«Peppino era un portatore di gioia». Il ricordo dello scrittore Luigi Giavini si unisce a quello di tante persone grate per aver conosciuto Giuseppe Orazi, scomparso a 98 anni.
Un uomo che sapeva unire eleganza e simpatia e che amava tanto, tantissimo Busto Arsizio. In particolare, tutto conosceva e ha saputo raccontare del quartiere dei Frati. Tant'è che in occasione delle celebrazioni dei loro 120 anni in città aveva partecipato a un libro con le sue "Testimonianze di vita sotto il campanile" (LEGGI QUI).
Giavini ricorda con commozione una sua visita: «Due giorni prima di partire per Macugnaga mi portò una stupenda preghiera». Si tratta di versi scritti da Davide Maria Turoldo che trasmettono la profonda spiritualità della montagna.
«Di lui mi ricordo anche come andava a Milano, sotto i bombardamenti per lavorare - dice ancora Giavini - Operava per una ditta commerciale tessile».
Incontrare Peppino, in ogni circostanza, era sempre una benedizione: dalle conversazioni con lui si apprendeva tanto, incantati da quanto sapeva, e con che garbo lo trasmetteva.
Giuseppe Orazi lascia le due amate figlie Elena e Laura con le loro famiglie. Il funerale verrà celebrato sabato 23 agosto alle 11 naturalmente nella chiesa del Sacro Cuore. Fino al momento delle esequie riposa alla Casa funeraria "Le Origini - Mismirigo" in viale Sicilia 5.