Politica - 22 luglio 2025, 15:10

«Garantire la sostenibilità economica degli hospice accreditati, adeguando la tariffa giornaliera regionale in coerenza con l’aumento dei costi sostenuti»

Il consigliere regionale Samuele Astuti (Pd) propone un emendamento al bilancio per aumentare del 15% la tariffa giornaliera degli hospice lombardi. Previsto uno stanziamento annuo di 11,2 milioni di euro per il triennio 2025-2027

«Garantire la sostenibilità economica degli hospice accreditati, adeguando la tariffa giornaliera regionale in coerenza con l’aumento dei costi sostenuti»

Garantire la sostenibilità economica degli hospice accreditati, adeguando la tariffa giornaliera regionale in coerenza con l’aumento dei costi sostenuti. È quanto chiede una proposta di emendamento al bilancio regionale presentata dal consigliere del Partito Democratico Samuele Astuti, che prevede per ciascuna annualità 2025, 2026 e 2027 uno stanziamento aggiuntivo di 11,2 milioni di euro destinato agli hospice lombardi, con copertura trovata all’interno del bilancio stesso.

“Parliamo di strutture fondamentali per garantire cure palliative di qualità alle persone nella fase terminale della malattia. In Lombardia operano 73 hospice per adulti e uno pediatrico, per un totale di 848 posti letto. Nel 2023 hanno assistito oltre 15mila pazienti, ma i posti disponibili sono già oggi troppo pochi rispetto al reale fabbisogno della popolazione e, se non si interviene subito sul fronte delle risorse, di questo passo il sistema rischia addirittura il ridimensionamento” spiega Astuti.

La proposta di Astuti si fonda su dati certi: nel 2023 la tariffa regionale giornaliera per l’assistenza in Hospice era ferma a 282,2 euro. Una cifra che non tiene il passo con l’aumento dei costi, cresciuti del 22,4% dal 2016 contro un aumento della tariffa di appena il 6,7%.

Secondo l’Osservatorio Cure Palliative della LIUC Business School, il costo annuo medio di un posto letto in hospice è di 114.914 euro, mentre il rimborso coperto dalla Regione si ferma a 86.653 euro.

“Un divario che sta diventando insostenibile – sottolinea Astuti – e per colmare almeno in parte questa differenza proponiamo un aumento della tariffa del 15%, pari a un incremento di spesa di 11,2 milioni all’anno. Una misura necessaria per salvaguardare l’intera rete degli hospice, che rappresenta un presidio essenziale nel sistema sanitario, garantito dai LEA e fondamentale per evitare ricoveri inappropriati negli ospedali e maggiore sofferenza per i pazienti e le loro famiglie”.

Accanto alla componente residenziale, il sistema delle cure palliative si fonda anche su un'importante attività di ospedalizzazione domiciliare (ODCP). Nel 2024, in Lombardia, sono stati presi in carico a casa 20.526 pazienti, che si aggiungono ai 15.615 assistiti in hospice, per un totale di oltre 36.000 pazienti coinvolti. Complessivamente sono state erogate 1.078.404 giornate di cura a domicilio e solo il 5,3% di questi pazienti ha avuto necessità di ricovero durante il percorso assistenziale, mentre appena lo 0,95% è deceduto in ospedale.

“Questi dati confermano l’efficacia del modello di cure palliative anche a domicilio, con un impatto minimo sull’ospedalizzazione – conclude Astuti –. Il nostro emendamento si concentra su un primo intervento urgente sulla componente residenziale, ma siamo consapevoli che occorre affrontare anche l’intero sistema, che resta tra i più complessi e impegnativi da gestire, per garantire dignità e qualità della vita fino all’ultimo giorno”.

Redazione

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