Si è nuovamente riunito oggi, a due settimane di distanza dall’ultima seduta, l’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici del Distretto idrografico del fiume Po.
Mentre il mese di giugno è stato caratterizzato da temperature marcatamente superiori alla norma del periodo e da precipitazioni in generale inferiori alla media, ad eccezione di buona parte dell’area più orientale della Regione Emilia-Romagna, nelle prime settimane di luglio la temperatura nel Distretto si è caratterizzata per una generale riduzione nei valori massimi, in linea con la norma climatologica e precipitazioni diffuse su tutto il Distretto con quantitativi in generale prossimi o superiori alla media di riferimento.
I livelli idrometrici dei Grandi Laghi hanno registrato durante le prime due settimane di luglio una generale riduzione: il Lago Maggiore e il Lago di Como si attestano su valori inferiori alla media, mentre gli altri laghi presentano valori in linea o leggermente superiori alla media. Per quanto riguarda la neve nell’arco alpino gli accumuli sono andati progressivamente in esaurimento.
Le portate nelle principali sezioni del fiume Po (Piacenza, Cremona, Boretto, Borgoforte e Pontelagoscuro) sono mediamente inferiori a quelle tipiche del periodo. Alla sezione idrometrica di Pontelagoscuro, fino a qualche giorno fa a quota 800 m3/s, oggi si registrano valori medi pari a 522 m3/s; il cuneo salino resta a 6-7 chilometri di risalita dalla costa adriatica.
Il territorio del Distretto nei prossimi giorni sarà caratterizzato da temperature al di sopra dei valori tipici del periodo e condizioni di generale stabilità interrotte solamente da possibili episodi temporaleschi. Anche i deflussi superficiali, in assenza di precipitazioni prevedono, nelle prossime settimane, riduzioni di portata lungo tutti i principali corsi d’acqua distrettuali, compresa l’asta del fiume Po. Questa situazione, unita all’esaurimento quasi totale delle riserve nevose, porterà così ad una ulteriore progressiva riduzione dei livelli dei Grandi Laghi che potrebbe diventare critica sul Lago Maggiore e sul Lago di Como, che già si attestano su livelli inferiori alla media.
A seguito dello stato idrologico rappresentato e considerato che in diverse aree del Distretto cominciano a manifestarsi difficoltà frequenti di approvvigionamento per i diversi usi – in particolare, per quello irriguo – al termine della seduta odierna dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici (in cui sono stati condivisi e commentati tutti i dati aggiornati e le informazioni disponibili pervenute dai territori) la severità idrica a scala distrettuale viene rivista in peggioramento rispetto alle ultime settimane e passa quindi a “BASSA in assenza di precipitazioni” con l’eccezione dei territori della regione Piemonte, della provincia di Piacenza e dell’area del Delta del Po per i quali già adesso si individua uno stato di severità idrica “MEDIA in assenza di precipitazioni”.
Restano attenzionati i bacini lombardi di Brembo, Serio, Adda e Ticino; e quelli emiliano-romagnoli di Enza, Quaderna, Sillaro, Santerno e Lamone.