Il segretario provinciale del SAP Varese Cristian Sternativo interviene dopo le polemiche che si stanno susseguendo in questi giorni sull’utilizzo del Taser (arma ad impulsi elettrici), strumento in uso alle FF.OO. dal 2020, dopo aver superato una sperimentazione iniziata nel 2017 che si è svolta con la collaborazione tra il Ministero dell’Interno e il Ministero della Sanità dove, quest’ultimo, l’ha definito un ottimo strumento e soprattutto sicuro.
Infatti, per il SAP che è stato il primo sindacato a promuoverne la diffusione, quest’arma resta ad oggi quella più sicura in dotazione alle FF.OO., garantendo un ottimo grado di sicurezza sia per gli operatori, evitando pericolose e dannose colluttazioni, che per gli stessi cittadini, siano essi vittime o autori dei fatti per cui si interviene.
È infatti noto, e lo affermano anche le statistiche, che la pistola ad impulsi elettrici ha dimostrato di avere un gran potere di deterrenza, poiché in molti casi ha risolto delle situazioni delicate con la sola estrazione o tramite la procedura, ben congeniata, degli avvertimenti prima dell’esplosione dei dardi, facendo desistere il malintenzionato dal portare a termine la sua azione o comunque evitandone il contatto fisico. Tutto questo grazie anche alla grande professionalità dei colleghi e alla formazione ricevuta che porta alla consapevolezza che lo strumento in questione è un’arma e come tale viene utilizzata, e quindi solo quando non vi sono altre vie da percorrere.
Nell’ultima settimana nella provincia di Varese è stato utilizzato in ben tre occasioni (QUi il caso di Busto, Ndr), una delle quali è stata la prima volta in cui il Taser veniva utilizzato nell’aeroporto di Malpensa, dove è risaputo che anche l’utilizzo dello spray urticante è altamente rischioso, considerando il sistema di areazione che lo propagherebbe in maniera incontrollata in aree chiuse ed affollate, risultando ancora una volta lo strumento più sicuro per queste realtà. Discorso applicabile anche in ambienti quali i vagoni di un treno.
Cristian Sternativo ritiene che il Taser sia uno strumento fondamentale ed imprescindibile per gli operatori delle FF.OO. e si dovrebbe pertanto investire in una formazione sempre più capillare al fine di mettere tutto il personale nelle condizioni di poterlo avere al seguito, situazione ancora ben lontana dalla realtà attuale dove ancora vi sono equipaggi che devono rinunciare al taser a causa della mancata formazione degli operanti.
In conclusione, a parer nostro questo strumento è intoccabile ed andrebbe maggiormente diffuso tra i pattuglianti tenendo conto che ci sono numerose evidenze sul fatto che evita conseguenze gravi, analizzando i dati in maniera corretta e completa, senza strumentalizzazioni di qualsiasi natura, tenendo in considerazione che prima dell’introduzione del taser in casi estremi si passava all’arma d’ordinanza, strumento letale - a differenza degli impulsi elettrici - che sicuramente non dava le medesime garanzie, non fermandosi ai soli decessi. Infatti, i dati riportano che sia un’arma meno lesiva rispetto alla pistola d’ordinanza e solo 3 casi su 1000 hanno portato, fino ad ora, per delle concause al decesso della persona violenta.