Ha compiuto cento anni il 9 agosto, Angelo Beretta. Ma ha atteso qualche giorno per festeggiare, perché ci fossero proprio tutti. Del resto, ha aspettato per un periodo ben più lungo l'occasione di vedere il mare: "incontro" che ha fatto quest'anno nel soggiorno organizzato dalla Provvidenza in Liguria.
Lucido, arguto e pronto a condividere la sua ricetta per la longevità, Angelo. Senza dimenticare la donna che l'ha conquistato e che ha sposato, nel 1949: «Adriana ballava così bene, anch'io eh, ero proprio bravo. Era bella e brava. Ballavamo tutto. Lavoravamo tanto, però». Sono proprio il lavoro, nel settore metalmeccanico alla Comerio, e la serietà con cui si affrontava l'esistenza -, senza dimenticare quei momenti di svago che univano ulteriormente - , i cardini di questo lungo percorso. E se si poteva fare del berne, meglio ancora: «Oggi c'è troppa impazienza».
Al momento di spegnere le candeline, accanto a lui il vicepresidente della Provvidenza Romeo Mazzucchelli, l'assessore Mario Cislaghi che ha portato gli auguri del sindaco Emanuele Antonelli e di tutta la città, il figlio Dario. Ma anche operatori e ospiti del reparto, tutti coloro che hanno voluto condividere un pensiero con Angelo.
Il quale, da pescatore, ha sempre frequentato i fiumi e il lago Maggiore: «Ma il mare, no. Non l'avevo mai visto». È riuscito ad ammirarlo e bagnarci i piedi, a 99 anni. Un'emozione da lui rivissuta, che colora il suo sorriso.
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