Cronaca - 18 agosto 2025, 07:20

Cuoco e cameriere in "nero" scoperti dalla Guardia di Finanza di Varese: denuncia, attività sospesa e maxi multa per il datore di lavoro

Prosegue la lotta delle Fiamma Gialle della nostra provincia contro il lavoro sommerso: nei guai è finito il titolare di un esercizio commerciale di Cassano Magnago operante nel settore della ristorazione. Uno dei due era anche irregolare sul territorio nazionale

(foto d'archivio)

(foto d'archivio)

Prosegue incessante l'impegno della Guardia di Finanza volto alla tutela della collettività e della legalità economico-finanziaria nonché alla prevenzione e alla repressione delle violazioni in materia di “lavoro sommerso”.

Fra le situazioni più rilevanti si segnala quanto emerso nel corso dell’intervento effettuato dai Finanzieri della Compagnia Gallarate presso un esercizio commerciale di Cassano Magnago, operante nel settore della ristorazione, dove, tra i 7 lavoratori trovati intenti a prestare la loro opera, due sono risultati in “nero”, impiegati, rispettivamente, con mansioni di cuoco e cameriere.

Al trasgressore sono state irrogate sanzioni amministrative per un ammontare compreso tra 4.290 e 25.740 euro, aumentato del 20% a causa della presenza di un lavoratore irregolare sul territorio nazionale, come riscontrato dall’analisi documentale in suo possesso. In particolare, il lavoratore di origine straniera ha esibito, durante il controllo, un passaporto scaduto nel 2018 e mai rinnovato, nonché un permesso di soggiorno anch’esso scaduto. Accertata la sua condizione di irregolarità, lo stesso è stato accompagnato presso gli uffici della Questura di Varese, dove gli è stato notificato un decreto di espulsione dal territorio nazionale. Per tali motivi, il datore di lavoro è stato deferito alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio.

Inoltre, essendo stata superata la soglia del 20% dei lavoratori irregolari sul totale degli impiegati, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Varese ha adottato, su richiesta dei militari della Guardia di Finanza di Gallarate, un provvedimento di sospensione dell’attività nei confronti dell’esercente; quest’ultimo potrà revocare tale misura mediante la regolarizzazione dei lavoratori e il versamento di una somma pari a 2.500 euro per ciascun lavoratore irregolare.

L’attività della Fiamme Gialle s’inquadra, in particolare, in due dei principali obiettivi perseguiti dal Corpo: arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena e completa osservanza della legge e tutelare proprio la parte più debole in un rapporto di lavoro, ovvero i lavoratori. Questi ultimi, infatti, lavorando in “nero” o in maniera irregolare, non vedono riconosciuta alcuna copertura previdenziale e assicurativa, con gravissime conseguenze sia sulle legittime aspettative di maturazione dei requisiti pensionistici, sia sulle garanzie in tema di infortuni sul lavoro.

Si evidenzia che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

Comunicato stampa Guardia di Finanza

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