Come annunciato la maggioranza guidata da Fabiana Ermoni ha deciso di non farsi fermare da quanto accaduto durante l’ultimo consiglio comunale (Leggi QUI) e ha convocato due nuove sedute dell’assemblea per approvare la modifica allo statuto comunale con la quale intende abrogare l’articolo 43 comma 3.
Il primo di questi due consigli comunali, dunque, si è svolto nel tardo pomeriggio di martedì 29 luglio, e ha visto maggioranza e parte dell’opposizione, la consigliera Rossetti, infatti, è stata dichiarata assente giustificata, confrontarsi ancora una volta sull’opportunità di eliminare i passaggi dello statuto che prevedono la possibilità per i cittadini di visionare e presentare osservazioni ai nuovi regolamenti.
«Riponiamo lo stesso punto già discusso nella scorsa seduta – ha spiegato la sindaca Ermoni – ribadendo che non si tratta di qualcosa voluto dalla giunta, ma di un problema posto dal responsabile ufficio affari generali, che ha evidenziato le difficoltà relative a quello che è uno strumento fatto male, impreciso, non completo e mai pubblicizzato.
All’interno di questo comma, infatti, ci sono alcune importanti manchevolezze: quali sono i temi assoggettabili alle osservazioni? Quali i termini di tempo in cui presentarle? Qual è l’ufficio che le deve ricevere e chi le deve valutare? Quali sono i tempi tra l’adozione e l’approvazione e quanti giorni hanno i cittadini per presentare i loro pareri? Se vengono accolti, l’iter prosegue o ricomincia?».
Tutti aspetti che, secondo quanto riportato dalla prima cittadina, non rendono applicabile questo passaggio dello statuto, creando solamente problemi agli uffici; per questo si intende abrogarlo, anche in virtù del fatto che alcuni documenti sono già soggetti per legge alle osservazioni, mentre altri possono esserne soggetti.
Ed è proprio per questi ultimi che, come ha sottolineato la vice sindaca Laura Bonfanti, la maggioranza intende «introdurre nuovi strumenti di partecipazione, che saranno chiari, fruibili e di facile accesso.
Stiamo già ragionando su altri modi per far partecipare la cittadinanza, e nei prossimi mesi convocheremo una commissione per valutare insieme alle minoranze alcuni strumenti per coinvolgere e far partecipare i gorlesi alla vita del paese».
Ragioni che non hanno convinto Fabio Lorvetti, che ha ribattuto come «lo statuto è il documento più importante per il comune, ed è per questo che noi abbiamo istituito una commissione apposta per modificarlo.
Voi, invece, nell’ultimo anno avete fatto due cambiamenti, e in entrambi i casi senza condividerli e senza incontri di preparazione, portandoli direttamente in consiglio forti della vostra maggioranza.
Da parte nostra, invece, riteniamo utile una commissione che ci permetta di confrontarci e discutere insieme le modifiche, per poi portarle in consiglio come frutto di una scelta condivisa».
Non sono mancate, poi, alcune riflessioni sull’importanza del comma che la maggioranza propone di abrogare: «Riteniamo che in questo modo si stia riducendo il principio di trasparenza e di partecipazione dei cittadini, per questo la consideriamo una scelta antidemocratica – ha proseguito Lorvetti – a prescindere dal fatto che sia o meno stato applicato dagli uffici, il volerlo togliere a tutti i costi significa privare i cittadini di uno strumento per essere partecipi.
Il definirlo carente in alcuni aspetti, a parer nostro, è solo una questione del punto di vista di chi vuole a prescindere mettere in discussione il testo che volete abrogare, per approvare, nonostante tutto, ciò che avete deciso.
Per questo chiediamo di ritirare questo punto, convocare a settembre una commissione che ci permetta di tornare in consiglio con un nuovo testo frutto di una scelta condivisa».
Proposta che, come prevedibile, non è stata accolta dalla sindaca: «Io avevo già proposto durante la scorsa seduta di rinviare il punto, proposta che non è stata accettata; ora intendiamo proseguire con la votazione, perché questo comma sta veramente complicando il lavoro della macchina amministrativa a causa della mancanza dei dettagli e della parte tecnica, va ripensato in maniera più corretta.
Inoltre – ha concluso Fabiana Ermoni – vorrei solo ricordarvi che nel 2019 avete sì convocato una commissione, ma i commissari di minoranza si sono ben presto dimessi perché non si sentivano ascoltati e percepivano che le loro ragioni non erano prese in considerazione».
La seduta, dunque, si è conclusa con la votazione favorevole della maggioranza, che segna un passo in più verso l’abrogazione dell’articolo 43 comma 3 dello statuto comunale, che, salvo sorprese dell’ultimo minuto, sarà ufficializzata durante il consiglio di venerdì 1 agosto.