Il primo passo verso una normalità segnata dall’orologio del campanile è stato fatto: chi, nel cuore di Sacconago, getta lo sguardo su uno dei simboli del rione e di Busto trova, di nuovo, l’ora esatta. Ma il ritorno del suono familiare delle campane non è ancora avvenuto e potrebbe non essere imminente. Il fulmine che si è abbattuto sulla torre della “chiesa vecchia” alle 3 del 20 agosto ha lasciato il segno.
E se le lancette hanno ricominciato a girare, le campane restano desolatamente ferme. Gli approfondimenti sono ancora in corso ma sembra che il fulmine abbia colpito una campana, andando a interessare motore e relè dell’impianto. Un episodio che solo in parte si può classificare alla voce “fatalità”: l’intensità crescente dei temporali, dovuta al cambiamento climatico, fa aumentare anche la frequenza dei fulmini, con picchi fra luglio e agosto. E relativi, possibili danni.