Bozzetto, maestro del cartone animato. In una mostra, inaugurata il 15 marzo e visitabile fino al 30 novembre 2025 alla CinetecaMilano, viene raccontata un’esperienza artistica unica ed inimitabile.
Ci sono personaggi che il tempo non cancella ma rende speciali per il loro approccio disincantato alla vita. Tra questi troviamo Bruno Bozzetto cui la CinetecaMilano rende omaggio con una carrellata di oggetti ed immagini che raccontano la vita del disegnatore milanese e sottolineano la sua arte.
Bruno Bozzetto
Bruno Bozzetto nasce a Milano il 3 marzo del 1938. Con una carriera alle spalle di 60 anni è ritenuto uno dei Cartoonists più eclettici e influenti di ieri e di oggi. Dagli anni Sessanta a oggi conta più di 300 pellicole che gli hanno valso 130 riconoscimenti tra cui il celebre Winsor McCay Award, 5 Nastri d’ Argento, una Laurea ad Honorem, 15 Premi alla Carriera, la Nomination all’ Oscar per “Cavallette” e l’Orso d’ Oro di Berlino per “Mr Tao”. Tra i titoli più noti di propria produzione e co-produzione “West&Soda” (1965), “Vip mio fratello Superuomo” (1968), “Allegro non troppo” (1976), “Il Signor Rossi cerca la felicità” (1975), “Sotto il ristorante cinese” (1987), “Europa & Italia” (1999), “Quark” e “Superquark” (rubrica divulgativa del giornalista scientifico Piero Angela). Sempre con i personaggi Vip e Supervip è in corso di realizzazione a una graphic novel per una casa editrice francese. Oggi Bruno continua a operare nel settore creando soggetti, animando e illustrando, ma anche collaborando a progetti più ampi tramite lo Studio di produzione Bozzetto&Co. Continua, inoltre, a presenziare a Festival, eventi, convegni, lezioni universitarie in Italia e nel mondo.
La mostra
Il materiale esposto racconta attraverso 70 rarissimi rodovetri (particolari fogli trasparenti n acetato di cellulosa sui quali il disegno dell’animatore viene stampato e poi dipinto) di cui alcuni resi più fruibili attraverso la realtà aumentata, manifesti e la possibilità di guardare i 60 cortometraggi realizzati da Bozzetto attraverso delle piccolissime sale cinematografiche che potranno contenere massimo tre persone. Il visitatore entra dunque in un percorso fantastico, che stimolerà la fantasia dei più piccoli e riattiverà i “cassetti della memoria” nei più grandi. E ancora, fotografie, spezzoni di lungometraggi, la sua “fattoria” posta nell’atrio del MIC, gadget, peluche, pupazzi, federe, lenzuola, grembiuli da cucina, oggetti che hanno riscosso anche un grande successo di marketing. Uno spazio è dedicato alla sua ultima creatura su carta, Doggy, la sua cagnolina. Particolarmente interessanti sono i mezzi su cui Bozzetto ha lavorato, con tecniche che si sono poi evolute nel tempo. La rassegna si chiude con un focus sui grandi film di animazione di ieri e di oggi, completati da quelli realizzati da Bozzetto.
“Bruno Bozzetto è un artista pop, - commentava Matteo Pavesi, direttore di Cineteca Milano e curatore della mostra al momento dell’inaugurazione - racconta il nostro contemporaneo, scardinando a partire dagli anni Sessanta i luoghi comuni della nostra società con asciutta ironia. Intercetta con anticipo i totem, le auto, gli elettrodomestici, le Tv, lo smog, le vacanze, il sesso, il traffico, le donne e li ri-racconta filtrandoli attraverso l’icona del signor Rossi. Rivisita i generi cinematografici anticipando il postmoderno, uno su tutti West and Soda (1965), e attraversa tutti i media contemporanei. Disegna fumetti per riviste, gira in pellicola 16 e 35mm, realizza serie per la Tv, pubblicità, spot e cartellonistica, sperimenta i nuovi linguaggi della Rete, raggiungendo pubblici diversi e trasversali, li traduce in disegni animati per tutti e per Quark concetti di fisica, matematica, chimica quantistica, astronomia. È super pop anche nel costruire videoclip indelebili di hit su vinile a 45 giri legate a trasmissioni televisive storiche. Il Cavallino Michele, Isotta, Johnny il bassotto conquistano i bambini, ma è il mondo adulto che li celebra acquistando dischi e pupazzi, magliette, biancheria per la casa decorati di questi paladini della Tv e trasformati a loro volta in oggetti vintage oggi ricercatissimi. Bruno Bozzetto, come le sue opere, si trasforma in continuazione anticipando, ad esempio, il mood popolare odierno legato ai temi ambientali. Lotta per la difesa di tutti gli animali e di tutte le piante collocandoli come reali interlocutori per la salvaguardia del pianeta. Non è però un animalista ortodosso o un vegano intransigente, ma un artista che racconta la bellezza della vita se vissuta in armonia e nel rispetto di tutte le altre vite: quelle dei fiori, delle piante, delle pecore… e della cagnolina Doggy, una delle sue ultime creature su carta. La mostra la “Pop Art molto animata di Bruno Bozzetto” ideata da Cineteca Milano in simbiosi con Anita e Irene Bozzetto, racconta questo Bruno Bozzetto, autentico artista della pop art italiana. Il percorso proposto non è cronologico, ma una sfida a riconoscere i temi, i colori, i tessuti, le parole d’ordine del pop nella sua opera complessiva. Il visitatore può guardare le opere con i propri occhi o con la realtà aumentata, ascoltare una canzone animata o trasformarsi in “karaokista d’eccezione”, “vedere in piccolo”, nei micro-cinema Bruno 1 e Bruno 2, decine di corti del maestro, o entrare nella sala cinema del museo per ammirare in grande i film di Bruno che proietteremo”.
Per tornare bambini, ma con gli occhi di un adulto dagli occhi del fanciullo, questa mostra stupirà e farà sorridere, tra messaggi sociali e la leggerezza ed unicità dei disegni animati.
“La Pop Art animata di Bruno Bozzetto”
Museo Interattivo del Cinema – Viale Fulvio Testi 121 – Milano
Dal 15 marzo al 30 novembre
A cura di Matteo Pavesi con la collaborazione di Anita ed Irene Bozzetto
Biglietti: Cineteca di Milano