Politica - 29 luglio 2025, 16:48

Astuti: «Fibromialgia, stanziati 200mila euro per le spese sanitarie. È un primo passo storico»

Approvato un emendamento del Pd all’assestamento di bilancio lombardo: per la prima volta previsti fondi per i malati di fibromialgia in attesa del riconoscimento nei Lea

Astuti: «Fibromialgia, stanziati 200mila euro per le spese sanitarie. È un primo passo storico»

Duecentomila euro per finanziare le spese sanitarie delle persone affette da fibromialgia. È la cifra ottenuta dal gruppo regionale del Pd nell’ambito dell’assestamento di bilancio 2025, attraverso l’approvazione di un emendamento che, in attesa dell’inserimento di questa malattia nell’elenco ministeriale delle patologie rare, inizialmente chiedeva fondi per un milione di euro.

“È un risultato per certi aspetti storico e di cui siamo molto soddisfatti – commenta il consigliere dem Samuele Astuti -. Si tratta di un primo passo che consente, finalmente, di aprire la strada verso l’esonero dalla spesa sanitaria delle cure per le persone malate di fibromialgia. La cifra è bassa, ma è una prima grande novità che può avviare un percorso verso l’esonero totale. Fino a oggi non c’era nulla, tanto che chi soffre di questa patologia deve attualmente pagare ogni tipo di cura o medicina. D’ora in poi qualcosa ci sarà ed è per questa ragione che quello che è stato ottenuto con l’approvazione all’unanimità di questo emendamento, al di là del fatto che la somma stanziata è stata assai ridotta, è di portata storica”.

“Ci auguriamo che l’esito raggiunto in Lombardia spinga anche il Ministero della Salute ad attivarsi per arrivare al riconoscimento di questa patologia nei Lea, i Livelli essenziali di assistenza – aggiunge il consigliere dem - e che anche altre Regioni facciano ciò che abbiamo proposto e votato noi. Finalmente qualcosa si è mosso, ma continueremo la battaglia a fianco delle associazioni che si occupano di questa malattia e dei cittadini e delle cittadine che attendono risposte, fino al raggiungimento dell’obiettivo, poiché la fibromialgia, soprattutto nelle forme più aggressive, compromette la possibilità di lavorare: per questo è necessario che chi ne soffre abbia diritto a un adeguato riconoscimento sanitario e assistenziale”.

Redazione

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